Pordenonelegge. Bernard Stiegler, Paolo Vignola, Sara Baranzoni

podenoneleggeLa Sezione FVG partecipa anche quest’anno a Pordenonelegge, festival del libro con gli autori. Due gli appuntamenti in programma

Pordenone, Sabato 16 settembre 2017, ore 17  ex  Convento di San Francesco

OLTRE IL PENSIERO CATASTROFICO.
DALL’ENTROPOCENE ALLA NEGANTROPOLOGIA 
Dialogo tra BERNARD STIEGLERPAOLO VIGNOLA e SARA BARANZONI

Invece di Antropocene, Bernard Stiegler preferisce parlare di Entropocene, ossia l’era dominata dal carattere entropico dell’agire umano. Egli propone un ripensamento radicale dell’antropologia, in cui il rapporto tra corpi, attività noetica e tecnologia (eso-somatizzazione) descrive l’anthropos come un continuo processo d’individuazione. Non la denuncia di una catastrofe, ma l’invito a riformulare il rapporto con la tecnica che, prodotta dall’uomo, dall’uomo deve essere governata.

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Noir de Syrie di Sandro Minisini

Venerdì 23 giugno 2017, ore 21
Udine, Corte Morpurgo, Via Savorgnana 10

Noir de SyrieNOIR DE SYRIE locandina
di Sandro Minisini

Lettura scenica a tre voci con Stefano Rizzardi, Paolo Fagiolo, Alessandra Pergolese.
Musiche: Benedetto Parisi, Giorgio Parisi 

Adattamento: Stefano Rizzardi
Coordinamento: Daniela Isola

NOIR DE SYRIE SCHEDA... continua a leggere

LUISA MURARO, TRA FILOSOFIA E FEMMINISMO di Alice Pellicciotti, studentessa del Liceo Copernico

libro muraro[…] Come non cedere sui desideri quando il confronto con la realtà sembra perdente? Come far sì che l’intensità del desiderio non renda tutto finito o incredibile? In passato ad una persona messa in difficoltà dalle sue pretese avrebbero detto: commisura i desideri ai mezzi di cui disponi e non buttarti giù. Oggi questo modo di vedere, in sé molto sensato, non aiuta, c’è troppa sproporzione; negare la propria inconsistenza (“tenersi su”) è impossibile tanto quanto ignorare che, senza grandi desideri, che vita sarebbe? […]»

Che vita sarebbe senza desideri? Così scrive Luisa Muraro nel suo libro Al mercato della felicità pubblicato nel 2009, dove immagina un mercato della felicità, un mercato elementare che viene prima del mercato del profitto e che è molto più grande, è il mercato che facciamo a partire da dove siamo e dalla nostra esperienza, nel quotidiano. In esso cerchiamo di “comprare” la nostra felicità, che non è altro che una serie di desideri che non sono alla portata dei nostri mezzi, ma questo non vuol dire che non dobbiamo provarci.

Luisa Muraro è una filosofa italiana nata in provincia di Vicenza nel 1940. Docente di filosofia teoretica all’Università di Verona, attiva protagonista negli studi … ... continua a leggere

L’ALTRA CONTESTAZIONE. IL FEMMINISMO NEGLI ANNI SESSANTA di Beatrice Bonato

imagePer la storia del femminismo contemporaneo, gli anni Sessanta possono sembrare un periodo meno interessante del decennio successivo, molto più ricco dal punto di vista dell’elaborazione teorica e più dinamico su quello dello sviluppo dei movimenti. Un passaggio compiuto e archiviato, almeno in apparenza, tanto che testi fondamentali non si ripubblicano da tempo, quantomeno in Italia. Ma forse è un luogo comune. Forse vale la pena mettere in rapporto questa fase, con la sua vitalità e i suoi limiti, con quanto ne deriverà di lì a pochi anni. I Sessanta vengono in genere considerati l’inizio della “seconda ondata” del femminismo, che si prolunga fino agli Ottanta. La prima era stata quella del suffragismo e dell’emancipazione, obiettivi conquistati nel mondo occidentale tra gli anni Venti e la fine della Seconda Guerra mondiale; la terza ondata investe gli ultimi vent’anni, alimentata da altre istanze, quali le rivendicazioni dei gruppi LBGTQ. Prendendo spunto da un’ipotesi di inquadramento fatta da Sergia Adamo in una sua lezione, si può anche utilizzare un criterio diverso, non cronologico, per analizzare questa vicenda. Si possono cioè distinguere alcuni paradigmi che hanno dominato, a volte anche nello stesso periodo, la riflessione teorica sulla questione femminile: quello dell’uguaglianza, quello della … ... continua a leggere

Pensare il digitale e il virtuale di Claudio Tondo

Una storia di lunga durata. Aristotele nel libro primo della Metafisica e poi Lucrezio nel De rerum natura, per illustrare le proprietà e i modi di aggregazione degli atomi, ricorrono all’esempio illuminante dell’alfabeto: una tecnologia virtualizzante, capace di generare mondi alternativi e di fissarli su un supporto esterno alle menti, viene quindi impiegata per pensare la “realtà” del mondo fisico. Atomi e lettere, in apparenza separati, convergono, dando inizio a una feconda interazione tra materiale e immateriale che ha modellato la cultura alfabetica e tipografica dell’Occidente.

Second Life 2013

(Second Life, dal simulacro agli ambienti virtuali)

Realtà. Qualcosa di analogo, seppure con conseguenze più robuste, è accaduto tra la fine del novecento e l’inizio del nuovo millennio con la rivoluzione digitale, resa possibile dagli sviluppi della Computer Science: accanto alla realtà fisica (atomi), biologica (geni) e mentale (neuroni), ha preso forma una realtà “alternativa” costituita da immagini, prodotte da un codice infinitamente manipolabile e duplicabile, e visualizzate sugli schermi di innumerevoli display. Si tratta di un evento epocale che obbliga la riflessione filosofica a ripensare la relazione tra atomi e bit, tra ambienti fisici e virtuali, tra Real Life e Second Life; e soprattutto a pensare le ... continua a leggere

Quale progetto d’uomo per l’era digitale? Lectio magistralis di LUCIANO FLORIDI

VENERDÌ 12 MAGGIO – CHIESA DI SAN FRANCESCO – ORE 19.30

Quale progetto d’uomo per l’era digitale?

Lectio magistralis di LUCIANO FLORIDI

introduce MARCO PACINI

in collaborazione con la Società Filosofica Italiana – Sezione FVG

Oggi, nelle società avanzate dell’informazione, chiedere se si è online o offline è diventata una domanda senza senso. Immaginiamo che questa domanda ci arrivi attraverso il nostro smartphone, collegato alla nostra autoradio tramite Bluetooth, mentre stiamo guidando seguendo le istruzioni di un Gps, che sta a sua volta scaricando le informazioni sul traffico in tempo reale: è evidente che noi non siamo né online né offline, ma onlife. È come se qualcuno chiedesse se l’acqua è dolce o salata là dove il fiume incontra il mare.  Viviamo sempre di più in quello spazio speciale che è contemporaneamente analogico e digitale, simultaneamente online e offline. E in questo ambiente le nostre tecnologie si sono rapidamente sviluppate. Come le mangrovie che crescono bene nell’acqua salmastra. In questa società delle mangrovie, tutti i dati rilevanti disponibili (o quasi) sono leggibili da una macchina attraverso un codice. Decisioni e azioni possono essere prodotte automaticamente attraverso sensori, attuatori e applicazioni che eseguono comandi, che a loro volta attivano precise … ... continua a leggere

La trasparenza e il segreto

In libreria il 4 maggio il nuovo numero dei “Quaderni di Edizione”, annuale della SFIFvg, La trasparenza e il segreto curato da Beatrice Bonato. Anticipiamo l’indice del volume ricordando che verrà presentato durante un incontro della prossima edizione di vicino/lontano il 12 maggio, e che nella sezione Pubblicazioni si possono trovare alcuni saggi inseriti nei numeri precedenti.

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Introduzione di Beatrice Bonato

Vincenzo Sorrentino, Segreto e trasparenza in politica
Tiziano Sguazzero, Il segreto “manifesto”. La dimensione politica della segretezza in Italia
Enrico Petris, Trasparenza, segreto e carriere filosofiche
Claudio Tondo, Vite trasparenti. Sguardo biomedico, culture del self-tracking, soggettività
Beatrice Bonato, La possibilità della discrezione
Andrea Tagliapietra, Homo legens. L’ermeneutica e il segreto della lettura
Francesco Deotto, Segreti e idealità degli oggetti letterari. Note su J. Hillis Miller e J. Derrida

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