ANNI SESSANTA DEL NOVECENTO. Un decennio di speranze

Cittadinanza, Costituzione e storia della Repubblica

ANNI SESSANTA DEL NOVECENTO. Un  decennio di speranze

CORSO D’AGGIORNAMENTO PER DOCENTI   2016-2017

martedì 7 marzo 2017, ore 15.30 -17.30 Aula Magna del Liceo Copernico

Enrico Petris (Società filosofica italiana sez. FVG), I profeti del ’68

Beatrice Bonato (presidente Società filosofica italiana sez. FVG), L’altra contestazione. Il femminismo negli anni Sessanta... continua a leggere

CONFERENZA STAMPA

imageLunedì 16 gennaio, ore 11, Casa Cavazzini
CONFERENZA STAMPA 
La Sezione FVG presenterà il nuovo ciclo di incontri
FILOSOFIA IN CITTÀ 2017CHE COSA SIGNIFICA PENSARE?

 

Interverranno
FEDERICO PIRONE, Assessore alla cultura del Comune di Udine
BRUNELLO LOTTI, Università di Udine
GIUSEPPE BEVILACQUA, Teatro Nuovo Giovanni da Udine
RENATO MIANI, Conservatorio Tomadini
PAOLA COLOMBO, Vicino/lontano
BEATRICE BONATO, Sezione FVG – Società Filosofica Italiana

 

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FILOSOFIA IN CITTA’ 3. LA MUSICA DEL CASO

Dantis_Amore_1859_60 dante gabriel rossetti

Domenica 19 marzo, ore 11
Conservatorio J. Tomadini, Sala Udienze, Via Treppo Udine
La musica del caso
ALESSANDRO BERTINETTOSTEFANO CATUCCI
dialogano su Kierkegaard, Adorno e la musica
Letture di Stefano Rizzardi e Alessandra Pergolese
Musiche di F. Couperin W.A. Mozart. Alessandro Del Gobbo, Pianoforte

Foglio di sala
Qui abstract dell’intervento di Bertinetto

catber

Nel suo libro su Kierkegaard, scritto a ventisei anni, Adorno analizza eLocandina FILOSOFIA IN CITTA 2017 definisce l’“estetico”. Esso custodisce, sotto un’apparenza di semplicità, diversi significati – si dice di una filosofia dell’arte, di una “sfera” dell’esistere, infine di un’esperienza di pensiero rivolta alla forma. Ѐ l’ultima l’accezione più importante, connessa con la questione dell’immagine e con quanto, in essa, sfugge al condizionamento ideologico e promette, in modo certo problematico, una redenzione dell’umano.
Con questo giovanile suggerimento adorniano, che prelude alla grande critica svolta nelle opere mature, ma che insieme richiama le riflessioni di Benjamin, rileggeremo uno dei più conosciuti e felici incontri tra la musica e la filosofia: le pagine di Kierkegaard dedicate al Don Giovanni di Mozart.
Musica dell’immediato, del desiderio puro, come tale irraggiungibile e “perfetta”, essa tuttavia non esaurisce le possibilità dell’estetico, che la oltrepassa nella più raffinata seduzione della parola. Dove ci … ... continua a leggere

Eliana Villalta, Adriano Olivetti e l’impresa responsabile

Villalta LAB STORIA CONTEMP

Se io avessi potuto dimostrare che la fabbrica era un bene comune… (A. Olivetti, Il mondo che nasce)

Il modulo L’impresa responsabile di Adriano Olivetti. Quando in Italia si facevano i computer, proposto e condotto dalla professoressa Eliana Villalta ai Licei “Le Filandiere” di San Vito al Tagliamento, è incentrato su una delle figure più rilevanti del capitalismo italiano del secondo dopoguerra, Adriano Olivetti, e su un’idea di impresa che ha avuto molto successo imprenditoriale e sociale all’epoca, durante l’epoca della ricostruzione industriale e politica del nostro Paese.

Amato e discusso, raramente imitato, Adriano Olivetti ha ideato e realizzato un’impresa socialmente responsabile, in cui la produzione di beni da vendere sul mercato non fosse l’unico scopo né dei proprietari, né dei lavoratori. Alla Olivetti gli operai producevano di più e meglio, realizzando elevati profitti, ma erano pagati meglio e potevano fruire di numerosissimi servizi allora assenti nelle regioni in cui si erano sviluppati gli stabilimenti: asili, permessi di maternità, scuole, biblioteche, come anche la possibilità di accedere alla proprietà della casa.

La Olivetti di Ivrea e degli altri stabilimenti nazionali e esteri affiliati è stata anche un centro di cultura scientifica, tecnica e umanistica di grande rilievo, gli ... continua a leggere

Eliana Villalta, Adriano Olivetti e l’impresa responsabile

Villalta LAB STORIA CONTEMP

Se io avessi potuto dimostrare che la fabbrica era un bene comune… (A. Olivetti, Il mondo che nasce)

Il modulo L’impresa responsabile di Adriano Olivetti. Quando in Italia si facevano i computer, proposto e condotto dalla professoressa Eliana Villalta ai Licei “Le Filandiere” di San Vito al Tagliamento, è incentrato su una delle figure più rilevanti del capitalismo italiano del secondo dopoguerra, Adriano Olivetti, e su un’idea di impresa che ha avuto molto successo imprenditoriale e sociale all’epoca, durante l’epoca della ricostruzione industriale e politica del nostro Paese.

Amato e discusso, raramente imitato, Adriano Olivetti ha ideato e realizzato un’impresa socialmente responsabile, in cui la produzione di beni da vendere sul mercato non fosse l’unico scopo né dei proprietari, né dei lavoratori. Alla Olivetti gli operai producevano di più e meglio, realizzando elevati profitti, ma erano pagati meglio e potevano fruire di numerosissimi servizi allora assenti nelle regioni in cui si erano sviluppati gli stabilimenti: asili, permessi di maternità, scuole, biblioteche, come anche la possibilità di accedere alla proprietà della casa.

La Olivetti di Ivrea e degli altri stabilimenti nazionali e esteri affiliati è stata anche un centro di cultura scientifica, tecnica e umanistica di grande rilievo, gli ... continua a leggere

Eliana Villalta, Adriano Olivetti e l’impresa responsabile

Villalta LAB STORIA CONTEMP

Se io avessi potuto dimostrare che la fabbrica era un bene comune… (A. Olivetti, Il mondo che nasce)

Il modulo L’impresa responsabile di Adriano Olivetti. Quando in Italia si facevano i computer, proposto e condotto dalla professoressa Eliana Villalta ai Licei “Le Filandiere” di San Vito al Tagliamento, è incentrato su una delle figure più rilevanti del capitalismo italiano del secondo dopoguerra, Adriano Olivetti, e su un’idea di impresa che ha avuto molto successo imprenditoriale e sociale all’epoca, durante l’epoca della ricostruzione industriale e politica del nostro Paese. Amato e discusso, raramente imitato, Adriano Olivetti ha ideato e realizzato un’impresa socialmente responsabile, in cui la produzione di beni da vendere sul mercato non fosse l’unico scopo né dei proprietari, né dei lavoratori. Alla Olivetti gli operai producevano di più e meglio, realizzando elevati profitti, ma erano pagati meglio e potevano fruire di numerosissimi servizi allora assenti nelle regioni in cui si erano sviluppati gli stabilimenti: asili, permessi di maternità, scuole, biblioteche, come anche la possibilità di accedere alla proprietà della casa.  La Olivetti di Ivrea e degli altri stabilimenti nazionali e esteri affiliati è stata anche un centro di cultura scientifica, tecnica e umanistica di grande rilievo, gli ... continua a leggere

Lezioni universitarie al Copernico. S. Lavecchia, Bene ed essere in Platone

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RETE per la FILOSOFIA e gli STUDI UMANISTICI

Lezioni universitarie al Copernico

Il 2017 si apre al Liceo Copernico con un nuovo progetto culturale e didattico di approfondimento filosofico, ideato e promosso dal Dipartimento di Studi umanistici e del Patrimonio culturale (DIUM) dell’Università di Udine per la RETE per la Filosofia e gli Studi umanistici.

Numerosi docenti dell’Ateneo udinese hanno offerto ai Licei e alle scuole partner della RETE la loro disponibilità a tenere alcune lezioni agli studenti su un’ampia rosa di autori e temi del pensiero filosofico, dall’antichità all’età contemporanea. Accolta con grande interesse dalla Dirigenza, dal Dipartimento di Filosofia e da tutte le componenti scolastiche del Liceo Copernico, l’iniziativa si è concretizzata in una serie di interventi che coinvolgeranno quasi tutte le classi del triennio. Tre gli argomenti scelti, per un ciclo di quattro mattinate con l’intervento di tre docenti universitari:

9-10 gennaio 2017, ore 8-10 Il Bene e l’Essere nella filosofia di Platone

Lezione del professor SALVATORE LAVECCHIA, Professore Associato di Storia della Filosofia antica presso l’Università di Udine.

Platone identifica l’origine di tutte le cose con il supremo Bene, e caratterizza l’essere buono come capacità di radicale dono di sé, vale a dire di autotrascendimento. … ... continua a leggere