DERRIDA, BLANCHOT, KAFKA TRA PSICANALISI E FILOSOFIA

Presentazione del libro a cura di Matteo Bellumori, Andrea Sartini e Alberto Zino (ETS, Pisa 2016). In collaborazione con il Movimento per la libertà della psicanalisi e l’Associazione Psicanalisi Critica.

Interventi di ALBERTO ZINO e ANDREA SARTINI. Presenta CLAUDIA FURLANETTO

DerrBlaKafPiù voci si interrogano a partire da riflessioni, domande e pensieri di tre grandi autori, Derrida, Blanchot e Kafka per riversare sulle pratiche della filosofia e della psicanalisi i loro effetti critici e formativi, producendo una sorta di spaesamento che orienta non chiudendo gli orizzonti, non offrendo alibi (Derrida) e lasciando aperto il “fuori” del pensiero (Blanchot), che è anche imperscrutabilità dell’anima (Kafka). Il volume raccoglie gli atti di tre seminari organizzati dall’associazione Psicanalisi Critica di Firenze tra il 2011 e il 2014.

Palazzo Badini, 18 settembre 2016 ore 15.30

 

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DALL’ATTESTAZIONE AL RICONOSCIMENTO. ATTUALITÀ DI PAUL RICOEUR

Presentazione di Edizione 2015, a cura di Francesca Scaramuzza (Mimesis, Milano-Udine 2016).

Interventi di FRANCESCA SCARAMUZZA e GUIDO GORGONI. Presenta ELIANA VILLALTA

 quaderni-fvg-scaramuzza-attestazione-riconoscimento (1)I testi qui raccolti colgono la natura del percorso filosofico compiuto fra il 1989 e il 1998 dalla Sezione FVG della SFI assieme a Paul Ricœur. Questi scritti affrontano snodi cruciali del suo pensiero, come la riflessione sulla pluralità: pluralità dei sensi dell’essere; pluralità delle prospettive della verità e dei livelli dell’agire umano; pluralità dei nomi di Dio. In altri, la riflessione sulla fondamentale storicità della condizione umana accompagna, pur attraverso l’esperienza della sofferenza, la tensione alla felicità, mentre dalla difficoltà di porre in relazione vissuto e istituzione sorge la ricerca della giustizia e del riconoscimento.

 Palazzo Gregoris, 16 settembre 2016 ore 18.30... continua a leggere

UN’ECONOMIA DELLA CURA

Eventi a cura della Sezione FVG a pordenonelegge  2016

podenonelegge

In collaborazione con il Dipartimento di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Udine e l’Associazione Laureati in Lingue (ALL) e la Rete regionale per la Filosofia e gli Studi umanistici.

Presentazione dei lavori del Liceo Leopardi-Majorana e del Liceo Le Filandiere del testo di Riane Eisler La vera ricchezza delle nazioni. Creare un’economia di cura di Riane Eisler (Forum, Udine 2015).

Interventi di ANTONELLA RIEM e ANGELO VIANELLO. Presenta CLAUDIA FURLANETTO

Riane Eisler ricchezza nazioniGli studenti di due Licei della provincia di Pordenone leggono brani del testo di Riane Eisler e intervengono sulle principali questioni poste da esso e da altri testi dell’autrice insieme ai relatori. Le letture si snoderanno anche attraverso altri testi della studiosa statunitense, a creare una cornice entro la quale si svilupperanno le loro attività durante tutto l’anno scolastico.
L’opera mette a fuoco l’economia di cura, come prendersi cura di sé, degli altri e dell’ambiente, essenziali per promuovere una ricchezza che conduca a culture e società più pacifiche, sostenibili e giuste. Eisler ci pone di fronte a una visione innovativa del vivere insieme, delineando un nuovo sistema che sviluppi rapporti di partnership anziché di dominio. L’opera ha evidenti valenze … ... continua a leggere

Menocchio. Mittelfest 2016

Al Mittelfest 2016 va in scena la prima dell’opera Menocchio, regia di Ivan Stefanutti, musiche del M° Renato Miani.
sabato 16 luglio 2016 a Cividale
Renato Miani, docente di composizione al Conservatorio Jacopo Tomadini di Udine, collabora con la Sezione FVG alla realizzazione della rassegna FILOSOFIA IN CITTA, curando il coordinamento della parte musicale.

qui la locandina… ... continua a leggere

In ricordo di Alessandro Biral

Domenica 9 0ttobre 2016 alle ore 10.00
PRESSO LA FATTORIA BIOLOGICA DIDATTICA IL ROSMARINO,
VIA PIALOI, 68/B – MARCON (VE)

L’  A S S O C I A Z I O N E    ALESSANDRO BIRAL organizza i

DIALOGHI FILOSOFICI SULLA POLITICA
per ricordare ALESSANDRO BIRAL

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

ORE 10.00 INTERVENTI DI SALUTO, LORENZO FURANO E FILIBERTO BATTISTIN
10.15 UNA STORIA COMUNE, GIUSEPPE DUSO
10.45 USCIRE DA SÉ, VERSO SE STESSI.
LA LEZIONE INFINITA DI ALESSANDRO BIRAL, PIETRO DEL SOLDÀ
11.15 SOSPENDERE LA COMPETIZIONE, BEATRICE BONATO
11.45 DISCUSSIONE E INTERVENTI
13.00 MOMENTO CONVIVIALE
14.30 PER LA STORIA DEL CONCETTO DI POLITICA – SANDRO CHIGNOLA
15.15 BIRAL LETTORE DI MONTAIGNE – PAOLO SLONGO
15.45 I GIOVANI HANNO BISOGNO DI MAESTRI – LORENZO MORRI
16.15 ALESSANDRO BIRAL IN POLONIA – IVAN DIMITRIJEVIC´
16.45 DISCUSSIONE E INTERVENTI
Per informazioni e adesioni: 345 7068051 – 346 6143577

qui la locandina… ... continua a leggere

Agostino allo specchio. Intervento di Pier Luigi D’Eredità

FLORA 3Colloqui sull’individuo 6.  Il soggetto allo specchio  12 giugno 2016

  1. Agostino è un autore famoso certamente per le “Confessioni” ma che in effetti andrebbe letto in modo organico. Si tratta di un autore fra i più prolifici della storia. Le sole opere principali sono 96 ma se ne contano oltre 300.
  1. La prima questione che andrebbe affrontata riguarda ovviamente il legame di Agostino con il Cristianesimo che non è di tipo poi così scontato. Agostino Trapè, il massimo curatore delle “Confessioni”, ha sostenuto che “Non è Agostino che si rispecchia nel Cristianesimo ma dopo di lui è il cristianesimo che si rispecchia in Agostino”. In questa conversazione cercheremo di vedere quanto, specialmente con la sensibilità dei nostri tempi, tale osservazione possa costituire una buona indicazione di lettura della concezione agostiniana della coscienza.
  1. L’espressione “Confessio”, da cum-loquor fa esplicito riferimento a un discorso con qualcuno; ma presa così l’affermazione è superficiale. Ad un’analisi più attenta al cum piuttosto che al loquor, ci si accorge che le “Confessioni” sono sia un monologo sia un soliloquio. La differenza è essenziale sia in Teatro sia in generale nella letteratura.
  1. Come si intrecciano la dimensione monologica e quella del soliloquio è uno degli aspetti
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INDIVIDUI E PERSONE Intervento di Claudio Freschi

FLORA 3Intervento a Colloqui sull’individuo 5         22 maggio 2016

Il «bene comune di persone umane» come autentico fine della società secondo J. Maritain: fondamenti, recezioni e risvolti attuali.

di Claudio Freschi

Ascoltate le considerazioni di Luca Grion sul concetto maritainiano di persona vediamo, anche alla luce del testo ora letto, qual è la prospettiva di Jacques Maritain sul bene comune, su quali presupposti si fonda, quali obiezioni sono state mosse in proposito, quali risposte date a queste obiezioni, quale rilevanza può ancora avere la formula del «bene comune di persone umane», e in particolare la critica maritainiana dei riduzionismi, rispetto ad alcune contraddizioni del rapporto individuo/società nell’era globale e agli attuali orizzonti di comprensione di tale problematica.

Con Aristotele e Tommaso d’Aquino Maritain afferma il carattere essenzialmente sociale della persona, che esige di essere membro di una società anche in ragione dei bisogni che derivano dalla sua individualità materiale, ma in primo luogo in virtù delle perfezioni stesse che le sono proprie, della sua specifica vocazione alla conoscenza e all’amore.

Ne deriva una mutua implicazione delle nozioni di persona e bene comune e, così, la tesi del «bene comune di persone umane» come autentico fine della società. Il bene comune … ... continua a leggere

I colori della democrazia

 

I COLORI DELLA DEMOCRAZIA

Sfumature di una riflessione tra valori, problemi e certezze
Incontro organizzato da Punto Giovani Campoformido, USE, ELSA

Sala polifunzionale A. Geatti
largo Municipio, 9 Campoformido (Udine)

Colori-democrazia-cformido-2016

Interventi di

Gabriele Giacomini, Assessore all’Innovazione del comune di Udine,

Enrico Petris, SFIFVG, Liceo Marinelli

modera Giulia Zanello, “Messaggero Veneto”

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CONDIVIDERE IL CONFINE Résumé dell’intervento di Bruno Moroncini

FLORA 3Colloqui sull’individuo 4. 17 aprile 2016

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Résumé dell’intervento di Bruno Moroncini

Nel suo libro La Comunità e l’invenzione (Cronopio, Napoli 2001) Bruno Moroncini aveva ampiamente trattato del senso politico assunto, in Nancy, dallo spostamento dal lessico dell’individuo a quello della singolarità. La sua riflessione, nell’intervento del 17 aprile, è dunque ripartita dai nodi politici che il lavoro di Nancy, e specificamente Essere singolare plurale, sollevano senza riuscire a risolverli in modo del tutto convincente.

Moroncini ha esordito commentando la felice scelta del titolo del colloquio e la sua sorprendente, terribile attualità: Condividere il confine. In tempi di muri in Europa, che puntano a rendere i confini nuovamente invalicabili, è proprio la peculiare condivisibilità del confine – il suo essere il limite tra un dentro e un fuori, specularmente assegnati ai confinanti – a venire negata. Ma non a caso, mentre si rialzano i muri, risuscita il mito della comunità: protettiva nei confronti dei suoi membri, in cui si incarnerebbe l’essenza comunitaria, essa diviene difensiva e aggressiva verso lo straniero, o meglio l’estraneo, da cui arriva la minaccia contaminatrice. Siamo come sbalzati all’indietro, nel cuore del XX secolo, quando la vertigine comunitaria travolse la civiltà europea consegnandola … ... continua a leggere

CONDIVIDERE IL CONFINE Intervento di Beatrice Bonato

FLORA 3Colloqui sull’individuo 4. 17 aprile 2016

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Un’eccezione così comune. Intervento di Beatrice Bonato

Jean-Luc Nancy è un filosofo di cui cogliamo in modo sempre più chiaro l’importanza e la statura. Da alcuni decenni sulla scena filosofica europea, ben conosciuto in Italia dove è spesso ospite di convegni e manifestazioni, egli è stato una presenza forte nel dibattito filosofico sul tema della comunità, in cui sono intervenuti Alain Badiou, Giorgio Agamben, Roberto Esposito, lo stesso Bruno Moroncini. Un fitto dialogo e un confronto complesso, anche polemico, si svolge nei libri di Nancy con la filosofia francese della seconda metà del Novecento, da Bataille a Lacan a Blanchot. Resta fondamentale il rapporto con Derrida, suo maestro – sebbene solo di dieci anni più vecchio – e soprattutto suo amico.

Essere singolare plurale, l’opera da cui sono tratte le pagine lette nell’incontro dello scorso 17 aprile, esce in Francia nel 1996. Senza essere uno spartiacque, è tuttavia un lavoro che si colloca, con altri, in un momento di svolta rispetto ai testi degli anni precedenti, dominati dal tema della comunità. Il saggio La comunità inoperosa (1983, poi ampliato nel 1986, Cronopio, Napoli 1992), scritto, nella seconda versione, in … ... continua a leggere