FILOSOFIA IN CITTA’ 3. LA MUSICA DEL CASO

Dantis_Amore_1859_60 dante gabriel rossetti

Domenica 19 marzo, ore 11
Conservatorio J. Tomadini, Sala Udienze, Via Treppo Udine
La musica del caso
ALESSANDRO BERTINETTOSTEFANO CATUCCI
dialogano su Kierkegaard, Adorno e la musica
Letture di Stefano Rizzardi e Alessandra Pergolese
Musiche di F. Couperin W.A. Mozart. Alessandro Del Gobbo, Pianoforte

Foglio di sala
Qui abstract dell’intervento di Bertinetto

catber

Nel suo libro su Kierkegaard, scritto a ventisei anni, Adorno analizza eLocandina FILOSOFIA IN CITTA 2017 definisce l’“estetico”. Esso custodisce, sotto un’apparenza di semplicità, diversi significati – si dice di una filosofia dell’arte, di una “sfera” dell’esistere, infine di un’esperienza di pensiero rivolta alla forma. Ѐ l’ultima l’accezione più importante, connessa con la questione dell’immagine e con quanto, in essa, sfugge al condizionamento ideologico e promette, in modo certo problematico, una redenzione dell’umano.
Con questo giovanile suggerimento adorniano, che prelude alla grande critica svolta nelle opere mature, ma che insieme richiama le riflessioni di Benjamin, rileggeremo uno dei più conosciuti e felici incontri tra la musica e la filosofia: le pagine di Kierkegaard dedicate al Don Giovanni di Mozart.
Musica dell’immediato, del desiderio puro, come tale irraggiungibile e “perfetta”, essa tuttavia non esaurisce le possibilità dell’estetico, che la oltrepassa nella più raffinata seduzione della parola. Dove ci … ... continua a leggere

Eliana Villalta, Adriano Olivetti e l’impresa responsabile

Villalta LAB STORIA CONTEMP

Se io avessi potuto dimostrare che la fabbrica era un bene comune… (A. Olivetti, Il mondo che nasce)

Il modulo L’impresa responsabile di Adriano Olivetti. Quando in Italia si facevano i computer, proposto e condotto dalla professoressa Eliana Villalta ai Licei “Le Filandiere” di San Vito al Tagliamento, è incentrato su una delle figure più rilevanti del capitalismo italiano del secondo dopoguerra, Adriano Olivetti, e su un’idea di impresa che ha avuto molto successo imprenditoriale e sociale all’epoca, durante l’epoca della ricostruzione industriale e politica del nostro Paese.

Amato e discusso, raramente imitato, Adriano Olivetti ha ideato e realizzato un’impresa socialmente responsabile, in cui la produzione di beni da vendere sul mercato non fosse l’unico scopo né dei proprietari, né dei lavoratori. Alla Olivetti gli operai producevano di più e meglio, realizzando elevati profitti, ma erano pagati meglio e potevano fruire di numerosissimi servizi allora assenti nelle regioni in cui si erano sviluppati gli stabilimenti: asili, permessi di maternità, scuole, biblioteche, come anche la possibilità di accedere alla proprietà della casa.

La Olivetti di Ivrea e degli altri stabilimenti nazionali e esteri affiliati è stata anche un centro di cultura scientifica, tecnica e umanistica di grande rilievo, gli ... continua a leggere

Eliana Villalta, Adriano Olivetti e l’impresa responsabile

Villalta LAB STORIA CONTEMP

Se io avessi potuto dimostrare che la fabbrica era un bene comune… (A. Olivetti, Il mondo che nasce)

Il modulo L’impresa responsabile di Adriano Olivetti. Quando in Italia si facevano i computer, proposto e condotto dalla professoressa Eliana Villalta ai Licei “Le Filandiere” di San Vito al Tagliamento, è incentrato su una delle figure più rilevanti del capitalismo italiano del secondo dopoguerra, Adriano Olivetti, e su un’idea di impresa che ha avuto molto successo imprenditoriale e sociale all’epoca, durante l’epoca della ricostruzione industriale e politica del nostro Paese.

Amato e discusso, raramente imitato, Adriano Olivetti ha ideato e realizzato un’impresa socialmente responsabile, in cui la produzione di beni da vendere sul mercato non fosse l’unico scopo né dei proprietari, né dei lavoratori. Alla Olivetti gli operai producevano di più e meglio, realizzando elevati profitti, ma erano pagati meglio e potevano fruire di numerosissimi servizi allora assenti nelle regioni in cui si erano sviluppati gli stabilimenti: asili, permessi di maternità, scuole, biblioteche, come anche la possibilità di accedere alla proprietà della casa.

La Olivetti di Ivrea e degli altri stabilimenti nazionali e esteri affiliati è stata anche un centro di cultura scientifica, tecnica e umanistica di grande rilievo, gli ... continua a leggere

Eliana Villalta, Adriano Olivetti e l’impresa responsabile

Villalta LAB STORIA CONTEMP

Se io avessi potuto dimostrare che la fabbrica era un bene comune… (A. Olivetti, Il mondo che nasce)

Il modulo L’impresa responsabile di Adriano Olivetti. Quando in Italia si facevano i computer, proposto e condotto dalla professoressa Eliana Villalta ai Licei “Le Filandiere” di San Vito al Tagliamento, è incentrato su una delle figure più rilevanti del capitalismo italiano del secondo dopoguerra, Adriano Olivetti, e su un’idea di impresa che ha avuto molto successo imprenditoriale e sociale all’epoca, durante l’epoca della ricostruzione industriale e politica del nostro Paese. Amato e discusso, raramente imitato, Adriano Olivetti ha ideato e realizzato un’impresa socialmente responsabile, in cui la produzione di beni da vendere sul mercato non fosse l’unico scopo né dei proprietari, né dei lavoratori. Alla Olivetti gli operai producevano di più e meglio, realizzando elevati profitti, ma erano pagati meglio e potevano fruire di numerosissimi servizi allora assenti nelle regioni in cui si erano sviluppati gli stabilimenti: asili, permessi di maternità, scuole, biblioteche, come anche la possibilità di accedere alla proprietà della casa.  La Olivetti di Ivrea e degli altri stabilimenti nazionali e esteri affiliati è stata anche un centro di cultura scientifica, tecnica e umanistica di grande rilievo, gli ... continua a leggere

Lezioni universitarie al Copernico. S. Lavecchia, Bene ed essere in Platone

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RETE per la FILOSOFIA e gli STUDI UMANISTICI

Lezioni universitarie al Copernico

Il 2017 si apre al Liceo Copernico con un nuovo progetto culturale e didattico di approfondimento filosofico, ideato e promosso dal Dipartimento di Studi umanistici e del Patrimonio culturale (DIUM) dell’Università di Udine per la RETE per la Filosofia e gli Studi umanistici.

Numerosi docenti dell’Ateneo udinese hanno offerto ai Licei e alle scuole partner della RETE la loro disponibilità a tenere alcune lezioni agli studenti su un’ampia rosa di autori e temi del pensiero filosofico, dall’antichità all’età contemporanea. Accolta con grande interesse dalla Dirigenza, dal Dipartimento di Filosofia e da tutte le componenti scolastiche del Liceo Copernico, l’iniziativa si è concretizzata in una serie di interventi che coinvolgeranno quasi tutte le classi del triennio. Tre gli argomenti scelti, per un ciclo di quattro mattinate con l’intervento di tre docenti universitari:

9-10 gennaio 2017, ore 8-10 Il Bene e l’Essere nella filosofia di Platone

Lezione del professor SALVATORE LAVECCHIA, Professore Associato di Storia della Filosofia antica presso l’Università di Udine.

Platone identifica l’origine di tutte le cose con il supremo Bene, e caratterizza l’essere buono come capacità di radicale dono di sé, vale a dire di autotrascendimento. … ... continua a leggere

Lavecchia, Sonego, La luce tra fisica e filosofia

 

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RETE per la FILOSOFIA e gli STUDI UMANISTICI

Lezioni universitarie al Copernico

8 aprile 2017, ore 8.15-10 e 11-13 La luce tra fisica e filosofia

Lezione dei professori SALVATORE LAVECCHIA, Professore Associato di Storia della Filosofia antica e SEBASTIANO SONEGO, Professore Ordinario di Fisica Matematica presso l’Università di Udine.

Le ricerche relative alla natura e al comportamento della luce hanno avuto un ruolo prominente nello sviluppo della fisica, e la loro storia è complessa e articolata.  Nella presentazione si ripercorreranno le fasi salienti di questa lunga e affascinante avventura intellettuale, che culmina nella concezione moderna in cui la distinzione fra luce e materia appare sempre più sfumata.

Lo sfumare della distinzione fra luce e materia sarà spunto per una riflessione teorica sull’immagine della sfera di luce intelligibile, presupposta in alcune significative espressioni della filosofia europea. Questa immagine consente, infatti, di sperimentare, almeno concettualmente, l’incontro fra non-visibile e visibile, ovvero fra realtà intelligibile (spirituale) e sensibile (materiale), al di là di ogni prospettiva univocamente monistica o dualistica. ... continua a leggere

Lezioni universitarie al Copernico. S. Lavecchia, Bene ed essere in Platone

RETE per la FILOSOFIA e gli STUDI UMANISTICI

Lezioni universitarie al Copernico

Il 2017 si apre al Liceo Copernico con un nuovo progetto culturale e didattico di approfondimento filosofico, ideato e promosso dal Dipartimento di Studi umanistici e del Patrimonio culturale (DIUM) dell’Università di Udine per la RETE per la Filosofia e gli Studi umanistici.

Numerosi docenti dell’Ateneo udinese hanno offerto ai Licei e alle scuole partner della RETE la loro disponibilità a tenere alcune lezioni agli studenti su un’ampia rosa di autori e temi del pensiero filosofico, dall’antichità all’età contemporanea. Accolta con grande interesse dalla Dirigenza, dal Dipartimento di Filosofia e da tutte le componenti scolastiche del Liceo Copernico, l’iniziativa si è concretizzata in una serie di interventi che coinvolgeranno quasi tutte le classi del triennio. Tre gli argomenti scelti, per un ciclo di quattro mattinate con l’intervento di tre docenti universitari:

9-10 gennaio 2017, ore 8-10 Il Bene e l’Essere nella filosofia di Platone

Lezione del professor SALVATORE LAVECCHIA, Professore Associato di Storia della Filosofia antica presso l’Università di Udine.

Platone identifica l’origine di tutte le cose con il supremo Bene, e caratterizza l’essere buono come capacità di radicale dono di sé, vale a dire di autotrascendimento. ... continua a leggere

FILOSOFIA IN CITTA’ 1. Franca d’Agostini, Simone Furlani.

FILOSOFIA IN CITTA’ 2017: Che cosa significa pensare?

Dantis_Amore_1859_60 dante gabriel rossettiDomenica 22 gennaio 2017, ore 11 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine

L’analisi, la critica, il movimento del pensiero

FRANCA D’AGOSTINI, SIMONE FURLANI dialogano a partire dalla Prefazione allaFenomenologia dello Spirito di Hegel

Letture di Stefano Rizzardi e Cristina Benedetti. Musiche di J.S. Bach e P. HindemithCarlo Teodoro al violoncello

Per buona parte del Novecento la scena filosofica è stata dominata dalla rappresentazione di una incompatibilità, quella tra gli “analitici”, filosofi rigorosi e scientifici, interessati a risolvere problemi con pragmatico spirito anglosassone, e i “continentali”, più propensi alle speculazioni e alla storia di concetti da loro stessi inventati che al confronto con la realtà. Ѐ un’immagine che molti studiosi oggi respingono come troppo schematica e sterile, incapace di rendere conto dei mutui prestiti tra le opposte sponde. Se si scopre, ad esempio, che alcuni analitici si occupano di metafisica, o che, per converso, i continentali argomentano ampiamente intorno a questioni concrete e attuali, forse non c’è più bisogno di dividere il mondo in due in modo manicheo. Restano le differenze, ma perché irrigidirle? E, dopotutto, perché identificare questo o quel metodo, questo o quello stile, con l’oggetto … ... continua a leggere