Colloqui sull’individuo 4. 17 aprile 2016
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Un’eccezione così comune. Intervento di Beatrice Bonato
Jean-Luc Nancy è un filosofo di cui cogliamo in modo sempre più chiaro l’importanza e la statura. Da alcuni decenni sulla scena filosofica europea, ben conosciuto in Italia dove è spesso ospite di convegni e manifestazioni, egli è stato una presenza forte nel dibattito filosofico sul tema della comunità, in cui sono intervenuti Alain Badiou, Giorgio Agamben, Roberto Esposito, lo stesso Bruno Moroncini. Un fitto dialogo e un confronto complesso, anche polemico, si svolge nei libri di Nancy con la filosofia francese della seconda metà del Novecento, da Bataille a Lacan a Blanchot. Resta fondamentale il rapporto con Derrida, suo maestro – sebbene solo di dieci anni più vecchio – e soprattutto suo amico.
Essere singolare plurale, l’opera da cui sono tratte le pagine lette nell’incontro dello scorso 17 aprile, esce in Francia nel 1996. Senza essere uno spartiacque, è tuttavia un lavoro che si colloca, con altri, in un momento di svolta rispetto ai testi degli anni precedenti, dominati dal tema della comunità. Il saggio La comunità inoperosa (1983, poi ampliato nel 1986, Cronopio, Napoli 1992), scritto, nella seconda versione, in … ... continua a leggere



