Filosofia in città 3. Il fenomeno “Io”. Con Raoul Kirchmayr e Stefano Poggi

FLORA 3Domenica 20 Marzo 2016, Casa Cavazzini ore 11. Il fenomeno “Io”. Terzo appuntamento del ciclo di incontri Filosofia in cittàColloqui sull’individuo

STEFANO POGGI e RAOUL KIRCHMAYR dialogano sulla Quarta Meditazione cartesiana di E. Husserl. Letture di Stefano RizzardiMusiche di Claude Debussy e Maurice Ravel. Claudia Mauro, flauto – Eugenia Ceschiutti, arpa

Nel 1929 Edmund Husserl pronuncia a Parigi due conferenze, che sono il nucleo originario delle Meditazioni cartesiane. In questo testo, più agile e accessibile di altre sue opere, il fondatore della fenomenologia si confronta con Descartes, il filosofo del cogito. Da un lato Husserl riconosce l’affinità tra il proprio metodo dell’epoché e il gesto cartesiano del dubbio, dall’altro prende le distanze da quest’ultimo in modo anche deciso, liquidando per esempio come un falso problema quello di sapere se e come si possa dimostrare la realtà oggettiva del mondo, dopo averlo revocato in dubbio. La fenomenologia, egli sostiene, è certo una forma di idealismo, ma contrapporla al realismo significherebbe fraintenderla completamente. image 4Non si tratta di scegliere un’opzione metafisica piuttosto che un’altra, ma di chiarificare la vita della coscienza intenzionale come campo di formazione di tutti i fenomeni, compreso l’Io stesso. Alla povertà … ... continua a leggere

Filosofia in città 2. La differenza individuale con Brunello Lotti e Francesca Scaramuzza

 

FLORA 3Secondo incontro del ciclo Filosofia in città – Colloqui sull’individuo
La differenza individuale. Dialogo tra Brunello Lotti e Francesca Scaramuzza sul Discorso di metafisica di Leibniz. Conservatorio statale di musica “J. Tomadini” di Udine, domenica 21 febbraio 2016 ore 11.00

Letture di Stefano Rizzardi, musiche di Johann Sebastian Bach, Domenico Scarlatti, Georg Friederich Haendel, al pianoforte Alessandro Del Gobbo

 

pianista

foglio di sala

Presentazione

Leibniz scrive il suo Discorso di metafisica, di getto, in un momento di riposo, inseguendo quel progetto a lungo accarezzato di un cristianesimo universale che mettesse d’accordo le chiese cristiane, superandone le dispute. Lo invia ad Antoine Arnauld, convinto di ottenere, per il suo tramite, l’approvazione della chiesa cattolica, cosa che non avverrà. Nel piccolo scritto la sostanza individuale viene intesa come il soggetto la cui nozione è così completa da includere tutto ciò che gli accadrà e tutte le relazioni, anche infinitesime, che intrattiene con   l’universo. Si adombra in tal modo la definizione della realtà come l’unità di una complessità infinita. scaralottiConcordemente con gli obiettivi religiosi che Leibniz si prefiggeva, il problema dell’individuazione si flette così in quello del destino individuale, della sequenza degli avvenimenti che scandiscono la storia personale entro il … ... continua a leggere

Filosofia in città 1. Essere proprio questo Con Damiano Cantone e Andrea Tabarroni

colloqui-individuoqPrimo appuntamento del ciclo Filosofia in cittàColloqui sull’individuo
Teatro Nuovo Giovanni da Udine, domenica 24 gennaio 2016 ore 11.30

 Essere proprio questo

ANDREA TABARRONI, DAMIANO CANTONE

dialogano su Il principio di individuazione di Giovanni Duns Scoto.

Letture di Stefano Rizzardi e Raffaella Fabris
Musiche di Renato Miani
Davide Teodoro, Clarinetto – Carlo Teodoro, Violoncello

FLORA 3Si è aperto il 24 gennaio 2016 il ciclo Filosofia in città Colloqui sull’individuo al Teatro Nuovo Giovanni da Udine con una breve introduzione del direttore artistico Giuseppe Bevilacqua e una illustrazione del programma di Beatrice Bonato. L’incontro è iniziato con l’esecuzione dell’Introitus – Organum I dalla Fantasia super Veni Sancte Spiritus per violoncello e clarinetto basso del maestro Renato Miani  con Carlo Teodoro al violoncello e Davide Teodoro al clarinetto. Continua

 

cantab1

a sinistra Damiano Cantone, a destra Andrea Tabarroni

ESSERE PROPRIO QUESTO

ANDREA TABARRONIDAMIANO CANTONE

hanno dialogato su Il principio di individuazione di Giovanni Duns Scoto.

FLORA 3La declinazione che il principium individuationis conosce nel pensiero di Duns Scoto è uno dei lasciti più intriganti della filosofia medievale.  Essa ha tracciato un percorso accidentato nel corso della storia, fino a trovare nella filosofia degli anni sessanta del secolo scorso … ... continua a leggere