GIOVANI STUDIOSE RACCONTANO LA LORO RICERCA

FILOSOFIA IN CITTÀ 2025
GIOVANI STUDIOSE RACCONTANO LA LORO RICERCA

Venerdì 11 aprile, ore 18
Udine, Biblioteca Civica V. Joppi, Sala Tito Maniacco

L’ASSEMBLAGGIO DEL PLURIVERSO.
L’ECOLOGIA METAFISICA DI BRUNO LATOUR

Intervento di CAMILLA ZANI

Nell’Enquête sur les modes d’existence Bruno Latour sente l’esigenza di ritornare alla metafisica. Cercheremo di scandagliare questa esigenza, mettendo in evidenza le sue ragioni e mostrando, in particolare, come la metafisica latouriana sia profondamente pragmatica, dunque non staccata dalla vita, ma radicalmente ancorata ad essa. L’obiettivo resta quello di comprendere la contemporaneità attraverso un’antropologia della modernità. Per farlo è necessario passare per i “modi d’esistenza”, una nozione squisitamente filosofica. Vedremo infine come i modi rappresentino l’ingresso in un sistema filosofico pluralista, in grado di corrispondere alla struttura molteplice del nostro reale, in linea con il “pluriverso” di William James.

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FILOSOFIA IN CITTA’. DISCORSI SULLA CRISI

FILOSOFIA IN CITTÀ 2025. L‘OCCIDENTE SOTTO ACCUSA

Domenica 6 aprile, ore 11
Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Ridotto del foyer

DISCORSI SULLA CRISI
LA FILOSOFIA  E L’AUTORAPPRESENTAZIONE DELL’EUROPA

Intervento di  RAOUL KIRCHMAYR
Introduce BEATRICE BONATO

Il percorso si concentrerà su due momenti salienti con cui il discorso filosofico ha costruito una rappresentazione dell’Europa che è anche un’autorappresentazione dell’“umanità europea” come espressione di un’umanità universale. Tracceremo dunque i contorni di un’idea di Europa che si presenta nell’idealismo di Hegel come compimento della storia e nella fenomenologia di Husserl come coscienza della crisi, ma sottoponendo tali retoriche filosofiche a un vaglio che ne metta in risalto i presupposti e i rimossi. Ci soffermeremo infine sul nesso che lega la crisi e l’idea di Europa, proiettandolo sui processi attuali. A questo scopo considereremo il problema dello stato della democrazia oggi, riprendendo il filo di una riflessione che Derrida aveva dipanato alla fine del Novecento, mettendola alla prova del presente contesto storico e delle sue linee di tendenza.

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L‘OCCIDENTE SOTTO ACCUSA. GEOPOLITICA E FILOSOFIA

FILOSOFIA IN CITTÀ 2025
L‘OCCIDENTE SOTTO ACCUSA

Domenica 30 marzo, ore 11
Teatro Nuovo Giovanni da Udine
Ridotto del foyer

GEOPOLITICA E FILOSOFIA
ORDINE E DISORDINE SULLO SFONDO DEL DECLINO OCCIDENTALE

Intervento di GIOVANNI LEGHISSA
In dialogo con BEATRICE BONATO

L’Europa è, in primis, un concetto filosofico – e così pure la nozione di Occidente. E questo non vuol dire solo che in questa parte del mondo ci sono valori comuni, contrapposti ai valori di altre tradizioni. Il punto è che parlare di Europa significa mettere in campo una certa idea del sapere, e una certa idea del rapporto tra le forme di sapere e la dimensione politica. Da qui la necessità di riflettere sul rapporto tra filosofia e geopolitica, che è quel sapere che più di altri ci aiuta a cogliere il nesso tra forme di vita e giochi di potere globali. In questa prospettiva, emerge come il cosiddetto ordine mondiale altro non sia che il risultato di un’anarchia, ovvero dei rapporti di forza esistenti tra gli attori globali – attori che, nell’orizzonte postwestfaliano in cui ancora ci muoviamo, sono oggi come ieri gli stati.

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FILOSOFIA IN CITTA’. EMERSON E THOREAU. LA DECADENZA EUROPEA VISTA DA LONTANO

FILOSOFIA IN CITTA’ 2025
L’OCCIDENTE SOTTO ACCUSA

In collaborazione con: Teatro Nuovo G. da Udine, Conservatorio J. Tomadini, Vicino/lontano, Università degli Studi di Udine, Link – Rete regionale per la Filosofia, Liceo scientifico G. Marinelli (Udine), Liceo scientifico G. Galilei (Trieste), Liceo Le Filandiere (S. Vito al Tagliamento, PN). Con il patrocinio della Fondazione Friuli e del Comune di Udine.

Primo appuntamento
Domenica 16 febbraio, ore 10.30
Conservatorio J. Tomadini
Udine, Piazza 1° maggio
EMERSON E THOREAU.
LA DECADENZA EUROPEA VISTA DA LONTANO
Interventi di SIMONE FURLANI e ROBERTO CALABRETTO (Università di Udine, DIUM). SIMONE IVALDI, pianoforte. Musiche di Charles Ives (1874 – 1954)
Locandina 16_02

Abstract

Il trascendentalismo americano sembra allontanarsi dal rigore scientifico che Kant aveva preteso dalla filosofia trascendentale. Pensatori come Ralph Waldo Emerson e Henry David Thoreau non rispettano i limiti fondamentali tracciati dalla filosofia di Kant: dal concetto di “tempo infinito” a un uso a dir poco disinvolto dell’intuizione, il loro pensiero sembra ricadere in modalità dogmatiche di concepire la filosofia. In questo intervento vedremo innanzitutto come, al contrario, sia Emerson che Thoreau intendano recuperare le istanze antidogmatiche della filosofia trascendentale, riproponendole su un piano radicalmente diverso, a partire dal quale entrambi sono … ... continua a leggere