GIUSEPPE BEVILACQUA,  è docente ordinario di Educazione alla voce all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, dove ha tenuto anche i corsi di Storia dello Spettacolo e Tecniche del Training vocale. Attore e regista, lavora dal 1975 nei teatri di tradizione e di innovazione. È stato Direttore Artistico per la prosa e l’operetta del Teatro Nuovo Giovanni da Udine (2013-2022) e delle Stanze del Dire Teatro Keiros di Roma (2009-2013). Dal 1996 ha diretto diversi progetti sui dialetti italiani e la voce, accentrando la ricerca in modalità di partiture vocali particolarmente su testi della poesia italiana e europea del ‘900 in costante confronto con la tradizione linguistico-letteraria italiana, particolarmente presso l’Università degli studi di Udine, e ha approfondito la ricerca voce-recitazione in diversi contesti internazionali (Young University Utah, Università di Johannesburg, Teatro Nazionale di Ungheria di Budapest, Actors Centre di Londra, Festival Internazionale di Tunisi, Festival Internazionale di San Miniato). Dal 2007 al 2010 ha collaborato con la Società Italiana Dante Alighieri. Dal 1979 a tutt’oggi ha lavorato come attore e voice coach in diversi contesti produttivi, con registi quali O. Costa, A. Camilleri, L. Ronconi, P. Pozzessere, G.C. Cobelli, L. Squarzina, R. Guicciardini, W. Schroder, e attori quali Gianrico Tedeschi, Paola Gasmann, Giulio Brogi, Valeria Moriconi, Ilaria Occhini, Marina Malfatti, Tino Buazzelli, Francesca Puccini). Ha diverse pubblicazioni al suo attivo tra le quali: Dizionario del Teatro, Newton&Compton, 2002, La rosa dei teatri, L’Autore Libri, Firenze 2000 (entrambi co-autore con Mara Udina);  Linia Dreta (Università degli Studi di Udine, 1998, videoproduzione); Solo solettus sverno 2010 (Campanotto editore, 2010); Perché profumi il peso (Campanotto editore, 2012). Amante della letteratura, e dei boschi, ha realizzato diversissime redazioni drammaturgiche di testi letterari e poetici, tra i quali The Waste Land-Quattro Quartetti di T.S. Eliot (British Council-Teatro Stabile d’Innovazione del FVG.), Horcynus di Stefano D’Arrigo, Umanità di Dante (A.T.A.M., L’Aquila), Il Maestro e Margherita di M.Bulgakov (Teatro Stabile di Palermo). Diversi suoi interventi in contesti di studio, alcuni pubblicati sul sito della Società Filosofica Italiana – Sezione FVG (http://www.sfifvg.eu/?cat=12), sono orientati alla messa in relazione delle proprie passioni per la filosofia, la letteratura, con il teatro, inteso da lui come Disciplina del vivente. Ha pubblicato Eros-sofia e teatri. Resoconto di esperienze su “Edizione”, rivista della SFI-FVG ( Libreria al Segno, Pordenone 2007).
