FILOSOFIA IN CITTÀ
Tradizione e contemporaneità
Colloqui sull’individuo
Il progetto Tradizione e contemporaneità è stato proposto dalla Società Filosofia Italiana alle sezioni locali al fine di riportare al centro della
discussione filosofica i testi classici e contemporanei, di farli conoscere e apprezzare non solo a studenti ed esperti, ma a tutto il pubblico interessato ai temi e ai linguaggi della filosofia. La Sezione FVG ha accolto l’invito e ha voluto interpretarlo e realizzarlo con modalità originali, ideando un ciclo di sei incontri legati da un unico tema, quello dell’individualità. Il confronto a due voci sul testo filosofico scelto, che costituisce il cuore di ciascun incontro, è arricchito da una cornice musicale con esecuzioni dal vivo e da letture di alcuni passi dei testi a cura di Stefano Rizzardi. La scelta dei brani musicali e la direzione dei musicisti è affidata al Maestro Renato Miani, docente di composizione al Conservatorio di Musica “J. Tomadini” di Udine, partner della Sezione FVG nel progetto, con il Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Il titolo Colloqui sull’individuo riprende un leitmotiv tradizionale della filosofia, quello della realtà individuale, un motivo di straordinaria pregnanza antropologica, etica e politica, che non cessa di destare interesse e di incrociare … ... continua a leggere



o il dovere di eccellere battendo tutti gli altri concorrenti. Non è una prospettiva particolarmente felice, nonostante la confezione attraente in cui ci viene venduta, con l’omaggio di un’immagine dinamica in cui identificarci. Eppure il gioco è anche associato a un’esperienza di libertà, di abbandono delle costrizioni. Il rischio che comporta potrebbe essere inteso come la messa in gioco del potere, l’uscita dalla logica del vincere e del perdere. 



critica. È un maestro della filosofia italiana, le sue opere hanno segnato un impegno costante a portare le ventate di novità della filosofia francese, della fenomenologia, del pensiero critico e di tutte quelle scuole che hanno dimostrato di essere capaci di sviluppare gli strumenti di lettura più raffinati della realtà. Lo ha fatto sia con i suoi scritti sia organizzando una comunità di lavoro che, soprattutto attraverso la direzione della rivista “aut aut”, ha saputo ritagliarsi una posizione di prestigio nel panorama della filosofia non solo italiana. Rovatti ha permesso a molti dei suoi allievi di sviluppare autonomamente le loro migliori energie e di metterle alla prova senza pregiudizi e senza ipocrisie. Molti di coloro che lavorano alla Sfifvg e alla RETE regionale per la Filosofia e …