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A conclusione di un anno ricco di iniziative,  invitiamo tutti/tutte all’appuntamento di dicembre

Venerdì 6 dicembre 2024 ore 18.00
S. Vito al Tagliamento, Teatro Arrigoni.

 

APOLOGIA. Un discorso in difesa di noi stessi.
Reading, canzoni e musica dall’Apologia di Socrate di Platone

Soggetto e regia: Massimo De Bortoli e Stefano Montello
Contestualizzazione storica e filosofica: Massimo De Bortoli
Letture, testi e chitarra: Stefano Montello
Musiche: Cristina Mauro
Violoncello: Riccardo Pes

Qui abstract con programma e profili dei partecipanti → Abstract_Apologia (1)

L’Apologia di Socrate di Platone presenta il lungo monologo di Socrate in difesa di se stesso, pronunciato di fronte ai giudici dell’assemblea degli ateniesi durante il processo del 399 a.C. L’esito, come è noto, fu la condanna a morte del filosofo ateniese ma anche la sopravvivenza delle sue parole.
L’Apologia andrebbe sottratta da una lettura superficialmente ideologica e da diversi clichès della tradizione, come quello che vede in Socrate un’anticipazione di una figura di santo o il difensore di un ideale di virtù astratto e impossibile da raggiungere se non a costo della vita. D’altro canto non è possibile rinunciare a far dialogare la viva voce di Socrate con le sfide del presente, con il problema etico della scelta e della giustizia, con la difesa sempre attuale dello spazio della democrazia e con le diverse declinazioni dell’educazione. Attraverso l’Apologia la voce di Socrate parla ai giovani da 2400 anni e continua a suscitare la loro ammirazione e il loro interesse autentico. L’intento del reading è quello di provare a comunicare i temi più importanti e attuali del pensiero di Socrate: la ricerca del bene, il dire la verità, la maieutica, il dialogo, il rispetto delle leggi, il rifiuto del conformismo, la cura di sé, il valore della democrazia e il primato della comunità sull’individuo. Si metterà al centro la parola di Socrate/Platone, provando a valorizzare tanto l’aspetto di un’altissima prova di retorica giudiziaria, quanto quello di una lingua viva, che non ci lascia tranquilli e continua a pungolare gli uomini ancora oggi. Le parole di Stefano Montello, messe in musica e cantate dalla voce di Cristina Mauro, e il violoncello di Riccardo Pes fanno da contrappunto e chiave interpretativa a quella che si configura come una lezione-concerto.

INGRESSO GRATUITO  E LIBERO
 fino a esaurimento dei posti disponibili

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Sabato 23 novembre 2024
Ore 9.00-12-00

Auditorium del Liceo “Le Filandiere”
San Vito al Tagliamento (PN), Via Patriarcato 24

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE TRA TECNOLOGIA ED ETICA.
L’IMPATTO SULLE NUOVE GENERAZIONI

Convegno di studi
a cura di Liceo “Le Filandiere” di San Vito al Tagliamento
Società Filosofica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia APS

Interventi di
ANDREA BRUNELLO, GABRIELE GIACOMINI, FLORIANA FERRO
Introduce ELIANA VILLALTA
Modera MASSIMO DE BORTOLI

Qui abstract del convegno e informazioni sui relatori → Abstract_convegno23novembreSFI[1]

Di cosa parliamo quando parliamo di intelligenza artificiale generativa? A due anni dal lancio di queste nuove tecnologie il discorso pubblico sull’intelligenza artificiale generativa si è fatto dilagante e si muove ancora in gran parte tra una prospettiva che vede l’IA generativa come una minaccia per le competenze creative, o come un raffinato pappagallo statistico, e una visione invece entusiasta per le potenzialità espansive della conoscenza. A parte qualche pioneristico tentativo di disegnare una qualche mappa orientativa, l’utente medio si confronta con i chatbot in modo spesso poco consapevole, come con una “scatola nera” sul cui contenuto è meglio non indagare, perché troppo complesso o troppo tecnico.

Attraverso le voci diverse di ricercatori e docenti in campo informatico, della sociologia dei media e della fenomenologia metteremo alla prova le nostre credenze, provando a pensare alcuni dei significati in gioco e a definirne rischi e opportunità. Se la tecnologia non basta, occorre un dialogo tra le STEM e le scienze umane, tra la comprensione delle tecnologie e le conseguenze che comportano.

L’iniziativa è realizzata grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli

L’evento è riservato agli studenti e ai docenti del Liceo “Le Filandiere”. Saranno disponibili 30 posti per partecipanti esterni alla Scuola. Si chiede agli interessati di prenotare scrivendo a Massimo De Bortoli

massimo.debortoli@liceilefilandiere.it

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Per la rassegna FILOSOFIA IN CITTA’ 2024. PENSARE IL PRESENTE

Domenica 17 novembre, ore 11
Udine, Torre di Santa Maria, Via A. Zanon 24

GLI OGGETTI E LE COSE. ARTE E FILOSOFIA

Interventi di
BEATRICE BONATO, FLORIANA FERRO, PAOLO TOFFOLUTTI
Letture di STEFANO RIZZARDI

Qui il programma con le letture → foglio sala con letture

Se il senso primario dell’essere non fosse da ricercare dalla parte del soggetto che conosce e agisce, il soggetto umano per eccellenza, ma piuttosto si trovasse nel carattere oggettuale di ogni cosa? È questa la tesi in cui si riconoscono oggi una serie di pensatori americani, a partire da Graham Harman, fondatore e maggiore esponente della teoria filosofica nota appunto come “Object-Oriented Ontology”. Teoria suggestiva seppure controversa, che rappresenta una delle versioni più forti del realismo, opponendosi alle più rilevanti prospettive filosofiche della modernità. Lungi dall’essere soltanto un esercizio speculativo, essa incrocia alcuni importanti percorsi del pensiero ecologico, nel loro tentativo di abbandonare il soggettivismo e l’antropocentrismo.
La nostra attenzione si soffermerà in particolare sulle implicazioni che Harman ne trae in relazione all’arte contemporanea, in un libro, Arte e oggetti (2019), dove convivono posizioni piuttosto tradizionali con chiavi di lettura innovative e stimolanti. Muovendosi sul confine tra ontologia ed estetica, questa riflessione spinge tra l’altro a interrogare alcune parole in apparenza semplici, quali “oggetto” e “cosa”, nella loro parentela e nella loro differenza.
Cercheremo di farlo in un dialogo a più voci, tra linguaggio filosofico e artistico, a cui si accompagnerà la lettura di alcune poesie dove gli oggetti sono protagonisti.

INGRESSO LIBERO E GRATUITO

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Venerdì 15 novembre 2024, ore 18
Udine, Libreria Friuli

PAUL K. FEYERABEND: TRA SCIENZA E FILOSOFIA. Un’analisi del pensiero del filosofo viennese nel centenario della nascita

Interventi di MATTEO COLLODEL e FRANCESCO DE STEFANO
Modera DANIELE BERTACCO

Tra i più originali interpreti della filosofia della scienza del Novecento, Paul K. Feyerabend (1924-1994) si è distinto per un pensiero radicalmente anticonformista ed uno stile  provocatorio e irriverente. Mosso da una costante spinta anti-autoritaria, che riflette una peculiare vicenda personale profondamente segnata dal totalitarismo nazista, Feyerabend ha messo al centro della propria riflessione la centralità del pluralismo delle opinioni e del loro confronto aperto, franco e nonviolento, per lo sviluppo dell’umanità in senso individuale e collettivo. La “teoria anarchica della conoscenza” avanzata in Contro il metodo (1975) — il suo lavoro più celebre e controverso — ha invitato a fare i conti con le peculiarità e i limiti della razionalità umana, attraverso un’indagine che guarda all’impresa scientifica e alla conoscenza da essa generata da una prospettiva storico-etnografica piuttosto che logico-formale. Sotto questa luce, le teorie scientifiche più coraggiose — dalla “nuova scienza” di Galileo alla relatività einsteiniana — ci appaiono come azzardate scommesse contro l’evidenza, risultato di scelte talvolta arbitrarie e dell’abilità di difendersi da critiche feroci con tutte le armi a disposizione, compreso il sotterfugio retorico, piuttosto che come solide costruzioni, logicamente consistenti e ben fondate su dati neutrali e procedure di controllo empirico governate da criteri universalmente validi. Feyerabend denuncia così i tentativi di legittimazione dell’autorità della scienza attraverso un presunto “metodo scientifico” capace di condurre alla Verità e, nella seconda parte della sua traiettoria intellettuale, si sforza di collocare tale visione anti-metodologica all’interno di un quadro etico e politico complessivo, mettendo a punto un arsenale di idee per affrontare sfide concrete e attuali quali il ruolo della scienza e degli esperti nell’orientare le scelte politiche, il diritto al dissenso, il rispetto per concezioni e tradizioni differenti, subalterne e perfino stravaganti, al fine della costruzione di una società libera in cui ogni individuo possa sviluppare al meglio le proprie potenzialità.

INGRESSO LIBERO E GRATUITO

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Ce mai sarà. Conversazions su filosofie, culture umanistiche, lenghe furlane. Un program de Societât Filosofiche Italiane, Sezion Friûl-Vignesie Julie in colaborazion cun Radio Onde Furlane
a cure di Beatrice Bonato e Pauli Cantarut.

Torna su Radio Onde Furlane “Ce mai sarà”, ciclo di tre trasmissioni in lingua friulana che affiancano le nostre iniziative riprendendone i temi o proponendone di nuovi. Ospiti ENRICO PETRIS e LUCA DE CLARA

Qui i link alle tre puntate:

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https://www.facebook.com/share/UdpRfydr4TSxXSV9/

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Continua in ottobre la rassegna FILOSOFIA IN CITTA’ 2024. PENSARE IL PRESENTE

In ottobre, un nuovo appuntamento filosofico-musicale:

Domenica 6 ottobre, ore 10.30

Udine, Conservatorio Statale di Musica “J. Tomadini”, Sala Vivaldi
in collaborazione anche con la Società Indologica “Luigi Pio Tessitori”

La filosofia occidentale e il pensiero indiano
Evoluzione di un dialogo
Interventi di
EMANUELA MAGNO
ANTONIO RIGOPOULOS

Musiche eseguite da
GIULIA FRESCHI, violino
ALESSANDRO DEL GOBBO, pianoforte

Dal XVIII secolo ha inizio la storia delle interpretazioni occidentali del pensiero indiano, nutrite ora da un’appassionata ammirazione, ora da pregiudizi di superiorità, in cui si riflettono, attraverso la costruzione dell’immagine dell’altro, le immagini in cui l’Occidente – ammesso che si possa parlarne al singolare – si è via via riconosciuto. Cercheremo di capire come si sia evoluto nel corso del tempo il confronto tra la filosofia europea e l’India, e quale spazio si sia aperto per un dialogo libero da ipoteche di sapore eurocentrico. Uno spazio per pensare “con” l’India, in prospettiva interculturale, dando il giusto rilievo al carattere plurale, non riducibile a unità, della sua ricchissima tradizione. Quali potrebbero essere le domande e i temi che meglio si prestano a questo esercizio di un pensare in comune?Si chiede di prenotare scrivendo a beatrix.bonato@gmail.com

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Un settembre filosofico intenso!

Domenica 29 settembre, ore 15
A Vicino/lontano Mont
SUTRIO (UD)
ORT DI SIOR MATIE  
in caso di pioggia Sala Polifunzionale

Visto il successo di luglio, si replica la performance

L’ECOLOGIA PROFONDA DI ARNE NÆSS, FILOSOFO E ALPINISTA
Interventi, letture, freestyle rap
Con BEATRICE BONATO, DJ TUBET, STEFANO RYZARDUS  RIZZARDI.

Qui il foglio sala con le letture→foglio sala 29 settembre

Nella solidarietà con le più piccole e poco appariscenti forme di vita incontrate sulle cime norvegesi, come nella conoscenza delle opere dei suoi maestri, Arne Næss ha cercato e trovato le fonti di ispirazione per l’elaborazione dell’ecologia profonda, o ecosofia, alla quale oggi guardano con crescente interesse diversi movimenti e correnti ecologiste. Il suo è un pensiero innovativo e radicale, lontano da approcci utilitaristici, sempre congiunto a un impegno militante ma privo di fanatismo, e a una pratica personale di vita rigorosa e coerente, ma anche gioiosa, nello spirito dell’insegnamento spinoziano.

INGRESSO LIBERO

Segnaliamo inoltre, sempre a Vicino/lontano Mont

Sabato 28 settembre – ore 15.00

SALÂRS DI RAVASCLETTO – CJASA DA DUGA
in caso di pioggia Chiesa di San Giovanni

Distopie
mostra fotografica di Paolo Bazzocchi

inaugurazione
con BEATRICE BONATO, STEFANO MORANDINI
saluti ULDERICA DA POZZO

in collaborazione con Cjasa da Duga Borc da memoria

Immagini di un futuro imperfetto (Garlini), addirittura “distopico”, le fotografie di Bazzocchi alludono a uno strano rapporto uomo-natura. Il soggetto ricorrente è un piccolo pupazzo (alter ego dell’autore?), protagonista e vittima di situazioni stranianti e claustrofobiche: incastrato, legato, intrappolato dentro un paesaggio apparentemente indifferente e comunque in sofferenza. Sono immagini in bianco e nero eleganti e raffinate, che interrogano continuamente chi guarda, provocandolo con dettagli sorprendenti e misteriosi che non danno risposte plausibili. La messa in scena è dichiarata ed esplicita e apre spazi di riflessione sul futuro del nostro habitat.

INGRESSO LIBERO

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Due eventi al festival pordenonelegge

Sabato 21 settembre, ore 15
PORDENONE, Palazzo della Camera di Commercio, Sala Convegni
in collaborazione con aut aut

LA MODERNITÀ IMPOSSIBILE DI BRUNO LATOUR
Interventi di BEATRICE BONATO e FEDERICO LEONI

Cosa abbiamo in mente quando parliamo di “modernità”, soprattutto ora che da molte parti si denuncia il fallimento del progetto di dominio razionale e tecnico della terra? Per Bruno Latour, la modernità nomina un progetto contraddittorio, ufficialmente mirato alla separazione del reale in due campi ben distinti, natura e società, oggetto e soggetto, e alla “purificazione” delle loro mescolanze. Un progetto che tuttavia viene continuamente smentito, di fatto, dalla produzione di ibridi, come lo sono gli oggetti tecnici.

Per prenotazioni, vedi il sito pordenonelegge.it

Sabato 21 settembre, ore 17
PORDENONE, Palazzo della Camera di Commercio, Sala Convegni

LA RIVOLUZIONE FEMMINISTA
Interventi di  LINDA BERTELLI, CARLA TROILO, RAOUL KIRCHMAYR

Presentazione del Quaderno di “Edizione” 2023, La rivoluzione femminista. Modelli teorici e pratiche politiche, Mimesis, Milano-Udine 2024

Una panoramica generale sulle sue principali correnti, uno sguardo particolare alla tradizione del pensiero della differenza italiano nelle sue voci contemporanee più importanti, un approfondimento su alcune figure storiche – come Luce Irigaray, Carla Lonzi, Luisa Muraro – e infine una sezione dedicata ai fenomeni provenienti dall’estero – tra femminismo nero, movimenti sociali in America latina e decolonialità – compongono un ricco quadro d’insieme in grado di introdurre alla complessità e al dinamismo di un movimento in costante evoluzione.

Per prenotazioni, vedi il sito pordenonelegge.it

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18-20 settembre

GORIZIA, Polo universitario di Via Alviano, 18
Summer School di filosofia a cura di Link – Rete regionale per la Filosofia

Corso residenziale riservato a studenti e docenti delle scuole della Rete.

ESSERE/AVERE UN CORPO
Lezioni, seminari, tavola rotonda conclusiva

Con SERGIA ADAMO, PAOLO GODANI, ANDREA MUNI, MASSIMILIANO NICOLI, ILARIA PAPANDREA, DAVID WATKINS             

Qui il programma del corso →BROCHURE SUMMER SCHOOL 

L’iniziativa è realizzata con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli.

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Venerdì 6 settembre, ore 18.30
in collaborazione con aut aut

TRIESTE, Libreria Libreria Antico Caffè San Marco
Via Cesare Battisti, 18

Presentazione del n° 402 di aut aut
BRUNO LATOUR E LA MODERNITÀ IMPOSSIBILE
con
BEATRICE BONATO, NICOLA GAIARIN, MARCO PACINI

Cosa abbiamo in mente quando parliamo di “modernità”, soprattutto ora che da molte parti si denuncia il fallimento del progetto di dominio razionale e tecnico della terra? Per Bruno Latour, la modernità nomina un progetto contraddittorio, ufficialmente mirato alla separazione del reale in due campi ben distinti, natura e società, oggetto e soggetto, e alla “purificazione” delle loro mescolanze. Un progetto che tuttavia viene continuamente smentito, di fatto, dalla produzione di ibridi, come lo sono gli oggetti tecnici. Di qui la tesi paradossale: “Non siamo mai stati moderni”. Ma la doppiezza dei moderni, che ha funzionato per alcuni secoli, sembra ora impraticabile, se non impossibile, alla luce della crisi ecologica. La modernità è però anche il nome di una vicenda storica, culturale, politica, che non si lascia descrivere in modo univoco.

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A Vicinolontano /Mont
il prossimo evento a cura della SFI-FVG APS

Per la rassegna FILOSOFIA IN CITTÀ 2024. Pensare il presente

27 luglio 2024, ore 17
Cjasa da Duga
Salârs di Ravascletto (Udine)

In caso di maltempo, l’evento si terrà nella Chiesa di S. Giovanni

L’ecologia profonda di Arne Næss, filosofo e alpinista

Interventi, letture, Freestyle rap
Con Beatrice Bonato, Dj Tubet, Stefano Ryzardus Rizzardi

Nella solidarietà con le più piccole e poco appariscenti forme di vita incontrate sulle cime norvegesi, come nella conoscenza delle opere dei suoi maestri, Arne Næss ha cercato e trovato le fonti di ispirazione per l’elaborazione dell’ecologia profonda, o ecosofia, alla quale oggi guardano con crescente interesse diversi movimenti e correnti ecologiste. Il suo è un pensiero innovativo e radicale, lontano da approcci utilitaristici, sempre congiunto a un impegno militante ma privo di fanatismo, e a una pratica personale di vita rigorosa e coerente, ma anche gioiosa, nello spirito dell’insegnamento spinoziano.

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30 maggio 2024, ore 18
Udine, Biblioteca Civica V. Joppi – Sezione Moderna

Presentazione della nuova edizione dell’Apologia di Socrate, a cura di Filiberto Battistin e Stefano Sigismondi, Agenzia Libraria Editrice, 2023

BEATRICE BONATO dialogherà con FILIBERTO BATTISTIN

 “Quando vi prende la tristezza, il dolore, l’ansia vi serra la gola, aprite un punto a caso di una pagina, buttate l’occhio su un capoverso, allora vedrete venirvi incontro, amabilmente, un uomo che vi guarda come un amico di lunga data, un fratello, un padre, il cui nome è facile da ricordare: Socrate. Egli si ferma al vostro cospetto in posizione amorevole e vi pone un interrogativo: hai desiderio di conoscere chi sei?…”

INGRESSO LIBERO

Ai docenti che lo desiderino verrà rilasciato, in giugno, un attestato di partecipazione alle iniziative della SFI-FVG APS.

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Tre appuntamenti in collaborazione con  Vicino/lontano alla 20/a edizione del festival

Sabato 11 maggio, ore 15.30
Oratorio del Cristo
FILOSOFIA IN CITTA’. PENSARE IL PRESENTE

L’ “AVVENTURA AMBIGUA” DELLA MIGRAZIONE. Lo sguardo dell’etnopsichiatria
Interventi di ROBERTO BENEDUCE, SIMONA TALIANI
Modera BEATRICE BONATO

La migrazione, che Il narratore senegalese Cheick Hamidou Kane definiva “ambigua”, si caratterizza come un’esperienza perturbante e ambivalente, in cui si mescolano il desiderio di rendersi autonomi dai paesi di origine, il dolore della separazione da un mondo sociale e culturale, la difficoltà di stabilire un rapporto con la nuova realtà dei paesi di arrivo. Questo intrico può manifestarsi in forme di disagio psichico che spesso vengono interpretate con categorie psichiatriche e psicoanalitiche rigide, astoriche, etnocentriche. La storia dell’etnopsichiatria, disciplina nata insieme alle imprese coloniali, rivela la tendenza persistente a leggere la sofferenza, dei colonizzati prima, dei migranti poi, senza indagarne la radici e negandone la peculiarità. Oggi, tuttavia, essa è di fronte alla necessità di una metamorfosi, già in opera nell’impostazione teorica e nella pratica clinica di antropologi ed etnopsichiatri come Roberto Beneduce e Simona Taliani. Sulla scorta di Frantz Fanon e di Ernesto de Martino, il loro lavoro con i migranti porta alla luce la complessa stratificazione dei conflitti alla base di certi sintomi. In particolare ne riattiva il significato politico, che convoca la storia e i traumi collettivi nella comprensione e nella cura dei disturbi individuali.

Domenica 12 maggio, ore 11.30
Torre di Santa Maria

LA FILOSOFIA DAVANTI AL MASSACRO DEGLI ANIMALI
Presentazione del fascicolo 401/2024 di “aut aut”
Interventi di MASSIMO FILIPPI e GIOVANNI LEGHISSA

Dimmi come tratti gli animali, e ti dirò chi sei. Al di à della battuta, la questione dell’animalità è cruciale in quanto si declina su due piani, strettamente intrecciati e in realtà indistinguibili: essa riguarda il nostro essere animali e al tempo stesso riguarda il modo in cui trattiamo gli animali di altre specie. Innanzi tutto e per lo più questi ultimi vengono relegati in uno spazio non solo altro, ma anche subordinato. E si tratta di una subordinazione che tocca anche altre costruzioni gerarchiche, come quella che viene instaurata dal dominio maschile. Allora diviene chiaro che occuparsi dell’animalità significa porre una questione eminentemente politica: analizzando il modo in cui trattiamo l’animale non umano si evince quali siano i rapporti di dominazione su cui si regge il collettivo che abitiamo.

Domenica 12 maggio, ore 16
Torre di Santa Maria

DOPO BASAGLIA. LA METAMORFOSI DI UNA RIVOLUZIONE
Interventi di
MARIO COLUCCI
, PAOLO FRANCESCO PELOSO, MARICA SETARO
Modera BEATRICE BONATO

A distanza di oltre quarant’anni dall’approvazione della legge 180 del 1978 e dalla scomparsa di Franco Basaglia, ci si può chiedere che cosa rappresentino oggi il suo pensiero e la rivoluzione da lui attuata nella psichiatria, e quale risonanza abbiano nella cultura critica della salute mentale. L’esperienza di Basaglia è il frutto di una formazione complessa, scientifica e filosofica, e di un impegno pratico e politico che possono farla apparire inattuale, non in linea con lo specialismo e il pragmatismo caratteristici del nostro tempo. La trasformazione rivoluzionaria avviata con la chiusura dei manicomi e la fine dell’internamento di coloro che attraversano l’esperienza del disagio psichico, è ancora capace di agire o rischia di subire una metamorfosi normalizzante, di venir assorbita da un approccio prevalentemente farmacologico e tecnologico al problema della salute mentale? Se fosse allora  proprio l’“inattualità” di Basaglia a rivelarsi capace di scuotere non solo il mondo della psichiatria, ma anche la coscienza collettiva, mostrando che la condizione umana della follia ci riguarda tutti?

Qui il programma completo della manifestazioneProgramma festival vicinolontano

 

INGRESSO LIBERO E GRATUITO

Come nelle passate edizioni, ai docenti che lo desiderino verrà rilasciato, in giugno, un attestato di partecipazione alla rassegna testato di partecipazione alla rassegna Filosofia in città e alle altre iniziative della SFI-FVG APS.

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FILOSOFIA IN CITTA’. PENSARE IL PRESENTE

Domenica 21 aprile, ore 11
Udine, Teatro San Giorgio
Via Quintino Sella, 4

NASCERE E FAR NASCERE NELL’ETÀ DELLA TECNICA
Interventi di
ELEONORA DE CONCILIISROSELLA PREZZO
Conduce BEATRICE BONATO

L’evento della nascita, che resta in ombra in molte concezioni filosofiche moderne e contemporanee, concentrate piuttosto sul significato dell’essere per la morte, viene invece posto in primo piano da autrici come Hannah Arendt e Maria Zambrano, che vi riconoscono il paradigma della condizione umana, in quanto caratterizzata da un “venire alla luce” che corrisponde a un “dare alla luce”, da una passività inestricabilmente congiunta con un’attività, insomma da una relazione originaria tra ciascuno di noi e il corpo materno. Un corpo femminile, nonostante le fantasie di uteri artificiali o di parti maschili. Questa relazione appare profondamente modificata nel momento in cui le tecnologie della riproduzione permettono di separare la gestazione da quel corpo, di scomporre la madre in più figure, di realizzare forme diverse di “allomaternità”, che somigliano stranamente a quelle evocate in alcuni antichi miti. Come interpretare questa metamorfosi tecnica della nascita e della maternità? Cosa significa per le donne? Potrebbe annunciare la liberazione, per quanto ambivalente, da quello che è stato sempre concepito come un destino?

 

INGRESSO GRATUITO

Per le prenotazioni, scrivere a beatrix.bonato@gmail.com o a sfifvg@gmail.com

Come nelle passate edizioni, ai docenti che lo desiderino verrà rilasciato, in giugno, un attestato di partecipazione alla rassegna.

In collaborazione con:

Teatro Nuovo Giovanni da Udine – Casa Teatro, Vicinolontano, Università degli Studi di Udine, CSS – Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Link – Rete regionale per la Filosofia, Liceo Scientifico G. Galilei di Trieste, Liceo Scientifico G. Marinelli di Udine, Liceo Le Filandiere di S. Vito al Tagliamento (Pordenone).
Con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Con il patrocinio del Comune di Udine e della Fondazione Friuli

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FILOSOFIA IN CITTÀ 2024. PENSARE IL PRESENTE

Secondo appuntamento

Domenica 14 aprile, ore 11
Udine, TEATRO S. GIORGIO
VITE MIGRANTI
Interventi di GIAN ANDREA FRANCHI, FEDERICA SOSSI
Conduce BEATRICE BONATO

Giorno dopo giorno, in una sequenza vorticosa, si susseguono crisi politiche, economiche, ambientali, sempre più spesso guerre. Uno degli effetti “collaterali” di queste tragedie è l’intensificarsi del fenomeno migratorio. Mentre le istituzioni europee e i governi nazionali sembrano preoccupati soprattutto di arginarlo, o di affrontarlo con restrizioni e normative complicatissime e con il potenziamento del controllo alle frontiere, ci troviamo ad assistere, spettatori impotenti se non indifferenti, al dramma di una moltitudine di persone che cercano semplicemente di vivere, rivendicando diritti fondamentali, per i quali tuttavia non sembra esserci concreto riconoscimento. Queste “vite migranti”, tormentate e spezzate, ma anche attive e potenti, animate dal desiderio di un futuro migliore, si intrecciano con le nostre vite, incrinano la nostra identità, rivelando come essa sia porosa, permeabile all’altro. Federica Sossi e Gian Andrea Franchi hanno ritenuto che, di fronte alla domanda “perché succede?”,  non fossero sufficienti l’analisi, né la denuncia, ma si dovesse agire direttamente, cercando innanzitutto di “salvare” queste vite. Non solo per sottrarle alla morte, ma anche per restituire loro dignità e rispetto, in una parola “soggettività”. La riflessione filosofica su queste esperienze, nel fitto dialogo con Benjamin, Arendt, Butler e altri autori e autrici, non si può separare dalla storia del loro lavoro con i migranti, raccontata in libri come Le parole del delirio. Immagini di migrazione, riflessioni in frantumi, di Federica Sossi (ombre corte, 2016), e Il diritto di Antigone. Appunti per una filosofia politica: a partire dai corpi migranti , di Gian Andrea Franchi (ombre corte, 2022).

INGRESSO GRATUITO

Per le prenotazioni, scrivere a
beatrix.bonato@gmail.com o a sfifvg@gmail.com

I docenti che lo desiderino riceveranno, in giugno, un attestato di partecipazione agli incontri, da utilizzare ai fini dell’aggiornamento e della formazione.

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Domenica 17 marzo alle 11, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, si inaugura l’ottava stagione di FILOSOFIA IN CITTÀ, a cura di Beatrice Bonato per la Società Filosofica Italiana – Sezione FVG APS.

La nuova rassegna

Il titolo Pensare il presente raccoglie una pluralità di temi, che spesso si intersecano mostrando un forte collegamento con l’attualità più scottante: la crisi ecologica, di cui abbiamo discusso in diverse altre occasioni, gli aspetti antropologici, etici, politici connessi alla questione migratoria; le trasformazioni nel modo di vivere e concepire la nascita e la maternità, sempre più territorio di un crescente controllo tecnologico. Sono questi gli argomenti dei quattro incontri che si terranno tra marzo e maggio, sempre legati dal filo conduttore di una riflessione specificamente filosofica.

Il primo appuntamento

Domenica 17 marzo, ore 11, Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Ridotto del foyer
“LA TERRA GRIDA!”
Ecologia, filosofia e teologia a partire dall’enciclica Laudato si’
Interventi di
CRISTINA SIMONELLI, GIANPAOLO CARBONETTO
Conduce CLAUDIO FRESCHI

L’enciclica papale Laudato si’ (2015), seguita dalla recente esortazione Laudate Deum (2023), ha suscitato una straordinaria attenzione tra cattolici e laici, tanto da venire spesso citata e commentata come uno dei più significativi appelli ad affrontare seriamente la crisi ecologica, e come una coraggiosa denuncia delle responsabilità umane nell’averla aggravata e accelerata. O meglio, delle responsabilità di uno specifico sistema di sfruttamento delle risorse e delle forme di vita del pianeta, ai fini dell’incremento del profitto. Il messaggio dell’enciclica prende dunque una posizione critica, il cui rilievo politico, in senso ampio, è innegabile.
Che la preoccupazione per le sorti della Terra e della vita di tutti i suoi abitanti, umani e non umani, sia stata posta in primo piano negli interventi papali, non ha mancato di far sorgere dubbi e di alimentare critiche da parte dei settori più conservatori del mondo cattolico, che ravvisano in ciò una eccessiva attenzione nei confronti della natura, a scapito della dimensione trascendente. Diversi motivi possono trovarsi, d’altra parte, alla base di una tale reazione.
I documenti papali saranno dunque il punto di partenza per un dialogo su più piani: quello teologico, per cercare di capire quale rilievo abbia avuto e abbia la natura, umana e non umana, nella dottrina cristiana; quello storico-politico, per dare qualche elemento utile a comprendere le dinamiche conflittuali oggi in atto all’interno della Chiesa cattolica; quello filosofico, per rilanciare alcuni grandi temi quali il dialogo tra fede e scienza.

INGRESSO GRATUITO

Si prega di prenotare scrivendo a
beatrix.bonato@gmail.com o a sfifvg@gmail.com

FILOSOFIA IN CITTÀ 2024 è realizzata grazie alla collaborazione con il Teatro Nuovo Giovanni da Udine – Casa Teatro, Vicino/lontano, Link. Rete regionale di Filosofia, il CSS. Teatro stabile di innovazione del Friuli – Venezia Giulia, l’Università degli Studi di Udine, con Liceo Scientifico  G. Marinelli di Udine, il Liceo Scientifico G. Galilei di Trieste, Il Liceo Le Filandiere di S. Vito al Tagliamento, con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il patrocinio del Comune di Udine e della Fondazione Friuli.
In autunno l’iniziativa proseguirà, in collaborazione anche con il Conservatorio Statale di Musica Jacopo Tomadini e con la Società Indologica “Luigi Pio Tessitori”, con due appuntamenti dedicati, rispettivamente, al dialogo tra la filosofia occidentale e il pensiero  indiano e al rapporto tra arte e filosofia.

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La Società Filosofica Italiana – Sezione FVG, ora APS, inaugura l’attività del 2024 a Trieste, con l’ultimo appuntamento della rassegna FILOSOFIA IN CITTÀ. LETTERE SULL’”UMANISMO”, che ci ha accompagnati nel 2023 da gennaio a ottobre.

Venerdì 23 febbraio 2024, ore 18
Sala Bazlen di palazzo Gopcevich. Via Gioacchino Rossini 4, Trieste

ATTUALITÀ DELL’ANTICO
Interventi di
MONICA CENTANNI, RAOUL KIRCHMAYR

Qui l’articolo sul quotidiano “IL PICCOLO” di Trieste → 23 febbraio IL PICCOLO

Che tipo di attualità anima la tradizione classica a cui la cultura europea si rivolge, con diversa intensità di desiderio, nelle diverse stagioni della sua storia millenaria? Che declinazioni assume, di epoca in epoca, l’amore per l’antico? E che cos’è il nucleo dell’antico, se la storia della sua trasmissione è storia di un’alterazione continua, che rende vana la ricerca di un originale, e la stessa idea di un’origine pura? Forse la prospettiva ermeneuticamente più utile è seguire la traccia indicata da Aby Warburg: riconoscere il carattere fantasmatico (in senso bruniano) della sopravvivenza di un mondo che di volta in volta viene ad affascinarci e a turbarci con miti, immagini, simboli mai immobili né univoci, ma abitati da tensioni, che disegnano diagrammi di forze conflittuali. Se è così, la distanza storica e critica rispetto al passato e, insieme, la sua attiva modificazione da parte del presente, risponde al dinamismo che da sempre caratterizza il carattere delle figure e dei testi, dei concetti e delle parole che costituiscono il thesaurus dell’antico. Non si tratta dunque di correggerne, o addirittura cancellarne, gli aspetti distanti, disturbanti e perturbanti, in nome di un’esigenza di conformità al sentire contemporaneo, ma di mantenere viva la tensione di cui l’incontro del presente con l’alterità del passato si nutre. 

Ingresso gratuito e libero

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Ce mai sarà
Conversazions su filosofie, culture umanistiche, lenghe furlane
un program de Societât Filosofiche Italiane, Sezion Friûl-Vignesie Julie
in colaborazion cun Radio Onde Furlane
a cure di Beatrice Bonato e Pauli Cantarut

Il programma “Ce mai sarà” è un nuovo progetto che nasce dalla collaborazione tra la Sezione FVG con la radio Onde Furlane. In questa prima fase, sono previste  tre interviste radiofoniche in lingua friulana, pensate come una prosecuzione del ciclo di incontri Filosofia in città 2023. Lettere sull’Umanismo. L’iniziativa fa anche da ponte verso i prossimi appuntamenti della nuova rassegna, in programma a partire dal prossimo marzo. Ospiti del programma FRANCO FABBRO, ADRIANO CESCHIA, ANGELO FLORAMO, in dialogo con Paolo Cantarutti.

Potete ascoltare le tre puntate di “Ce mai sarà” sul sito di Onde Furlane https://www.spreaker.com/podcast/ce-mai-sara–6080909

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COME ISCRIVERSI
alla SFI-FVG APS

Sono aperte le iscrizioni annuali alla Sezione FVG, che sta completando il passaggio ad APS, Associazione di Promozione Sociale (SFI-FVG APS), nel quadro della nuova normativa sulle attività associative. Ci si può iscrivere versando autonomamente la quota di 20 euro sul conto intestato alla SFI-FVG, IBAN  IT47U0306964305100000005459, e scrivendo nella causale “quota sociale annuale”. In alternativa, sarà possibile consegnare la quota alla presidente Beatrice Bonato, o agli altri membri del direttivo (Massimo De Bortoli, Floriana Ferro, Angela Schinella, Francesca Scaramuzza, Claudio Tondo), anche in occasione dei prossimi incontri pubblici.

Qui il Nuovo Statuto della Sezione FVG →Nuovo Statuto sez. FVG APS

Grazie a tutti coloro che continuano sostenerci e a quanti vorranno essere i nostri nuovi soci!

La Sezione FVG, pur essendo un’associazione autonoma, è un’articolazione locale della Società Filosofica Italiana (SFI). Gli iscritti alla SFI hanno la possibilità di partecipare alle numerose iniziative, in presenza e online, organizzate sia a livello nazionale che dalle Sezioni locali. L’iscrizione alla SFI permette inoltre di partecipare all’Assemblea Nazionale, e di eleggere ed essere eletti alle cariche direttive.  I laureati in Filosofia possono iscriversi anche alla SFI nazionale con diverse modalità, seguendo le istruzioni presenti sul sito www.sfi.it o tramite la mediazione della Sezione FVG. La quota di iscrizione è di 25 euro. Per informazioni, scriveteci a sfifvg@gmail.com

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Venerdì 16 febbraio 2024 ore 18

al Teatro S.Giorgio di Udine, via Quintino Sella – borgo Grazzano

 

nell’ambito della Stagione Teatro Contatto Nature Future

in collaborazione con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG

e con vicino/lontano e Società Filosofica Italiana – Sezione FVG

Presentazione del libro di 

Marco Pacini 

Zona critica. Esercizi di futuro tra ecologia e tecnologia
Meltemi, 2024 – in uscita 9 febbraio 2024 

 

dialogherà con l’autore
Beatrice Bonato, Presidente Società Filosofica Italiana – Sezione FVG
introduzione e letture a cura di Rita Maffei

Dopo il successo di Pensare la fineMarco Pacini torna sull’attuale crisi ecologica offrendoci gli strumenti per elaborare una filosofia dell’Antropocene a partire dall’idea scientifica di Zona critica: la sottile pelle vivente della Terra che si estende dalla sommità della copertura vegetale al fondo della falda acquifera. In queste pagine l’autore ci invita a interpretare ed estendere quest’idea oltre i confini delle “scienze dure” per approdare al campo delle scienze sociali. La Zona critica diventa così un concetto che mette a fuoco le interdipendenze non solo fra tutti i soggetti naturali, ma anche tra fenomeni e processi sociali, economici, politici: siamo di fronte a un teatro dell’interscambio, della complessità, della simbiosi, delle catastrofi e dell’equilibrio, ma soprattutto delle metamorfosi.
Zona critica ci aiuta a elaborare un’ontologia del presente capace di farsi carico di tutte le conseguenze delle attività umane sulla Terra e di tutte le loro interconnessioni, in virtù delle quali l’impatto delle nostre azioni va soppesato alla luce delle azioni-reazioni degli altri coinquilini della Zona critica.
Completa il volume un’accurata analisi e decostruzione di molti paradossi tech del nostro tempo e dei curiosi intrecci tra ecologia e tecnologia, che in modo sempre più evidente costituiscono la trama del mondo.

Ingresso libero e gratuito

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Venerdì 16 febbraio, alle 17.45
a Pordenone, presso la Biblioteca Civica, Sala Degan
una iniziativa dell’Associazione CINTAMANI, in collaborazione anche con la Sezione FVG:

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25 novembre 2023, ore 15.30 – 17.30
Casa Ascoli, Gorizia

LA SALUTE ATTRAVERSO LE ARTI?
CARLO MICHELSTAEDTER E LE VIE DELL’ESPRESSIONE DEL PENSIERO
Seminario di studio, letture e interpretazioni a partire dai testi

Interventi di
ALESSANDRO ARBO, ELENA GUERRA
Modera MASSIMO DE BORTOLI
Letture di STEFANO RIZZARDI

Introduzioni di

FELICIANO MEDEOT, Direttore Società Filologica Friulana
LUCA CABURLOTTO, Direttore Biblioteca Statale Isontina

Presentazione

“Dio vi dia la salute”, augurò il custode del cimitero ai due amici che uscivano. .. “Pure” disse poi crollando il capo “pure… Dio vi dia la salute”.

Che cosa ha ancora da dire al presente Carlo Michelstaedter? A cosa allude quando parla di “salute” nel suo prezioso Dialogo della salute, scritto negli stessi ultimi febbrili mesi del 1910 della composizione de La Persuasione e la rettorica? Esplorato fin nelle pieghe delle sue carte, giunte avventurosamente fino a noi, vivisezionato nel suo linguaggio denso e talora oscuro nell’urgenza di dire ciò che il linguaggio difficilmente sostiene, resta ancora qualcosa di attuale della sua multiforme e prodigiosa opera? Se è possibile sottrarre Carlo Michelstaedter a un processo di urbanizzazione e domesticazione, dobbiamo provare a farlo a partire dalle domande del presente, misurandoci con il suo spirito antiborghese, con la sua critica alla gentrificazione delle coscienze e di chi mette il proprio Dio nella propria carriera, con il suo plurilinguismo capace di fare dialogare il sapere tecnico e quello umanistico. All’inizio del Novecento questo fulminante e perdurante tentativo non sceglie la via della protesta o della bohéme, ma dell’espressione di quello che è propriamente umano: la ricerca della verità, la passione per le arti e la consapevolezza che se l’uomo non vuol ridursi a perseguire l’utile, prigioniero della dittatura della chiacchiera, deve tendere attraverso l’azione alla salute.

Attraverso la lettura di alcuni brani dell’opera filosofica di Michelstaedter, proveremo a misurarci con la sfida e la domanda più attuale: che cos’è davvero la salute? E come è possibile raggiungerla attraverso i linguaggi delle arti?

L’iniziativa è realizzata nell’ambito del Convegno “Gorizia cuore d’Europa” a cura dell’Istituto per gli incontri culturali mitteleuropei – ICM di Gorizia.

Qui il programma completo del convegnoConvegno ICM

 

 

 

 

 

 

 

 

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ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI
Venerdì 17 novembre 2023

L’Assemblea straordinaria dei Soci della Società Filosofica Italiana – Sezione FVG è convocata in presenza, Venerdì 17 novembre 2023, in prima convocazione alle ore 17 e in seconda convocazione alle ore 18, presso la nuova sede del Liceo G. Marinelli di Udine, in via Aspromonte. La riunione durerà circa due ore.

ORDINE DEL GIORNO

  1. Iscrizioni per l’anno 2024 e raccolta quote
  2. Votazioni per il rinnovo delle cariche (Direttivo)
  3. Discussione e votazione per l’approvazione del nuovo Statuto della Sezione FVG, conforme alla transizione dell’Associazione a ente del Terzo settore (APS) e all’iscrizione nel registro RUNTS;
  4. Comunicazioni sulla situazione economica e sul contributo regionale;
  5. Valutazione dell’attività del 2023 e presentazione di proposte per il 2024.

Ciascun Socio potrà rappresentarne un altro non presente all’Assemblea, purché in possesso di una delega scritta e firmata da quest’ultimo; il delegante potrà anche inviare la delega alla Presidente prima dell’inizio dell’Assemblea.

Data l’importanza della riunione, in particolar modo in rapporto alle votazioni previste, si invitano caldamente tutti i Soci a partecipare.

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Al via la decima edizione del festival Mimesis, che si svolgerà dal 26 al 29 ottobre e dal 3 al 5 novembre 2023. Qui il programma completo → festival Mimesis 2023. Programma
La Sezione FVG, partner dell’Associazione Territori delle idee, parteciperà al festival con diversi eventi:

Giovedì 26 ottobre, ore 15
Udine, Libreria Tarantola
ORTEGA Y GASSET: IL CORPO
GIULIA GOBBI in dialogo con FLORIANA FERRO

 

Che cos’e un corpo? Secondo Ortega y Gasset è un geroglifico: contemporaneamente espressione singolare e fenomeno cosmico, recante con se una realtà occulta, latente, che risiede in profondità e che trova in superficie il suo epicentro. Ne parla, con Floriana Ferro, la traduttrice di Ortega Y Gasset, Giulia Gobbi.

Venerdì 27 ottobre, ore 17
Udine, Salone del Popolo, Palazzo d’Aronco
SLOTERDIJK SUITE
Con ELEONORA DE CONCILIIS, GIOVANNI LEGHISSA. Modera BEATRICE BONATO

 

In dialogo con Giovanni Leghissa e Beatrice Bonato, Eleonora de Conciliis presenta il suo ultimo libro: Sloterdijk suite. Espansione e riduzione dell’umano (Meltemi, 2023). Soggiornando all’interno della gigantesca e tuttora crescente opera di Peter Sloterdijk come se fosse una lussuosa camera d’albergo, De Conciliis esplora alcuni nuclei problematici della sferologia, traducendone il carattere auto-plastico nel movimento pulsante dell’umano stesso.

 

Domenica 29 ottobre, ore 11
Udine, Libreria Tarantola
CULTURA DI DESTRA E SOCIETÀ DI MASSA
MIMMO CANGIANO in dialogo con FILIBERTO BATTISTIN

Nel volume Cultura di destra e società di massa. Europa 1870-1939 (Nottetempo 2022), Mimmo Cangiano disegna una mappa della cultura della destra europea tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e la vigilia della Seconda Guerra Mondiale: con le sue linee di intreccio, i tracciati divergenti, i fiancheggiamenti e le controversie rispetto ai partiti e ai vari governi fascisti che prendono forma in Europa in quel periodo.

 

Avviso: il seguente evento è stato cancellato per allerta metereologica.
Venerdì 3 novembre, ore 18
Udine, Libreria Friuli
ARTE E OGGETTI
FLORIANA FERRO in dialogo con BEATRICE BONATO

La curatrice dell’opera di Graham Harman Arte e oggetti (Mimesis, 2023), Floriana Ferro, riflette insieme a Beatrice Bonato sul nuovo approccio all’arte inaugurato dal celebre pensatore statunitense. Com’è possibile, oggi, pensare una nuova ontologia orientata agli oggetti? Cosa ne è dell’arte, in questa prospettiva radicale?

Per le prenotazioni, vai al sito https://mimesisfestival.it/

 

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Parte il 5 ottobre prossimo una interessante iniziativa pubblica organizzata dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Udine, con il patrocinio della Sezione FVG:

Focal Point EU: Verso una Europa Nuova?
I testimoni del nostro tempo

 

 

 

 

 

 

 

 

INGRESSO LIBERO

 

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FILOSOFIA IN CITTA’ 2023. LETTERE SULL’ “UMANISMO”

Riprende, dopo la pausa estiva, la rassegna di incontri filosofici a Udine, curati da Beatrice Bonato per la Sezione FVG della Società Filosofica Italiana:

Domenica 1 ottobre 2023, ore 11
Udine,
Conservatorio Statale di Musica J. Tomadini, Sala Vivaldi

CORPI, MACCHINE E STRUMENTI MUSICALI: ESPLORAZIONE DI UNA POSSIBILE ANOMALIA

Intervento di GIUSEPPE LUCILLI
ALESSANDRO DEL GOBBO
Pianoforte

L’incontro intende approfondire la natura della relazione uomo-strumento musicale come particolare declinazione della più generale relazione uomo-macchina, mettendo in evidenza come questa relazione-interazione abbia delle caratteristiche radicalmente in controtendenza rispetto alla logica strumentale, funzionale e di consumo tipica dell’apparato della tecnica. All’interno di essa, infatti, sembra non potersi realizzare quel capovolgimento da mezzi a fini tipico dell’età attuale, che conduce ad atteggiamenti di tipo passivo ed “oracolare” nei confronti di macchine e strumenti. Diversamente da molte delle altre tecnologie, la relazione con gli strumenti musicali sembra non indurre effetti di tipo esonerante sull’individuo, ma, anzi, configurandosi come uno strumento “a-strumentale” mantiene vivo il contatto con il corpo e con tutte le abilitazioni cognitive dell’individuo.

INGRESSO GRATUITO

PER QUESTO INCONTRO È RICHIESTA LA PRENOTAZIONE:
scrivere a beatrix.bonato@gmail.com

 

Il progetto FILOSOFIA IN CITTÀ è realizzato in collaborazione con:
Associazione culturale “Territori delle idee”, Schola Humanistica – Padova, Vicino/lontano, Università degli Studi di Udine, Filosofia e trasformazione digitale, Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Link. Rete regionale per la Filosofia, Conservatorio Statale di musica “Jacopo Tomadini”.
Con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli, e con il patrocinio del Comune di Udine.

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La Sezione FVG partecipa al festival Pordenonelegge con la presentazione di Edizione 2022. La filosofia e la crisi ecologica, Mimesis, Milano-Udine 2023:

Giovedì 14 settembre, ore 19
Palazzo Montereale Mantica – Pordenone
LA FILOSOFIA E LA CRISI ECOLOGICA
Con
BEATRICE BONATO, GIANLUCA DE FAZIO, RAOUL KIRCHMAYR

Qualsiasi progetto d’intervento volto a limitare l’impatto delle attività dell’uomo sulla Terra richiede una profonda revisione della relazione che l’uomo intrattiene da secoli con essa, fondata su uno sfruttamento intensivo e distruttivo a cui è sottesa un’ideologia del dominio profondamente iscritta nella cultura occidentale. Il volume, che raccoglie le conferenze e i seminari tenuti alla Winter School 2021-2022, chiama in causa la filosofia come disciplina critica, in grado di mettere a fuoco i limiti di quell’ideologia e di quel modello di sviluppo, e di offrire delle ipotesi di lavoro atte a compiere una trasformazione radicale del rapporto uomo-natura.

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Filosofia in città 2023. Lettere sull’Umanismo
Si conclude la prima parte della rassegna con tre eventi molto interessanti nei giorni 25 e 26 maggio.

Giovedì 25 maggio, ore 16
Università degli Studi di Udine. Sala Gusmani, Palazzo Antonini
LINGUA MORTA/LINGUA VIVA
Prove di umanesimo al crepuscolo dell’umano
Tavola rotonda con
PAOLO PEZZUOLO, EDOARDO BENATI, ALEXANDRE FEYE, GIUSEPPE MARCELLINO,ROBERTO NORBEDO   
Foglio sala con programma→ Foglio sala tavola rotonda

 

Giovedì 25 maggio, ore 21
Udine, Teatro San Giorgio
Bacchus_Pentheus
Spettacolo teatrale in lingua latina, con sottotitoli in italiano
Liberamente tratto dalle Baccanti di Euripide
di e con STEFANO RIZZARDI e PAOLO PEZZUOLO
Maschere di Stefano Perocco di Meduna, costumi di Margherita Mattotti,
voce registrata di Alice Ronco. Musiche dal vivo: Leo Virgili, Ermes Ghirardini.

 

Venerdì 26 maggio, ore 17
Udine, Teatro Palamostre
UMANESIMO INQUIETO
Lectio magistralis di
MASSIMO CACCIARI

 

 

 

Ingresso gratuito e libero
fino a esaurimento dei posti disponibili

 

Ai docenti che lo desiderino verrà consegnato, in giugno, un attestato di partecipazione alle attività organizzate dalla Sezione FVG. Si prega di firmare i fogli delle presenze, oppure di informarci scrivendo a beatrix.bonato@gmail.com

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Vicino/lontano 2023 
Tre incontri a cura della Società Filosofica Italiana – Sezione FVG

Giovedì 4 maggio, ore 18
Udine, Salone del Popolo
IL NICHILISMO DEL POTERE NELLA CULTURA RUSSA

IVAN DIMITRIJEVIC
In dialogo con BEATRICE BONATO

Cent’anni fa, a Berlino, appariva Il nuovo medioevo di Nikolaj Berdjaev. Il pensatore russo, riflettendo sulla decadenza dell’Occidente, vi sosteneva che i “nuovi barbari”, provenienti dall’est, avrebbero rianimato la cultura europea apportandovi idealismo e vitalità. Una interpretazione che oggi, alla luce di quello “scontro di civiltà” presentato da alcuni intellettuali russi come la ragione profonda, spirituale, della guerra contro l’Ucraina, suona inquietante, ma in qualche modo ci aiuta a capire la rilevanza della cultura per la politica. Si può partire da qui per delineare gli aspetti fondamentali dell’ideologia del potere in Russia nel suo debito con la categoria di nichilismo, l’idea di una missione messianica del popolo e l’indifferenza alla vita del corpo.

 

Sabato 6 maggio, ore 15.30
Udine, Torre di Santa Maria
LA FILOSOFIA E LA CRISI ECOLOGICA

Presentazione di Edizione 2022, La filosofia e la crisi ecologica. Atti della Winter School 2021-2022, a cura di Beatrice Bonato e Raoul Kirchmayr

Con CATERINA DIOTTO, MANLIO IOFRIDA, RAOUL KIRCHMAYR
modera BEATRICE BONATO

Qualsiasi progetto d’intervento volto a limitare l’impatto delle attività umane sulla Terra richiede una profonda revisione della relazione che l’uomo intrattiene da secoli con essa, fondata sullo sfruttamento economico massiccio e crescente delle risorse naturali e sulla modificazione irreversibile e distruttiva degli ecosistemi, a cui è sottesa un’ideologia del dominio tecnico profondamente iscritta nella cultura occidentale. Ecco perché l’urgenza dei problemi attuali chiama in causa la filosofia come disciplina critica, in grado di mettere a fuoco i limiti di quell’ideologia e di quel modello di sviluppo, e di offrire delle ipotesi di lavoro atte a compiere una trasformazione radicale del rapporto tra gli esseri umani e la natura.

 

Domenica 7 maggio, ore 11
Teatro S. Giorgio

FILOSOFIA IN CITTÀ 2023 – LETTERE SULL’“UMANISMO”
L’UOMO È ANTIQUATO?

 

Discussione a partire dal numero 397 di “aut aut”, L’uomo è antiquato? Günther Anders e la scena attuale, a cura di Micaela Latini e Vallori Rasini

Con MICAELA LATINI, PIER ALDO ROVATTI, ALESSANDRO DI GRAZIA, BEATRICE BONATO

Un evento “inimmaginabile” quale fu il bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki nel 1945, spingeva Günther Anders a coniare la formula “dislivello prometeico”: una frattura inedita tra ciò che l’essere umano è in grado di immaginare e ciò che ha saputo produrre tecnicamente, tra la sua capacità di modificare il proprio mondo e l’asservimento che ne è derivato. Questo scenario apocalittico sarebbe divenuto con i decenni terribilmente verosimile. Basta solo rivolgere il pensiero alle emergenze del nostro tempo: tra esse, la riapparizione della minaccia nucleare, agitata dal potere politico e ripresa quasi con indifferenza dai media. Se la diagnosi andersiana appare tragicamente profetica, il titolo della sua opera più celebre, L’uomo è antiquato, può suonare oggi persino riduttivo, esso stesso “antiquato”: perché nel frattempo il significato della nozione di “uomo” si è così usurato che quasi non osiamo più servicene. Difficile, d’altra parte, farne a meno, magari nella forma depotenziata della parola “umano”. Che andrebbe essa stessa interrogata, trattata con cautela, sorvegliando le retoriche spesso ipocrite che l’accompagnano.

INGRESSO GRATUITO E LIBERO

Ai docenti che lo desiderino verrà consegnato, in giugno, un attestato di partecipazione alle attività organizzate dalla Sezione FVG. Si prega di firmare i fogli delle presenze, oppure di informarci scrivendo a beatrix.bonato@gmail.com

 

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FILOSOFIA IN CITTÀ 2023

Dialoghi in Biblioteca/Dialics in Biblioteche

Venerdì 14 aprile 2023, ore 17.30
Udine, Biblioteca Civica “V. Joppi”
Sala Corgnali – Riva Bartolini, 5

Presentazione di

 

Dove sono gli anni
di GIAN MARIO VILLALTA
Garzanti, 2022
ANDREA AFRIBO dialoga con l’autore

Letture di STEFANO RIZZARDI
Presenta CLAUDIA FURLANETTO

Dove sono gli anni di Gian Mario Villalta non è solo una raccolta di poesie, ma un’opera di originale struttura, spiraliforme nella prima parte, dove si rincorrono domande che in modi diversi hanno da sempre interrogato anche la filosofia: spazio, tempo, esistere, declinabili anche in corpo, finitezza e senso, o ancora natura, morte e vita… La domanda in quest’opera espande al massimo le sue possibilità facendo risultare superfluo il punto interrogativo e diventando così essa stessa risposta o meglio domanda responsabile, domanda assoluta. Dove sono gli anni è un’interlocuzione rivolta a molteplici tu, alle tante stratificazioni a spirale della soggettività che la vita vivendosi sedimenta, come nelle pieghe calcaree del nautilus. Superato lo straniamento di una domanda senza interrogazione, ci si apre al racconto poetico della condizione responsabile, positiva, posita, necessaria e insieme fluida, trasformatrice dell’esistenza con un sentire, che viene dalla musica dei versi, dal colore delle immagini e dal risuonare intenso di un pensare. Data questa singolare condizione della poesia, con cui responsabilmente attraversare e farsi attraversare dalla vita, consegue l’occasione felice di lasciare che risuoni in chi ascolta e in chi legge una lingua poetica capace ancora di deformare le forme consuete delle nostre rappresentazioni e di far vibrare in ciascuno un sentire impossibile da descrivere ma carico di possibilità.

INGRESSO GRATUITO E LIBERO
f
ino a esaurimento dei posti disponibili

 

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Secondo appuntamento di FILOSOFIA IN CITTÀ 2023. LETTERE SULL’“UMANISMO”

 

Udine, Domenica 26 marzo 2023, ore 11
Teatro Nuovo Giovanni da Udine – Casa Teatro Ospitalità
Ridotto del Foyer

UOMO, NATURA, TECNICA. A PARTIRE DA HEIDEGGER
Interventi di MARCO PACINI e MATTEO SEGATTO
Modera CRISTINA BENEDETTI

“Uomo” è una nozione desueta, carica di ipoteche; ma anche quanto a “natura” siamo caduti nella perplessità, abbiamo perduto la fiducia che la parola veicoli un senso immediato e accessibile. Delle tre parole evocate nel titolo, solo l’ultima si pronuncia e si ascolta oggi senza particolari cautele, anzi con la sicurezza di corrispondere allo spirito del tempo. La tecnica sembra dispiegare lo specifico dell’umano, i suoi sviluppi straordinari cancellare il confine con una presunta realtà naturale incontaminata. La tecnica ci esalta e al tempo stesso ci inquieta, in ogni caso ci appare come un orizzonte insuperabile. Su tutti questi concetti aveva scavato lungamente e in profondità Martin Heidegger, sottraendoli alle interpretazioni più correnti nel pensiero occidentale e stabilendo tra essi una fitta rete di connessioni. Che cosa ci dicono oggi le riflessioni heideggeriane? Ci offrono qualche strumento per comprendere i colossali problemi del presente? In quali orientamenti attuali, al di là dell’esegesi accademica, rivive il suo insegnamento?

INGRESSO GRATUITO

Per questo incontro è richiesta la prenotazione: scrivere a beatrix.bonato@gmail.com oppure a sfifvg@gmail.com

Gli eventi di aprile e maggio saranno invece a ingresso libero, fino a esaurimento dei posti disponibili.

Come nelle precedenti edizioni, i docenti partecipanti potranno ricevere un attestato valido ai fini dell’aggiornamento.

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È appena stato pubblicato da Mimesis il nuovo Quaderno di Edizione, La filosofia e la crisi ecologica. Atti della Winter School 2021-2022, a cura di Beatrice Bonato e Raoul Kirchmayr. Il volume raccoglie i contributi dei  docenti e ricercatori che hanno tenuto le conferenze e condotto i seminari alla Winter School, organizzata da Link. Rete regionale per la Filosofia e rivolta agli studenti e ai docenti delle scuole membri della Rete.

Gli autori: PRISCA AMOROSO, BEATRICE BONATO, GIANLUCA DE FAZIO, CATERINA DIOTTO, UBALDO FADINI, MANLIO IOFRIDA, PAOLO MISSIROLI, ALESSANDRO PALMIERI, IGOR PELGREFFI, TIZIANO POSSAMAI, MATTEO SEGATTO.

Sinossi

La questione ecologica è ormai entrata con forza tra i problemi più urgenti che i decisori politici sono chiamati ad affrontare. Rispetto a qualche decennio fa, quando il pensiero ecologico era appannaggio di climatologi e di naturalisti, di intellettuali e di movimenti minoritari, oggi si può riscontrare una più ampia e diffusa attenzione per l’attuale condizione di degrado del pianeta. Qualsiasi progetto d’intervento volto a limitare l’impatto delle attività dell’uomo sulla Terra richiede però una profonda revisione della relazione che l’uomo intrattiene da secoli con essa, fondata sullo sfruttamento economico massiccio e crescente delle risorse naturali e sulla modificazione irreversibile e distruttiva degli ecosistemi, a cui è sottesa un’ideologia del dominio tecnico profondamente iscritta nella cultura occidentale. Ecco perché l’urgenza dei problemi attuali chiama in causa la filosofia come disciplina critica, in grado di mettere a fuoco i limiti di quell’ideologia e di quel modello di sviluppo, offrendo delle ipotesi per una trasformazione radicale del rapporto uomo-natura.

Edizione 2022 verrà presentata in maggio al festival Vicino/lontano e in settembre a pordenonelegge.

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Lunedì 6 febbraio, alle ore 18, si terrà l’Assemblea ordinaria dei Soci della Società Filosofica Italiana – Sezione FVG, in modalità online. Qui la convocazione con l’ordine del giorno → Convocazione Assemblea 2023

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WINTER SCHOOL DI FILOSOFIA E TEORIA CRITICA

Lo scorso 11 gennaio è stata inaugurata la nuova edizione della Winter School, a cura di LINK. Rete regionale per la Filosofia. Le attività in programma, che si svolgeranno da gennaio a maggio, parte in presenza parte in remoto, sono riservate  a studenti e studentesse degli istituti scolastici membri della Rete e ai docenti referenti o coinvolti nel progetto.

Titolo dell’edizione di quest’anno:
LA RIVOLUZIONE FEMMINISTA. MODELLI TEORICI E PRATICHE POLITICHE

Coordinatore scientifico: professor RAOUL KIRCHMAYR
Qui la brochure con programma completo, abstract dei seminari  e delle conferenze, profili delle/dei docenti→Brochure Winter School 2023 – Definitivo

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FILOSOFIA IN CITTÀ 2023. LETTERE SULL’“UMANISMO”

Il 15 gennaio 2023, al Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”, si apre la settima edizione di FILOSOFIA IN CITTÀ, ciclo di incontri filosofici a cura della Società Filosofica Italiana – Sezione FVG, realizzato quest’anno con Territori delle idee e Schola Humanistica di Padova, con la collaborazione di: Teatro Nuovo “G. da Udine”, Vicino/lontano, Università di Udine, Filosofia e trasformazione digitale, CSS Teatro stabile d’innovazione del FVG, Link. Rete regionale per la Filosofia, unita al sostegno della Fondazione Friuli e al patrocinio del Comune di Udine.
Che cosa intendiamo quando parliamo di “umanismo”? È ciò di cui discutevano negli anni Quaranta del secolo scorso Sartre e Heidegger, l’uno per rivendicarlo come orizzonte della propria filosofia, l’altro per denunciarne i presupposti metafisici? Che differenza c’è tra “umanesimo” e “umanismo”? Che ne è dell’umano, a cui entrambe le parole ci riconducono, della sua destinazione e del suo posto nel mondo? Quale significato può avere oggi la cultura umanistica? Sono alcune delle questioni che cercheremo di affrontare negli appuntamenti  previsti da gennaio a maggio, e che probabilmente proseguiranno anche in autunno.

Qui il programma completo della rassegna → Programma Lettere sull’umanismo

Primo appuntamento:

Domenica 15 gennaio 2023, ore 11
Teatro Nuovo Giovanni da Udine – Casa Teatro Ospitalità. Ridotto del Foyer. 2° piano

CULTURA SCIENTIFICA E UMANISTICA:
UNA FRATTURA INCOMPONIBILE?

FRANCO FABBRO
in dialogo con BEATRICE BONATO e DAMIANO CANTONE

Saluto di LUCA TADDIO, dell’Università di Udine

È difficile negare che la modernità abbia portato all’affermazione della ragione scientifica e dei saperi quantitativi sulla cultura umanistica, lasciando a quest’ultima un ruolo marginale, malcelato dall’aura elitaria di una posizione di nicchia. Il trionfo della civiltà digitale, il dominio degli algoritmi, sembrano inoltre oscurare del tutto la possibilità di un approccio qualitativo ai problemi della nostra società e della nostra vita. Eppure, l’idea di una separazione insuperabile tra i due “mondi”, quello scientifico e quello umanistico, può essere messa in discussione proprio facendo appello ai risultati di scienze non del tutto riconducibili al paradigma moderno – la biologia, le neuroscienze, le scienze della Terra, per esempio. Su questa linea si muove la ricerca di Franco Fabbro, frutto di un’esplorazione rigorosa e analitica di molteplici campi disciplinari, ma sempre accompagnata dal profondo interesse filosofico, cercando di giungere a una visione più aperta, più libera dagli steccati tradizionali. Verso un pensiero che possiamo certamente associare a una nuova forma di umanesimo

INGRESSO GRATUITO
SI CHIEDE DI PRENOTARE scrivendo a beatrix.bonato@gmail.com oppure a sfifvg@gmail.com

Il programma dell’intera rassegna sarà disponibile in versione cartacea il giorno dell’incontro.

Come nelle precedenti edizioni, a giugno i docenti partecipanti potranno ricevere un attestato valido ai fini dell’aggiornamento.

 

L’articolo pubblicato dal Messaggero Veneto il 9/01/23

 

 

 

 

 

 

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Saluto a Bruno Moroncini

Il filosofo Bruno Moroncini è purtroppo mancato lo scorso 12 dicembre, dopo una grave malattia che tuttavia non gli ha impedito di continuare il suo esercizio di pensiero, scrivendo e partecipando a incontri di studio e di riflessione critica. Solo poco tempo fa, il 29 ottobre 2022, avevamo ascoltato il suo lucido e intenso intervento su Petrolio di Pier Paolo Pasolini, nel dibattito “Il potere e la vita” curato dalla Sezione FVG al Festival Mimesis. Il rapporto con la nostra associazione era nato diversi anni fa, nel 2008, quando lo invitammo a parlare della violenza in Benjamin, e si era rafforzato in diversi momenti successivi: nel 2016 Bruno fu ospite di Filosofia in città, in un appuntamento dedicato a Jean-Luc Nancy, “Condividere il confine”, e nel 2017 tornò a Udine in occasione del festival Vicino/lontano, per partecipare a un confronto dal titolo “Per una vita non fascista”. Un suo ampio contributo, Plaidoyer per un’etica della crudeltà, è stato pubblicato su Edizione 2008, Il linguaggio della violenza.
Negli anni si era costruita così una consuetudine intellettuale e una forma di amicizia, seppure a distanza, che ci fanno avvertire ora con più tristezza la sua perdita.
Bruno Moroncini aveva insegnato Filosofia morale presso l’Università degli Studi di Salerno. Oltre che di filosofia, si era a lungo occupato di psicoanalisi, in particolare del pensiero di Jacques Lacan. Ricordiamo, tra le sue pubblicazioni: La comunità e l’invenzione (Cronopio, 2001); Il sorriso di Antigone. Frammenti per una storia del tragico moderno (Filema, 2004); Il discorso e la cenere. Il compito della filosofia dopo Auschwitz (Quodlibet, 2006); L’autobiografia della vita malata (Moretti & Vitali, 2008); Walter Benjamin e la moralità del moderno (Cronopio, 2009); Gli amici non si danno del tu (Cronopio, 2011); Il lavoro del lutto: materialismo, politica e rivoluzione in Walter Benjamin (Mimesis, 2014); Perdono, giustizia, crudeltà. Figure dell’indecostruibile in Jacques Derrida (Cronopio, 2016); La morte del poeta. Potere e storia d’Italia in Pier Paolo Pasolini (Cronopio, 2019); La lettera che cade. Jacques Lacan e l’uomo come scarto (Orthotes 2022); Sull’amore. Jacques Lacan e il Simposio di Platone (terza edizione accresciuta, Cronopio 2022).

Addio Bruno, siamo felici di averti conosciuto!

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FILOSOFIA IN CITTA’ 2022
Quinto appuntamento

Domenica 4 dicembre, ore 11
Teatro S. Giorgio Udine, Via Quintino Sella, 4

IL RITORNO ALLA TERRA DELLA FILOSOFIA
NEL PENSIERO DI BRUNO LATOUR

Intervento di BEATRICE BONATO
Letture di STEFANO RIZZARDI

Musiche eseguite dal Quartetto di sassofoni del Conservatorio “J. Tomadini”
CHRISTIAN SORANZIO, sax soprano
FRANCESCO BOMBEN, sax contralto
PIER PAOLO DE GIORGI, sax tenore
MATTIA TURCO, sax baritono

FOGLIO SALA CON PROGRAMMA E LETTURE → Foglio sala 4.12.22

Nel suo libro più conosciuto, La sfida di Gaia. Il nuovo regime climatico (2015) Bruno Latour, sociologo, antropologo, filosofo scomparso di recente, voce tra le più interessanti del nostro tempo, risponde alla scossa provocata dall’emergenza climatica abbandonando l’immagine di una scienza e di una filosofia come saperi disinteressati e neutrali e, con una posizione fortemente polemica, cerca di porre le premesse per una nuova “politica della terra”. Il tema percorre numerosi altri scritti, in particolare l’ultimo, Dove sono? Lezioni di filosofia per un pianeta che cambia (2021), dove compare ripetutamente il motivo di un “ritorno alla Terra”, espressione solo in apparenza semplice, in realtà polisemica e per alcuni aspetti problematica. Alle spalle di queste proposte si trova una ricerca originale, durante la quale Latour ha messo radicalmente in discussione le idee moderne di natura e di scienza, il rapporto tra i costrutti scientifici e la realtà, tra la scienza e la tecnica, nonché la classica opposizione natura/società.

INGRESSO LIBERO E  GRATUITO

Per informazioni scrivere a sfifvg@gmail.com o a beatrix.bonato@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

 

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Presentazione della Scuola di Filosofia di Trieste

Giovedì 24 novembre 2022, ore 18
Udine, Libreria Friuli
Via dei Rizzani,1/3

ABITARE IL PRESENTE
gennaio-maggio 2023

Interventi di 
PIER ALDO ROVATTI
ILARIA PAPANDREA
ALESSANDRO DI GRAZIA

modera Beatrice Bonato

INGRESSO LIBERO

Vedi il programma e il calendarioScuola2023

Informazioni anche sul sito www.scuolafilosofia.it

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Festival Mimesis 2022 – 9° Edizione

La Sezione FVG propone due eventi in collaborazione con Mimesis – territori delle idee:

TOLMEZZO, Venerdì 28 ottobre, ore 18
CINEMA DAVID

PASOLINI FILOSOFO
con ENRICO PETRIS e GIOVANBATTISTA TUSA
in dialogo con DAMIANO CANTONE

A cento anni dalla sua nascita, il pensiero di Pier Paolo Pasolini è ancora una fonte inesauribile di scoperte e di sorprese. L’incontro è volto a sottolinearne il valore filosofico e l’importanza concettuale.

 

UDINE, Sabato 29 ottobre, ore 16.30
PALAZZO GARZOLINI DI TOPPO WASSERMANN, Sala T4 “Pasolini”

PASOLINI, IL POTERE E LA VITA
A partire da Petrolio
di Pier Paolo Pasolini

Con BRUNO MORONCINI e ENRICO PETRIS
In dialogo con BEATRICE BONATO

L’ultimo “romanzo” di Pier Paolo Pasolini, interrotto a causa dell’assassinio dell’autore, ma anche volutamente incompiuto, è ancora al centro di accese controversie interpretative: qual è il motore principale dell’opera, il tema politico, la denuncia di un  ben preciso intreccio tra potere e affari, oppure la questione filosofico-antropologica del legame intricato tra il potere e la vita, o ancora l’iniziazione attraverso lo sdoppiamento e la metamorfosi? Petrolio è certo anche un laboratorio in cui si sperimenta un nuovo rapporto tra la scrittura e la realtà, come accade in altre opere dello stesso periodo. Per attraversare i molti livelli che vi trapassano l’uno nell’altro occorrono chiavi di lettura diverse, come quella psicoanalitica, con cui si prova a far luce sull’ambivalenza mai risolta di Pasolini nei confronti del potere stesso.

Scarica il programma completo del Festival Mimesis 2022

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Quarto appuntamento del ciclo di incontri FILOSOFIA IN CITTÀ 2022 – LA VITA, LA MACCHINA, L’ARTE, a cura della Sezione FVG, in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica Jacopo Tomadini, Vicino/lontano, l’Università degli Studi di Udine, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il CSS Teatro stabile d’innovazione del FVG, la Rete per la Filosofia e gli Studi umanistici, con il sostegno della Fondazione Friuli e con il patrocinio del Comune di Udine:

Domenica 23 ottobre 2022, ore 11
Conservatorio Statale di Musica J. Tomadini, Sala Vivaldi

L’OPERA MUSICALE
NELL’EPOCA DELLA SUA RIPRODUCIBILITÀ TECNICA

Vedi il Foglio sala con il programma →  Foglio sala 23 ottobre

Incontro con
ALESSANDRO ARBO
Professore all’Università di Strasburgo

 

DANIELE CARDELLICCHIO, pianoforte

Il tema

Che cos’è — e più precisamente in che cosa consiste — un’opera musicale? In che senso si può — o non si può — farla coincidere con una partitura o con una certa esecuzione? In che modo la sua identità permane nel tempo storico? Introdotte dal filosofo polacco Roman Ingarden negli anni Trenta, queste domande sono divenute ricorrenti della filosofia della musica di orientamento analitico. A tutt’oggi sono domande alle quali non sembra facile rispondere, in un quadro reso più complesso dalla generalizzazione dei sistemi di registrazione fonografica e video-fonografica — e in particolare di quel grande sistema di registrazione che è il web. In questa presentazione cercheremo di capire come conviene rilanciare questa interrogazione, mettendone a fuoco il significato e la portata teorica alla luce di uno sguardo aperto alla molteplicità di dispositivi che popolano il mondo musicale contemporaneo.

L’iniziativa è curata da Beatrice Bonato, presidente della Sezione FVG.
Il coordinamento musicale è della prof.ssa Franca Bertoli, docente di pianoforte al Conservatorio Tomadini di Udine, in collaborazione con il pianista Alessandro Del Gobbo.

L’incontro è a ingresso libero. Chiediamo gentilmente di prenotare scrivendo a beatrix.bonato@gmail.com o a sfifvg@gmail.com

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L’attivita’ pubblica della Sezione FVG riprende, dopo la pausa estiva, con la partecipazione al festival pordenonelegge, in collaborazione con la rivista “aut aut”:

Sabato 17 settembre 2022
Ore 19.30
Auditorium della Regione, Pordenone

ALTERITÀ, DISTANZA, SOSPENSIONE

Presentazione del n° 395 di “aut aut”, L’altro che è in noi. Soggetti e istituzioni, e di “Edizione” 2021, Presenza sospesa. Ricerche, esperienze, riflessioni sulla scuola e dintorni, a cura di Beatrice Bonato e Floriana Ferro.

PIER ALDO ROVATTI, BEATRICE BONATO
Modera MASSIMO DE BORTOLI

Interrogarsi sul significato delle parole “noi” e “altro” senza cadere in facili schemi oppositivi, come fa questo numero di “aut aut”, è un gesto che presenta più di un’analogia con quello compiuto in Presenza sospesa, dove si prova a riflettere sulla scuola a distanza, non per demonizzarla né per celebrarne i meriti, semmai per capire un po’ meglio che cosa significa “presenza”. Entrambi i volumi nascono da esperienze di insegnamento che, seppur diverse, mantengono un rapporto con la concretezza di un esercizio di pensiero mai chiuso, sempre esposto a riprese e alterazioni. L’aria di famiglia che circola tra essi viene anche da qui.

I soci della Sezione FVG potranno ricevere in omaggio il volume Presenza sospesa

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Sabato 30 Aprile
Aula M3,Strassoldo
Via Tomadini,30/A – Udine

Presentazione del corso di laurea triennale
FILOSOFIA E TRASFORMAZIONE DIGITALE

Qui locandina →Filosofia e trasformazione digitale – Locandina

Interventi di Silvia CapodivaccaRoberto SiagriAlberto F. De Toni e Silvano Tagliagambe. Modera Luca Taddio

L’incontro è dedicato alle scuole del Friuli Venezia Giulia, in particolare alle classi V, ma è aperto a tutti gli interessati.
Il numero massimo dei posti è 350. Per prenotare inviare una mail a silvia.capodivacca@uniud.it

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Segnaliamo l’incontro a cura del CSS in collaborazione con vicino/lontano:

INCONTRI TEATRO CONTATTO 40 | IL FUTURO ACCADE
29 APRILE ORE 18
UDINE | TEATRO S. GIORGIO

Pensare la fine
Conversazione con Marco Pacini, Pier Aldo Rovatti e Stefano Tieri

in occasione della pubblicazione di Pensare la fine (Meltemi, 2022)
il nuovo saggio di Marco Pacini
con reading a cura di Rita Maffei
in collaborazione con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e vicino ⁄ lontano 18
Per saperne di più  | ingresso libero

L’appuntamento è parte del ciclo di incontri Il futuro accade che scandisce e approfondisce gli spettacoli e gli interrogativi della Stagione Teatro Contatto 40 ed è organizzato per iniziativa del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e in collaborazione con vicino/lontano 18. L’ingresso è libero.

Pensare la fine 
(Meltemi, 2022)
La recente accelerazione della crisi climatica e ambientale non trova soluzioni adeguate. L’ipotesi da cui prende le mosse il saggio di Marco Pacini è che per imboccarne una via d’uscita risulti indispensabile la pratica di un pessimismo attivo e creativo, anziché la predicazione di un ottimismo ottuso. In altre parole, sarebbe necessario maturare culturalmente e psicologicamente un “pensiero della fine” così da poterla evitare, un pensiero che si sottragga ai cortocircuiti responsabili dell’inazione o, peggio, di azioni prigioniere di una sorta di doppio legame tra doveri green e standard di vita irrinunciabili perché presunti sostenibili. La maturazione di un pensiero in grado di sostenere la sfida dovrà partire dalle parole che nutrono il discorso pubblico, così da sottoporle a uno ‘stress test’ in quello che Bruno Latour ha definito ‘nuovo regime climatico’.

Marco Pacini è stato caporedattore de ‘L’Espresso’ fino al 2020, dopo una lunga esperienza giornalistica. Nel 2005 ha ideato il progetto culturale ‘vicino/lontano’ che ha dato vita all’omonimo festival e al Premio Terzani. Ha diretto una collana di saggi per Forum Editrice Universitaria Udinese e ha già pubblicato Epocalisse (2018). Attualmente fa parte della redazione della rivista filosofica “aut aut” e della giuria del Premio Terzani.

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Venerdì  8 aprile 2022, ore 18
Libreria Tarantola, Udine

Presentazione del libro
AMORE E BELLEZZA. Da Platone a Freud
, Mimesis 2021, di 
FLORIANA FERRO

SALVATORE LAVECCHIA
dialogherà con l’autrice

Cosa si intende oggi per amore? A cosa ci riferiamo quando parliamo di attrazione, desiderio, donazione, sentimento? Perché consideriamo la bellezza una componente imprescindibile del fenomeno amoroso? Il libro di Floriana Ferro cerca di rispondere a questi interrogativi adottando uno sguardo “estetico”. Il testo mostra che la definizione di bellezza è strettamente legata alla concezione corrispondente di amore. Se questo viene considerato desiderio, allora ci si trova di fronte all’eros descritto da Platone; se, invece, viene visto come donazione, si tratta dell’agape cristiana. Questi due modi di concepire l’amore vengono rivisitati da altre due visioni molto note nella cultura occidentale: si tratta del romanticismo, in cui il desiderio e la donazione si intrecciano, e della psicanalisi freudiana, che considera l’eros come libido e come forza opposta a Thanatos. Queste teorie vengono interpretate come visioni onnicomprensive, come prospettive che considerano l’amore una chiave di lettura della realtà. Il volume esplora le definizioni offerte da Platone, dal cristianesimo, dal romanticismo e dalla psicanalisi freudiana, offrendo una lettura filosofica di testi appartenenti a fonti diverse e in grado di influenzare le idee e le pratiche attuali sull’amore.

Per le prenotazioni, vivamente consigliate, scrivere a tarantolaudine@gmail.com

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I Quaderni di Edizione

Ecco il  volume, fresco di stampa, della pubblicazione monografica annuale a cura della Sezione FVG:

Edizione 2021. Presenza sospesa. Ricerche, esperienze, riflessioni sulla scuola e dintorni, Mimesis, Milano-Udine 2022

A cura di Beatrice Bonato e Floriana Ferro

Testi di Daniele Bertacco, Beatrice Bonato, Massimo De Bortoli, Floriana Ferro, Claudio Tondo, Eliana Villalta

Insieme alla società intera la scuola è stata immersa, negli ultimi due anni, in una condizione straordinaria e drammatica, che solo una certa pigrizia dei media e l’insistente retorica delle istituzioni politiche e del mondo economico hanno potuto definire semplicisticamente come “chiusura”. Le si addice di più il termine “sospensione”, che nomina una serie di fenomeni: l’intermittenza della presenza “in carne ed ossa” in cui si è svolta la vita scolastica, l’inedita esperienza del tempo che ci è accaduto di vivere, ma anche l’esercizio di rallentamento e di riflessione che abbiamo avuto occasione di compiere, senza forse riuscire a concretizzarlo. In un senso più specifico, la parola evoca l’atto inaugurale della fenomenologia, che diventa, nell’ultimo dei contributi qui raccolti, il metodo di una originale ricerca sull’insegnamento della filosofia nelle scuole, il cui punto di partenza sono le voci di studenti e docenti, invitati a soffermarsi su questioni non abituali né scontate.

La prima presentazione di Presenza sospesa si terrà in maggio, nell’ambito della prossima edizione del festival Vicino/lontano.

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INIZIATIVA POLO LINCEI SCUOLA

Sono aperte le iscrizioni per il corso di FILOSOFIA nell’ambito del progetto “I Lincei per una nuova didattica nella scuola: una rete nazionale”. Il corso di formazione è rivolto ai docenti delle scuole superiori ed è organizzato dalla Scuola Superiore di Udine, in collaborazione con l’Accademia dei Lincei, nello specifico la Fondazione I Lincei per la scuola.

Il referente del corso è il prof. Andrea Tabarroni (Università di Udine) e la docente tutor è la dott.ssa Floriana Ferro (Università di Udine; Liceo “E. Montale”, San Donà di Piave).

La durata del corso è di 25 ore totali, di cui:
– 10 ore di conferenze tenute da docenti universitari (5 incontri da 2 ore ciascuno);
– 15 ore di laboratorio tenute dalla docente tutor (5 incontri da 3 ore ciascuno).

Il primo incontro del corso si tiene il 31 marzo 2022 dalle ore 16 alle ore 18, dunque l’iscrizione deve essere effettuata quanto prima.

Il PROGRAMMA COMPLETO del corso e le modalità di ISCRIZIONE on-line sono disponibili qui: https://www.linceiscuola.it/corso/udine-filosofia-2021-2022/ oppure qui: https://scuolasuperiore.uniud.it/polo-lincei/corsi/filosofia

La registrazione avviene tramite Google form. È possibile accreditarsi anche sulla piattaforma SOFIA (in questo caso, bisogna farlo entro e non oltre il 28/03/2022).

La partecipazione avviene in modalità IBRIDA (in presenza e on-line) ed è totalmente GRATUITA. 

Per ulteriori informazioni in merito all’iscrizione, potete contattare la Segreteria della Fondazione “I Lincei per la Scuola” (segreteria@fondazionelinceiscuola.it), mentre, per questioni di tipo organizzativo, potete scrivere a Floriana Ferro (floriana.ferro@uniud.it).

Nuova Comunicazione: le iscrizioni sono prorogabili fino alla sera del 30 marzo 2022.

Con il sostegno di

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Giovedì 31 marzo, ore 18
Sala Paolino d’Aquileia
Via Treppo, 5b

Nell’ambito del ciclo a cura della Scuola cattolica di cultura, segnaliamo l’incontro con

MASSIMO DE BORTOLI, membro del direttivo della Sezione FVG
Dov’è finita la verità? Fatti e interpretazioni al tempo dell’infodemia

Qui locandina → flyer 2022

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Secondo appuntamento del ciclo

FILOSOFIA IN CITTÀ 2022. La vita, la macchina, l’arte

A cura della Società Filosofica Italiana – Sezione FVG

 

 

Giovedì 24 marzo 2022, 0re 16
Sala Florio, Palazzo Florio 
Via Palladio 8, Università di Udine

LA VITA OTTUSA
MATERIA E MEMORIA DEL VIVENTE
Incontro con FEDERICO LEONI
Contributi di Beatrice Bonato, Damiano Cantone

La facilità con cui rimuoviamo via via il ricordo dei momenti più tragici della pandemia può essere considerata non solo e non tanto come un indice di insensibilità, quanto come un esempio della tendenza della vita a riprendere il suo flusso, quasi “ottusamente”, incorporando le sofferenze e le morti. Da queste osservazioni si può muovere, naturalmente anche per metterla in discussione, verso una visione filosofica che prenda le distanze da prospettive di pensiero novecentesche, dominate spesso da una concezione negativa della vita quale semplice resistenza alla morte.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con: Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Università degli Studi di Udine, Vicino/lontano, CSS Teatro stabile d’innovazione del FVG, Rete per la Filosofia e gli Studi umanistici.

Si ricorda che per partecipare sono richiesti il Green Pass rafforzato e la mascherina Ffp2. È necessario prenotare scrivendo a beatrix.bonato@gmail.com oppure a sfifvg@gmail.com. Per ciascun partecipante va comunicato un indirizzo email o un recapito telefonico.

Dopo l’incontro sarà disponibile la registrazione sulla pagina Facebook della Sezione FVG.

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Venerdì 25 febbraio 2022, ore 18
Libreria Tarantola, via Vittorio Veneto 20, Udine

Presentazione del libro
Didattica con gli audiovisivi.
Teorie, strumenti e pratiche per l’insegnamento
di MARCO D’AGOSTINI

DAMIANO CANTONE dialogherà con l’autore

Incontro a cura della Libreria Tarantola, in collaborazione con la Sezione FVG.

Per le prenotazioni, vivamente consigliate, scrivere a tarantolaudine@gmail.com

 

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FILOSOFIA IN CITTA’ 2022
LA VITA, LA MACCHINA, L’ARTE

La rassegna di incontri filosofici FILOSOFIA IN CITTÀ, a cura della Società Filosofica Italiana – Sezione FVG, riprende con tre appuntamenti in programma da febbraio a maggio, realizzati grazie alla particolare collaborazione con il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, con l’appoggio di Vicino/lontano, l’Università degli Studi di Udine, il CSS Teatro stabile d’innovazione del FVG, la Rete per la Filosofia e gli Studi umanistici, e con il patrocinio della Fondazione Friuli.
Il progetto privilegia percorsi filosofici originali che gli ospiti convocati avranno modo di ricostruire presentando il risultato delle loro ricerche più recenti. Il nuovo format, almeno per i primi appuntamenti dell’anno, non sarà strettamente vincolato a un filo conduttore tematico troppo specifico, sebbene i motivi suggeriti dal titolo segnalino l’“aria di famiglia” che si potrà cogliere nei diversi interventi. Ampio spazio verrà dato all’esposizione del relatore, che sarà preceduta da una breve introduzione e accompagnata dai contributi di alcuni soci. Seguirà, come sempre, la conversazione con il pubblico.

 
Primo appuntamento:

Domenica 6 febbraio 2022, 0re 11
Teatro Nuovo Giovanni da Udine – Casa Teatro 
IL VIVENTE E L’AUTOMA
Incontro con MAURIZIO FERRARIS
Introduce BEATRICE BONATO. Contributi di FLORIANA FERRO, CLAUDIO TONDO

Il titolo prende spunto da alcuni tra i temi trattati in una delle ultime opere di Maurizio Ferraris, Documanità. Filosofia del mondo nuovo (Laterza, Bari-Roma 2021), temi che vanno dalla riflessione sull’impatto delle tecnologie digitali sulla nostra esistenza, al ripensamento dell’immagine antropologica tradizionale, alla delineazione di un’idea di “organismo vivente” capace di entrare in un rapporto complesso con l’elemento meccanico che è in noi – e negli altri viventi non umani – pur senza risolversi in esso. La vita, questa è la traccia che Ferraris suggerisce e che vorremmo percorrere, intreccia e mescola componenti automatiche, ripetitive, con slanci innovativi e creativi. Dall’osservatorio predisposto da questa ambiziosa ipotesi di lavoro, si possono scorgere importanti sviluppi per il dialogo tra scienza – o per meglio dire “scienze” – e arte/arti, convocate insieme, senza alcun riduzionismo, ad approfondire ed estendere la comprensione dell’umano e, più in generale, del vivente.

Si ricorda che per partecipare sono richiesti il Green Pass rafforzato e la mascherina Ffp2. È necessario prenotare scrivendo a beatrix.bonato@gmail.com oppure a sfifvg@gmail.com. Per ciascun partecipante va comunicato un indirizzo email o un recapito telefonico.

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FILOSOFIA IN CITTA’ 2020-2021
ANIMALI PARLANTI 2. Il linguaggio tra filosofia, poesia, arti visive

Domenica 7 novembre 2021, ore 11
Teatro S. Giorgio, Udine

las meninasLA PAROLA DIPINTA
Linguaggio e immagine

Interventi di

ALESSANDRO DEL PUPPO
SIMONE FURLANI

CRISTINA BENEDETTI, voce
Musiche di P. Ros, F. Mannino, W. Sousa, eseguite da

Quartetto di sassofoni del Conservatorio “J. Tomadini”
LORENZO GRANGETTO, sax soprano GIACOMO ZAMPA, sax contralto, PIER PAOLO DE GIORGI, sax tenore CHRISTIAN SORANZIO, sax baritono

La rassegna Filosofia in città,a cura di Beatrice Bonato per la Sezione FVG della Società Filosofica Italiana, è organizzata in collaborazione con: Conservatorio Tomadini, Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Vicino/lontano, Università degli Studi di Udine, CSS Teatro stabile d’innovazione del FVG, Rete per la Filosofia e gli Studi umanistici. Coordinamento musicale della prof.ssa Franca Bertoli, con la collaborazione di Alessandro Del Gobbo

Presentazione

Intrecci complessi si intessono tra l’immagine artistica, il linguaggio verbale e la scrittura. Una forma caratteristica del loro rapporto è l’ékphrasis, la descrizione delle opere in un testo letterario. Nel XX secolo il rinvio dalla parola all’immagine artistica assume un rilievo particolare. Al punto che un “quadro segreto” (come ha scritto Michele Cometa), qualcosa di più di un repertorio, si lascia intravedere dietro il pensiero di alcune figure chiave della filosofia novecentesca. Sarebbe questo un aspetto importante della “svolta” (pictorial turn o iconic turn) indicata dagli esponenti dei “visual studies” come un tratto specifico del nostro tempo. Ben al di là della facile constatazione dell’odierno proliferare di immagini, la riflessione va portata su questioni filosofiche forse non del tutto nuove, e tuttavia sempre affascinanti: cosa significa “linguaggio delle immagini”? Perché il discorso efficace fa pensare a una forza evocatrice della visione? Che cosa accade sulla soglia tra visibile e dicibile?

Per la partecipazione è richiesto il possesso del Green Pass. E’ necessario prenotare scrivendo a sfifvg@gmail.com oppure a beatrix.bonato@gmail.com. Nella richiesta di prenotazione si dovranno comunicare i nominativi e un indirizzo email oppure un recapito telefonico di ciascun partecipante.

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Festival Mimesis 2021

23 ottobre, 29-30 0ttobre, 4-5-6 novembre 2021
Dante nell’epoca del digitale

Qui il programma completo del festival →programma festival-mimesis-2021

Tra gli appuntamenti segnaliamo, in particolare:

23 ottobre 2021, ore 20.45 Teatro Nuovo Giovanni da Udine, UdineDante-par-furlan
INFIER
Conciert teatrâl in lenghe furlane
Adattamento e voce recitante: STEFANO RIZZARDI
Musiche dal vivo: ARNO BARZAN
Commento: PAOLO PATUI
Traduzione originale di Pierluigi Visintin (ed. KappaVu)

Siamo nel Basso Inferno, formato dall’Ottavo Cerchio, detto anche “Malebolge”, e dal Nono (Cocito), in fondo al quale si trova Lucifero, conficcato al centro della terra. La narrazione comincia dal canto XVI, con l’apparizione di Gerione, demone alato che trasporterà Dante e Virgilio alla base del “burrato” che separa i cerchi settimo e ottavo. Procede poi fino al canto XXXIV, dove i due viaggiatori escono dall’imbuto infernale a “riveder le stelle”. Malebolge è la lunga sequenza del poema dove più viva è la dimensione comico-realistica, uno dei punti di forza dell’arte dantesca.
La dizione di Stefano Rizzardi è compenetrata dalla musica di Arno Barzan. L’effetto creato è un flusso continuo di parole e temi musicali, suoni e timbri prodotti elettronicamente.

Ingresso a pagamento. Prenotazioni su Vivaticket (www.vivaticket.it)
https://teatristabilfurlan.it/spettacolo/infier-di-dante-alighieri/ 

 

30 ottobre 2021 ore 16.00 Libreria Tarantola, via Vittorio Veneto n. 20, Udine
Merleau-Ponty: il mondo sensibile e il mondo dell’espressione
Anna Caterina Dalmasso in dialogo con Luca Taddio e Floriana Ferro

Ingresso gratuito, previa prenotazione sul sito di Mimesis
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-merleau-ponty-il-mondo-sensibile-e-il-mondo-dellespressione-189138557517

 

30 ottobre 2021, ore 21 Teatro Palamostre, Udine https___cdn.evbuc.com_images_164408099_482773870615_1_original
In collaborazione con la Sezione FVG
COME COLOR CHE SONO SOSPESI…
Recital per voci e musica dal canto IV dell’Inferno
Testi e recitazione di MASSIMO DE BORTOLI e STEFANO MONTELLO
Letture di GIULIA PES
Interpretazioni musicali di RICCARDO PES, violoncello

Lo spettacolo parte dalla condizione delle anime del Limbo (IV canto dell’Inferno della Divina Commedia) per riflettere in un collegamento tra grande letteratura e attualità, sulla situazione di “sospensione” tra immunità e comunità, salute e malattia, panico e saggezza – caratterizzata da solitudine, perdita di punti di riferimento, angoscia – causata dalla pandemia. La mise en scène prevede quattro interpreti in scena contemporaneamente con una funzione narrativa diversa: una riflessione di natura filosofica a partire dai versi danteschi a confronto con l’interpretazione del presente di alcuni fra i più significativi autori contemporanei (Massimo De Bortoli), un commento al canto IV con riferimenti di natura autobiografica ed esistenziale alla condizione umana (Stefano Montello), la lettura recitata dei versi danteschi (Giulia Pes), l’accompagnamento e la sottolineatura musicale al violoncello con interpretazioni su partitura e su libera improvvisazione (Riccardo Pes). La diegesi sarà scandita da una suddivisione in quattro quadri narrativi: Lo sguardo di Dante, Immunità e comunità, Salute e malattia, La catastrofe e il cuore saggio.
Lo spettacolo non propone una tesi univoca ma affronta diversi temi tra i quali: la visione dell’uomo medievale a confronto con quella del presente, onnipotenza e impotenza di Dio, il rapporto dell’uomo con la vita sulla terra e la sua condizione di finitezza, il desiderio di conoscenza dell’uomo e i suoi limiti, il fondamento del vivere comune e il distanziamento fisico e sociale, l’origine del Limbo e i suoi significati nel presente della vita umana, la salute e la malattia a partire da un passaggio di Carlo Michelstaedter, il senso della vicenda umana come patrimonio e trasmissione di storie e di bellezza nella parola della poesia.

Ingresso gratuito, previa prenotazione sul sito di Mimesis
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-come-color-che-son-sospesi-189140874447?aff=ebdsoporgprofile

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FILOSOFIA IN CITTA’ 2020-2021
ANIMALI PARLANTI 2. Il linguaggio tra filosofia, poesia, arti visive

Domenica 17 ottobre 2021, ore 11
Udine, Teatro Nuovo Giovanni da Udine

IKIPAROLE COME FIORI
Heidegger, la poesia, il Giappone

Intervento di ALBERTO GIACOMELLI
Testi di Martin Heidegger
CRISTINA BENEDETTI, voce

Musiche di Louis Moyse, eseguite da
MARTA DI LENA, Flauto e GIOVANNI MOLARO, Pianoforte
Conduce BEATRICE BONATO

La rassegna Filosofia in città è organizzata in collaborazione con: Conservatorio Tomadini, Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Vicino/lontano, Università degli Studi di Udine, CSS Teatro stabile d’innovazione del FVG, Rete per la Filosofia e gli Studi umanistici.
Coordinamento musicale della prof.ssa Franca Bertoli, con la collaborazione di Alessandro Del Gobbo
Qui foglio sala → Foglio sala Parole come fiori

Presentazione

Muovendosi in direzione dell’oltrepassamento della metafisica, Heidegger si confronta con forme di pensiero-linguaggio molto distanti da quelle canoniche della tradizione filosofica occidentale. La poesia, dove campeggia la voce di Hölderlin, e l’arte giapponese, oggetto di un celebre colloquio con Tezuka, costituiscono due termini fondamentali di un dialogo volto a corrispondere, nel pensiero, a un appello e a un compito che l’autore interpreta spesso, molto problematicamente, come essenziali per la comunità di lingua a cui si rivolgono. Ma, nel colloquio con lo studioso giapponese, ciò che ostacola la traduzione da un mondo linguistico a un altro diviene proprio il terreno di uno scambio di qualcosa di comune, di un’esperienza ontologica originaria seppure ormai inaccessibile. Certo, è difficile non pensare, leggendo invece qualche passaggio dei commenti alle poesie di Hölderlin, agli intrecci inquietanti tra l’eredità culturale tedesca e i miti nazisti. E tuttavia, non si può neppure eludere l’eccedenza di senso di queste pagine rispetto alle scelte politiche heideggeriane.

Per la partecipazione è richiesto il possesso del Green Pass. E’ necessario prenotare scrivendo a sfifvg@gmail.com oppure a beatrix.bonato@gmail.com. Nella richiesta di prenotazione si dovranno comunicare i nominativi e un indirizzo email o un recapito telefonico di ciascun partecipante.

La Sezione FVG ringrazia tutti per la collaborazione

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logo pneleggein collaborazione con la Sezione FVG e la rivista aut aut

 

Sabato 18 settembre, ore 18.30
Pordenone, Auditorium della Regione

Il gesto fenomenologico
Presentazione del n° 390 di aut aut

Interventi di
Pier Aldo Rovatti, Beatrice Bonato, Pierangelo Di Vittorio

A settant’anni dalla nascita di aut aut, nello spirito del suo fondatore Enzo Paci, la rivista rilancia ancora una volta la domanda sul senso e l’attualità della fenomenologia. Percorrendo il sentiero tracciato da Paci, del quale si ripubblicano due illuminanti contributi, Pier Aldo Rovatti suggerisce l’idea che quel senso vada ricercato in un esercizio da riprendere “sempre di nuovo”, in vista di un’apertura – un telos – capace di modificare continuamente le nostre prospettive e, naturalmente, nell’epoché, il passo indietro in cui si sospende il giudizio. Al cuore della fenomenologia starebbe dunque un gesto di carattere etico-pratico, che può essere guardato da diverse angolature e compiuto, come il fascicolo cerca di mostrare, a partire da una pluralità di pratiche, non tutte riconducibili alla filosofia.

Rovatti-Pier-Aldo-foto

Di-Vittorio-Pierangelo-foto

Udine, 19-05-2019 - VICINO LONTANO 2019 - Oratorio del Cristo - La vita impura. Tra biologia e filosofia con RAOUL KIRCHMAYR, FRANCESCO VITALE modera BEATRICE BONATO - Foto © 2019 Paolo Jacob / Phocus Agency

Si ricorda che, per la partecipazione agli eventi in presenza, si richiede il possesso del green pass. E’ necessaria la prenotazione: informazioni sul sito www.pordenonelegge.it

 

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1 – 4 settembre 2021

Convegno internazionale
Phenomenology and Digital Knowledge. Fenomenologia e saperi digitali

Università degli Studi di Udine. DIUM – Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale
Organizzato da Luca Taddio e Floriana Ferro

Locandina → International conference program

Qual è l’attualità della fenomenologia e la sua spendibilità teorica oggi?
Il convegno mira a prendere in considerazione le diverse intersezioni tra la fenomenologia e alcuni settori di indagine scientifica a cavallo tra le neuroscienze e la teoria della complessità: in particolare, il campo di indagine è definito dalla fenomenologia della percezione in rapporto ai processi di trasformazione in corso legati al digitale, all’intelligenza artificiale e al post-umano. Più di 20 relatori, noti a livello nazionale e internazionale, discuteranno e approfondiranno le teorie generali della percezione, in particolare quella visiva, gli aspetti sperimentali concernenti gli oggetti virtuali e gli ambienti digitali e lo spazio di condivisione architettonico tra umano e non umano, nonché le ricadute teoriche in ambito estetico e ontologico. Queste relazioni aprono alla possibilità di modificare la natura dell’uomo, integrando il suo corpo e la sua mente con protesi artificiali. Una particolare attenzione sarà dedicata all’attualità del pensiero di Merleau-Ponty, alla fenomenologia sperimentale e alla teoria ecologica di Gibson. Si tratta di comprendere a fondo l’attualità della fenomenologia e la sua capacità di interpretare i cambiamenti del mondo contemporaneo.

In particolare, segnaliamo l’omaggio a Pier Aldo Rovatti il 4 settembre alle ore 10.00, che coinvolge diversi membri della SFI–FVG e prevede, oltre alla lectio magistralis del filosofo, delle relazioni riguardanti il suo pensiero. Intervengono Beatrice Bonato, Damiano Cantone, Edoardo Greblo, Giovanni Leghissa e Davide Zoletto. Moderano Giovanni Leghissa e Damiano Cantone.

Tutti gli eventi in presenza si terranno nell’aula T4 Pierpaolo Pasolini, Palazzo Garzolini Di Toppo Wassermann, via Gemona, 92 – Udine.
Si ricorda che, per la partecipazione agli eventi in presenza, si richiede il possesso del green pass (si veda il sito https://www.dgc.gov.it/web/). Visto il numero limitato di posti, è necessario prenotarsi, scrivendo una e-mail alla segreteria organizzativa: floriana.ferro@uniud.it
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Udine, 16/05/2008 - Vicino Lontano 2008 - Il linguaggio della violenza - Intervengono Umberto Curi e Davide Tarizzo Introduce: Beatrice Bonato - Oratorio del Cristo A cura della Societˆ filosofica italiana - Sezione Fvg - Foto Elia Falaschi/Phocus Agency © 2008

Incontro in collaborazione con la Società Filosofica Italiana – Sezione FVG

Sabato 3 luglio
Oratorio del Cristo, ore 17.30

PRESENZA SOSPESA
Scuola e Università alla prova della distanza

Interventi di
BEATRICE BONATO, MINO CONTE,
ANGELO FLORAMO, TOMMASO GAZZOLO

Che tipo di presenza è quella che studenti e docenti sentono di aver dovuto sacrificare nell’ultimo anno a causa della pandemia? È davvero il caso di contrapporre distanza e presenza nell’insegnamento, senza analizzane il significato? Le lunghe sospensioni della scuola in presenza, forse non inevitabili, hanno determinato un’accelerazione di processi in corso da tempo, il cui senso tuttavia non è ancora chiaro. Vale perciò la pena di interrogarsi sul futuro della scuola e dell’università, per cercare di capire se stiamo andando verso la fine delle pratiche educative legate a un luogo fisico e fondate sull’incontro tra persone in carne e ossa, e verso la loro sostituzione con attività sempre più mediate dalle tecnologie digitali. Oppure se le integrazioni tra tecnica e relazioni umane nel campo dell’istruzione si potranno ripensare in modi più complessi e meno schematici.

Dato il perdurare delle restrizioni anti-Covid, il numero di posti disponibili è limitato. E’ necessario prenotare sul sito di vicino/lontano.

Vedi il programma completo del festival → vl 2021_Programma

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Giovedì 20 maggio 2021, ore 16.30-19

Incontro online sulla Piattaforma Teams all’indirizzo:
https://bit.ly/3xN3YRR

LA FILOSOFIA, LA SCUOLA, LA VITA
L’insegnamento filosofico e le relazioni con gli altri.
Un’indagine fenomenologica

Presentazione del lavoro di FLORIANA FERRO,
svolto per un assegno di ricerca bandito dall’Università di Udine, finanziato dalla Regione Friuli-Venezia Giulia e realizzato in collaborazione con la Società Filosofica Italiana – sezione Friuli-Venezia Giulia nell’anno accademico 2019/2020.
L’incontro sarà presieduto e coordinato da BRUNELLO LOTTI, professore di Storia della filosofia all’Università di Udine, referente scientifico.
All’intervento della relatrice seguirà una tavola rotonda moderata da BEATRICE BONATO, presidente della Società Filosofica Italiana – Sezione FVG, con la partecipazione dei docenti referenti e di alcune studentesse delle scuole coinvolte nel progetto.

Qui la locandina → 2021-05 05 LOC Filosofia

Qui presentazione in power point → Slide presentazione Ferro Floriana

Materiali utili sul sito dell’Università di Udine, https://www.uniud.it/it/ricerca/divulgazione-scientifica
e https://www.uniud.it/it/ricerca/divulgazione-scientifica/eventi-uniud/copy_of_convegno-crisi-climatica-e-ambientale-la-ricerca-la-didattica-la-politica-letica-individuale

 

 

Abstract

La ricerca fenomenologica ha il compito di andare alle cose stesse, di guardare al fenomeno così come si presenta e all’impatto che assume sui soggetti coinvolti. Il desiderio di andare alla scuola stessa ha spinto Floriana Ferro, assegnista di ricerca presso l’Università di Udine, a indagare l’influenza dell’insegnamento filosofico sul modo in cui gli alunni percepiscono le relazioni con gli altri. A questo scopo, durante l’anno accademico 2019/2020, l’assegnista ha effettuato un’indagine sul vissuto degli studenti e dei docenti dei licei udinesi, in modo da comprendere, attraverso delle interviste a risposta aperta, la relazione tra insegnamento della filosofia e rapporti umani. A questo scopo, sono stati coinvolti più di 300 studenti e 20 docenti appartenenti a cinque licei udinesi: “N. Copernico”, “G. Marinelli”, “J. Stellini”, “C. Percoto”, “L. Uccellis”. Questo lavoro è stato svolto grazie all’Università di Udine, che ha bandito l’assegno, alla Regione Friuli-Venezia Giulia, che lo ha finanziato, e alla Società Filosofica Italiana – sezione Friuli-Venezia Giulia, che ha collaborato allo svolgimento delle attività di ricerca. Il referente di progetto è il prof. Brunello Lotti e la tutor dell’istituzione partner la prof.ssa Beatrice Bonato. Durante l’incontro di presentazione, si esporranno le modalità di svolgimento della ricerca, la metodologia usata e i risultati ottenuti. Si vedrà quale impatto ha l’insegnamento della filosofia sul modo in cui gli adolescenti percepiscono la realtà e le relazioni con gli altri, quali sono gli aspetti positivi e critici dell’attuale modo di trattare la disciplina a livello scolastico e quali direzioni è possibile suggerire per migliorare la qualità della didattica in senso relazionale.

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Giovedì 29 aprile 2021, ore 17
Incontro online in diretta streaming dalla Libreria Tarantola – Udine
a cura della Sezione FVG in collaborazione con Mimesis – Territori delle idee

corpiCarne sensibile, carne virtuale.
Da Merleau-Ponty alle tecnologie digitali

Interventi di FLORIANA FERRO
e CLAUDIO TONDO

La pandemia di Covid-19 ci ha obbligati a ricorrere in maniera più frequente alle tecnologie digitali, ridefinendo così il concetto di “distanza” e rendendo diversamente accessibili le relazioni umane. Queste tecnologie avevano già conosciuto un veloce sviluppo, grazie all’uso degli smartphone, della domotica e, in generale, dell’internet of things, che mette in discussione la definizione stessa dell’umano. La possibilità di estendere i confini del corpo e la capacità della mente ha delle conseguenze sulla nostra vita quotidiana e sul modo di percepire la nostra soggettività in relazione agli altri esseri viventi, alla natura, al mondo umano e a noi stessi. L’idea di un corpo esteso, i cui confini non sono ben delineati, è ben presente nella riflessione che Merleau-Ponty svolge in Il visibile e l’invisibile, nel momento in cui delinea il concetto di “carne”: un tessuto comune, che abolisce la netta distinzione tra un corpo e l’altro e il cui intreccio costituisce la trama del reale. Gli esiti della riflessione di Merleau-Ponty ci conducono anch’esse, per una diversa via, a modificare l’idea corrente di “distanza”, ed evocano nuove possibilità di esperire e pensare il nostro corpo, forse non così lontane da quelle che l’estensione del digitale oggi comincia a realizzare. Ma è la stessa idea di umanità a trasformarsi, orientandosi verso un decentramento, un’apertura a forme differenti, persino all’ibridazione uomo-macchina, come testimonia l’intenso dibattito degli ultimi quindici anni sul postumano.

Si potrà seguire l’incontro sul canale Youtube di Mimesis Edizioni https://www.youtube.com/channel/UCrHDYSuC_QTKPDH2iqU_Qhg
e sulla pagina Facebook della Sezione FVG, dove sarà possibile anche intervenire nel dibattito in chat.

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Venerdì 19 marzo 2021, ore 17
in diretta streaming dalla pagina Facebook della Sezione FVG e dal canale Youtube di Vicino/lontano

aut aut 388Presentazione del n° 388 di aut aut
PRENDERSI CURA DELLE PAROLE

Interventi di
PIER ALDO ROVATTI, BEATRICE BONATO, ILARIA PAPANDREA, GIAN MARIO VILLALTA

È possibile reagire alle degradazioni del linguaggio, dalla banalizzazione alla violenza verbale, senza affrettarsi ad assumere un atteggiamento terapeutico che ne ripristini la presunta salute? Nel prendere sul serio l’esigenza di una “cura delle parole”, il numero 388 di aut aut si muove, come scrive Pier Aldo Rovatti nella premessa, verso “un gesto di etica minima”, ben lontano dal rispetto formale del parlare corretto. Semmai il suo significato prende forma dall’unione dell’esercizio critico sui discorsi che ascoltiamo con quello della sorveglianza sulla pretesa stessa di giudicarli.

Il fascicolo ospita contributi di Michele Serra, Pierangelo Di Vittorio, Stefano Bartezzaghi, Gian Mario Villalta, Massimo Recalcati, Davide Zoletto, Ilaria Papandrea, Beatrice Bonato, Donatella Di Cesare, Annarosa Buttarelli, Marco Pacini, Nicola Gaiarin, Giovanni Leghissa, Deborah Borca, Pier Aldo Rovatti.

L’incontro è organizzato dalla Sezione FVG della Società Filosofica Italiana, in collaborazione con la redazione di aut aut e Vicino/lontano, in continuità con gli approfondimenti sul tema del linguaggio proposti nelle ultime edizioni della rassegna FILOSOFIA IN CITTÀ, Animali parlanti.

Indice del volume e abstract degli articoli sul sito di autaut
https://autaut.ilsaggiatore.com/2020/12/388-2020/

 
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Un saluto e un omaggio
a Marina Maestrutti

Il 22 gennaio scorso ci ha lasciati all’improvviso e prematuramente Marina Maestrutti, brillante studiosa e docente all’Università di Parigi Panthéon-Sorbonne, con cui la Sezione Fvg ha collaborato più volte in iniziative pubbliche negli ultimi anni, ma anche amica intelligente e simpatica con cui abbiamo trascorso tanti piacevoli momenti conviviali.

Udine, 04/05/2012 - Vicino Lontano 2012 - Ottava Edizione - Chiesa di San Francesco - FABBRICARE L«UOMO Serata filosofica A cura di Societa Filosofica Italiana Sezione Friuli Venezia Giulia Liceo Scientifico Statale ÒNiccolo CopernicoÓ Conservatorio Statale di musica ÒJacopo TomadiniÓ Con il patrocinio del Comune di Udine TECNICHE E POLITICHE DELLA VITA Tavola rotonda con Giovanni Leghissa, Marina Maestrutti, Roberto Marchesini. Conduce Beatrice Bonato - Foto Luca d'Agostino/Phocus Agency © 2012

Marina, dottoressa in Epistemologia, storia delle scienze e delle tecniche, era maître de conférences in sociologia nell’ateneo parigino. I suoi interessi spaziavano su svariati argomenti: dalla relazione tra sviluppo tecnologico e società, all’analisi dei rapporti tra nanotecnologie e tecnoutopie del corpo, alla robotica, alla bionica per disabili, alla gerontotecnologia. Prestigiose riviste internazionali hanno ospitato suoi saggi in francese, inglese, italiano. Ha pubblicato Imaginaires des nanotechnologies (Vuibert, 2011) e Notre société sera-t-elle nano-technologique? (Le Pommier, 2016); recentemente ha curato, con Fabian Kröger, il volume collettivo Les Imaginaires et les Techniques (Presses des Mines, 2018). Con Claudio Tondo, vicepresidente della Sezione Fvg, legato a lei da profonda amicizia e sintonia intellettuale, Marina ha scritto Il fascino indiscreto del potere. Mondi regressivi e sopravvivenze utopiche (http://philosophykitchen.com/wp-content/uploads/2019/03/PK10-9-Maestrutti-Tondo.pdf).
Nel dolore per averla perduta, vogliamo renderle omaggio e ricordare il suo lavoro riportando in primo piano un suo intervento legato all’attività della Sezione Fvg: il saggio scritto per “Edizione” 2013, Fabbricare l’uomo. Tecniche e politiche della vita, che ampliava e sviluppava l’intervento di Marina al reading-concerto Correre sul filo, nell’ambito del festival vicino/lontano del 2012. → Marina_Transumanisti e bioluddisti

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Assemblea annuale dei Soci SFI-FVG
Mercoledì 10 febbraio 2021, ore 17


Il 10 febbraio prossimo, dalle ore 17 alle 19 circa, si terrà, in modalità online sulla piattaforma di Google Meet, l’Assemblea annuale dei Soci della Sezione FVG. Durante la riunione si verificheranno le iscrizioni, si voterà per il rinnovo delle cariche, si discuterà e si approverà il piano delle attività per il 2021. Il link verrà inviato ai Soci poco prima dell’inizio della riunione.

Qui → la Convocazione Assemblea soci 2021

con l’ordine del giorno e le istruzioni per l’iscrizione annuale, che chiediamo la cortesia di effettuare prima del 10 febbraio, in modo da aiutarci nell’organizzazione. Contiamo su un’ampia partecipazione, sia degli iscritti alla SFI-FVG, sia dei sostenitori della sola Sezione FVG.

Per informazioni e chiarimenti scrivere a sfifvg@gmail.com o a beatrice.bonato@tin.it, oppure telefonare al numero 339 1028991.

Si ringraziano tutti coloro che vorranno continuare a sostenere la Sezione FVG

 

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A noi non potrà capitare
Sulla presunzione etnocentrica dell’Occidente

Claudio Tondo

Covid-19

I filosofi e l’epidemia. Reso possibile proprio dall’isolamento di queste ultime settimane, in rete e sulla stampa ha preso forma un intenso dibattito intellettuale sul significato filosofico della pandemia e sulle sue possibili conseguenze. L’urgenza è di riscrivere l’“ontologia del presente” come direbbe Michel Foucault. Un’urgenza incrementata dall’eccezionalità di un evento imprevisto o sottovalutato del quale attualmente ci sfugge il senso profondo e che contribuirà probabilmente a ridefinire le coordinate del mondo a venire. Nel farsi dell’evento e nell’impossibilità di collocarsi alla giusta distanza, il dibattito si è polarizzato in prevalenza attorno a due prospettive.

Compatibilità ecologica e giustizia sociale. Alcuni osservatori hanno sottolineato la possibilità che un fenomeno globale di così vasta portata possa provocare una svolta – già auspicata ma rimasta inespressa in occasione della crisi economica innescata dalla crisi finanziaria del 2008 – e che non sia né possibile né tantomeno desiderabile un ritorno alla condizione precedente. Questa lettura evidenzia, tra l’altro… continua a leggere

Sugli stessi temi leggi anche

Beatrice Bonato, Fermarsi sulla soglia, su aut aut
Raoul Kirchmayr, Sulla miseria dell’attuale “filosofia”, su Antinomie

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