Conferenza stampa di presentazione dei Colloqui sull’individuo

 

FILOSOFIA IN CITTÀ Colloqui sull’individuo Gennaio-giugno 2016
FLORA 3Società Filosofica Italiana Sezione Friuli Venezia Giulia
Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” – Casa teatro
Conservatorio Statale di Musica “J.Tomadini”
Università degli Studi di Udine
Rete per la Filosofia e gli Studi Umanistici
Comune di Udine
con il sostegno della Fondazione Crup

 

• Presentazione
• Il calendario
• Gli appuntamenti in dettaglio
• I curatori

Presentazione
FILOSOFIA IN CITTÀ – Colloqui sull’individuo è un nuovo ciclo di sei incontri con riflessioni, letture e musiche, a cura della Sezione Friuli Venezia Giulia della Società Filosofica Italiana. Si inserisce in un importante progetto nazionale e pluriennale, “Tradizione e contemporaneità”, promosso dalla Società Filosofica per diffondere e approfondire la cultura filosofica. Il cuore di ciascun incontro sarà il dialogo tra due studiosi a partire da un testo filosofico, incorniciato e arricchito da esecuzioni musicali e letture. Colloqui sull’individuo riprende un leitmotiv tradizionale della filosofia, quello della realtà individuale. Un tema di straordinaria pregnanza, che non cessa di destare interesse e di incrociare molte questioni del nostro tempo, attraversato dalla contraddittoria compresenza di un individualismo esasperato e di una sostanziale indifferenza per la concretezza dei singoli. Rileggendo un ricco repertorio filosofico, antico, moderno e contemporaneo, che va Agostino a Jean-Luc Nancy, si esploreranno i significati di una parola complessa, all’origine di intere tradizioni culturali. Abbiamo immaginato un percorso che affianchi autori laici e cristiani, anche con il proposito di lasciar cadere contrapposizioni superate. Per mostrare, per esempio, come il personalismo cristiano possa incontrare in molti punti una riflessione filosofica laica sulla singolarità umana, considerata in modo non atomistico, ma piuttosto nella trama viva delle sue relazioni affettive e sociali. Ripensare l’individuo, il suo essere un irriducibile centro di esperienza, di conoscenza e di attività, senza assolutizzarlo e senza sacrificarlo, è forse la vera posta in gioco della nostra epoca.
La realizzazione del progetto è stata resa possibile grazie alla preziosa partnership con il Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”, il Conservatorio di Musica “J. Tomadini”, l’Università degli Studi di Udine, il Comune di Udine e grazie al sostegno della Fondazione Crup. Nel segno di questa sintonia, gli incontri si svolgeranno, sempre la domenica mattina e con cadenza mensile, in tre diversi luoghi: il foyer del Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”, il Conservatorio “J. Tomadini”, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea Casa Cavazzini.
“FILOSOFIA IN CITTÀ”, titolo contenitore dei Colloqui sull’individuo, comunica dunque l’idea di un’attività culturale continua nel tempo e diffusa nello spazio cittadino, che vuole offrire al pubblico udinese l’esperienza particolare di un’iniziativa di alto livello da seguire con piacere e curiosità in diverse prestigiose sedi.
Il calendario

1. Domenica 24 Gennaio. Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” ore 11.30
Essere proprio questo

2. Domenica 21 Febbraio. Conservatorio “J. Tomadini” Ore 11
La differenza individuale

3. Domenica 20 Marzo. Casa Cavazzini ore 11
Il fenomeno “Io”

4. Domenica 17 Aprile. Casa Cavazzini ore 11
Condividere il confine

5. Domenica 22 Maggio. Conservatorio “J. Tomadini” Ore 11
Individui e persone

6. Domenica 12 Giugno. Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” ore 11.30
Il soggetto allo specchio

 
Gli appuntamenti in dettaglio

1. Domenica 24 Gennaio. Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” ore 11.30
Essere proprio questo
ANDREA TABARRONI, DAMIANO CANTONE
dialogano su Il principio di individuazione di Giovanni Duns Scoto.
Letture di Stefano Rizzardi e Raffaella Fabris
Musiche di Renato Miani
Davide Teodoro, Clarinetto – Carlo Teodoro, Violoncello

La declinazione che il principium individuationis conosce nel pensiero di Duns Scoto è uno dei lasciti più intriganti della filosofia medievale. Essa trova nella filosofia degli anni sessanta del secolo scorso una nuova forza. In particolare sono due gli autori che hanno fatto direttamente riferimento al “dottor sottile”: Gilbert Simondon e Gilles Deleuze. Per entrambi si tratta di pensare un piano pre-individuale dell’esistenza, e di mostrare come da esso possa generarsi un individuo.
I relatori
ANDREA TABARRONI è Professore ordinario di Storia della filosofia medievale all’Università di Udine e Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici. I principali ambiti della sua ricerca sono il pensiero politico francescano e la storia della logica medievale.

DAMIANO CANTONE ha insegnato Storia dell’Estetica presso l’Università degli studi di Trieste. Ha pubblicato interventi su Deleuze, Lyotard, Hitchcock, È direttore della rivista “Scenari” e redattore della rivista “aut aut”.

 

2. Domenica 21 Febbraio. Conservatorio “J. Tomadini” Ore 11
La differenza individuale
BRUNELLO LOTTI, FRANCESCA SCARAMUZZA
dialogano sul Discorso di metafisica di Leibniz
Letture di Stefano Rizzardi
Musiche di Johann Sebastian Bach, Domenico Scarlatti, Georg Friederich Haendel
Alessandro Del Gobbo, pianoforte

Nello scritto di Leibniz la sostanza individuale viene intesa come il soggetto la cui nozione è così completa da includere tutto ciò che gli accadrà e tutte le relazioni, anche infinitesime, che intrattiene con l’universo. Si adombra in tal modo la definizione della realtà come l’unità di una complessità infinita. Concordemente con gli obiettivi religiosi che Leibniz si prefiggeva, il problema dell’individuazione si flette così in quello del destino individuale, della sequenza degli avvenimenti che scandiscono la storia personale entro il grande teatro della salvezza e del prevalere del bene e dell’essere sul male e sul nulla.

I relatori
BRUNELLO LOTTI è professore di Storia della filosofia presso l’Università di Udine. I suoi studi si sono rivolti al pensiero inglese in età moderna, al rapporto tra filosofia naturale e teologia, alla ricezione del cartesianesimo nel pensiero britannico.

FRANCESCA SCARAMUZZA, socia fondatrice della Sezione FVG, ne è stata Presidente dal 1984 al 2002. Fa parte del direttivo dell’associazione di pratiche filosofiche SpazioPensiero.

 
3. Domenica 20 Marzo. Casa Cavazzini ore 11
Il fenomeno “Io”
STEFANO POGGI, RAOUL KIRCHMAYR
dialogano sulla Quarta Meditazione cartesiana di E. Husserl
Letture di Stefano Rizzardi
Musiche di Claude Debussy e Maurice Ravel
Claudia Mauro, flauto – Eugenia Ceschiutti, arpa

Il fondatore della fenomenologia si confronta qui con Descartes, il filosofo del cogito. Da un lato Husserl riconosce l’affinità tra il proprio metodo dell’epoché e il gesto cartesiano del dubbio, dall’altro prende le distanze da quest’ultimo in modo anche deciso. Alla povertà di contenuto, all’astrattezza dell’io cartesiano, fa posto qui la ricerca di una concretezza che include, oltre all’attività del soggetto, la dimensione passiva del suo costituirsi nel tempo, lo stratificarsi delle sue abitudini, la sua storia.

I relatori
RAOUL KIRCHMAYR è professore a contratto all’Università di Trieste, dove insegna Estetica. È redattore della rivista “aut aut” e membro dell’“équipe Sartre” all’Institut des Textes et Manuscrits dell’Ecole Normale di Parigi.

STEFANO POGGI è Professore ordinario di Storia della filosofia presso l’Università di Firenze. La sua ricerca spazia dalla Filosofia tedesca dal ‘700 al ‘900, ai rapporti tra psicologia e filosofia, alla filosofia americana contemporanea, alla storia delle scienze psicologiche e biologiche e ai rapporti tra filosofia e letteratura.

 
4. Domenica 17 Aprile. Casa Cavazzini ore 11
Condividere il confine
BRUNO MORONCINI, BEATRICE BONATO
dialogano su Essere singolare plurale di Jean-Luc Nancy
Letture di Cristina Benedetti
Musiche: Pierpaolo Gregorig, Sax – Marzio Tomada, Contrabbasso

Che cos’è un essere singolare? Questione speculare a un’altra: che cosa c’è di comune tra gli individui particolari? Dietro domande così cariche di ipoteche metafisiche, aleggiano ancora i fantasmi di un pensiero filosofico-politico che inseguiva la fusione nella comunità a scapito delle libertà individuali. Sono fantasmi che Jean-Luc Nancy ha attraversato e dissolto, senza però far cadere il tema della comunità. Quello che gli individui hanno in comune, egli sostiene, è precisamente ciò che li separa, li “spartisce”, e spartisce tra ciascuno di essi l’universalità della loro condizione.

I relatori
BRUNO MORONCINI insegna Filosofia morale presso l’Università degli Studi di Salerno. Tra le sue pubblicazioni: Gli amici non si danno del tu (Napoli, 2012); Il lavoro del lutto: materialismo, politica e rivoluzione in Walter Benjamin (Mimesis, 2014).

BEATRICE BONATO insegna Filosofia e Storia al Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine. È Presidente della Sezione FVG della Società Filosofica Italiana e fa parte del Comitato scientifico di vicino/lontano.

 

5. Domenica 22 Maggio. Conservatorio “J. Tomadini” Ore 11
Individui e persone
LUCA GRION, CLAUDIO FRESCHI
dialogano su La persona e il bene comune di Jacques Maritain
Letture di Raffaella Fabris
Musiche di Olivier Messiaen. Riccardo Burato, pianoforte

In questo limpido saggio, Jacques Maritain tratteggia una nozione antropologica che sarà il simbolo della battaglia culturale del personalismo cristiano contro l’individualismo moderno. Mentre il concetto di individuo adombra una visione materialistica, la parola persona indica un centro interiore libero e degno di rispetto, una sorgente spirituale di senso aperta alla relazione, al dono, infine alla trascendenza. L’autore propone il personalismo come la base per una comunità possibile, alternativa alle tre forme di società realizzatesi nel XX secolo: quella comunista, quella nazional-totalitaria, quella capitalistico-borghese.
I relatori
CLAUDIO FRESCHI è docente di Storia della Filosofia presso il Liceo Classico Europeo “Uccellis” e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Udine, membro del Consiglio Comunale di Udine e fa parte della Commissione Istruzione e Cultura.
LUCA GRION è presidente dell’Istituto Jacques Maritain e del Centro Studi Jacques Maritain. È docente a contratto di Filosofia morale presso l’Università degli Studi di Udine e di Etica filosofica presso la Facoltà Teologica del Triveneto.

 
6. Domenica 12 Giugno. Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” ore 11.30
Il soggetto allo specchio
GIUSEPPE BEVILACQUA, PIER LUIGI D’EREDITÀ
dialogano sulle Confessioni di Agostino
Letture di Stefano Rizzardi
Musiche di Mario Pagotto
Ensemble Ouessant
Il problema delle relazioni tra ragione e fede tormentò Agostino come pensatore anche prima della sua conversione e probabilmente fu proprio da questa complessità a volte contraddittoria che poi egli costruì un percorso, seguendo il movimento interiore dello spirito, che lo avrebbe condotto a scrivere il celebre “Noli foras ire, in te ipsum redi, in interiore homine habitat veritas”. Come dire che non si può impostare razionalmente il rapporto fra la ragione e qualcosa di non-razionale sperando di addomesticare la potenza brutale e magnifica dell’irrazionale senza passare dall’interiorità.
I relatori
GIUSEPPE BEVILACQUA, attore e regista, Direttore artistico Prosa del Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”, professore ordinario di Educazione alla voce dell’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma. Ha realizzato numerosissimi spettacoli di poesia e narrazione.
PIER LUIGI D’EREDITÀ, docente di Storia e Filosofia al liceo “G. Marinelli”, ha collaborato con la cattedra di filosofia della storia presso l’Università di Palermo. Ha pubblicato la Storia dello sviluppo economico medievale, Mimesis 2014.

 
I curatori

Il coordinamento per la parte musicale  è curato dal Maestro Renato Miani, docente del Conservatorio di Musica “J. Tomadini” di Udine. Le letture saranno eseguite dall’attore Stefano Rizzardi, con la partecipazione, in alcuni degli incontri, di Raffaella Fabris e Cristina BenedettiIl progetto è stato ideato e organizzato da Beatrice Bonato, Presidente della Sezione FVG della Società Filosofica Italiana. Si ringrazia in particolare il Direttore artistico Prosa del Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”, professor Giuseppe Bevilacqua, per l’appoggio, la valorizzazione e la partecipazione personale all’iniziativa.
L’attività della Sezione FVG è sostenuta dalla Fondazione Crup.