Massimo Filippi

MASSIMO FILIPPI Professore ordinario di Neurologia e direttore della Scuola di Specializzazione in Neurologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, dove dirige l’Unità di Neurologia, il servizio di Neurofisiologia e l’Unità di Neuroriabilitazione. È l’attuale direttore dell’Unità di ricerca in Neuroimaging Quantitativo della Divisione di Neuroscienze dello stesso Istituto. È socio di importanti società scientifiche.

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Dopo Basaglia. Evento a Vicino/lontano a cura della Sezione FVG

Domenica 12 maggio 2024, ore 16
Torre di Santa Maria

DOPO BASAGLIA. LA METAMORFOSI DI UNA RIVOLUZIONE
Interventi di

MARIO COLUCCI, PAOLO FRANCESCO PELOSO, MARICA SETARO


Modera BEATRICE BONATO

A distanza di oltre quarant’anni dall’approvazione della legge 180 del 1978 e dalla scomparsa di Franco Basaglia, ci si può chiedere che cosa rappresentino oggi il suo pensiero e la rivoluzione da lui attuata nella psichiatria, e quale risonanza abbiano nella cultura critica della salute mentale. L’esperienza di Basaglia è il frutto di una formazione complessa, scientifica e filosofica, e di un impegno pratico e politico che possono farla apparire inattuale, non in linea con lo specialismo e il pragmatismo caratteristici del nostro tempo. La trasformazione rivoluzionaria avviata con la chiusura dei manicomi e la fine dell’internamento di coloro che attraversano l’esperienza del disagio psichico, è ancora capace di agire o rischia di subire una metamorfosi normalizzante, di venir assorbita da un approccio prevalentemente farmacologico e tecnologico al problema della salute mentale? Se fosse allora  proprio l’“inattualità” di Basaglia a rivelarsi capace di scuotere non solo il mondo della psichiatria, ma anche la coscienza collettiva, mostrando che la condizione umana della follia ci riguarda tutti?… ... continua a leggere

Eventi a Vicino/lontano. Presentazione di aut aut

Domenica 12 maggio 2024, ore 11.30
Torre di Santa Maria

LA FILOSOFIA DAVANTI AL MASSACRO DEGLI ANIMALI
Presentazione del fascicolo 401/2024 di “aut aut”
Interventi di

MASSIMO FILIPPI GIOVANNI LEGHISSA

Dimmi come tratti gli animali, e ti dirò chi sei. Al di à della battuta, la questione dell’animalità è cruciale in quanto si declina su due piani, strettamente intrecciati e in realtà indistinguibili: essa riguarda il nostro essere animali e al tempo stesso riguarda il modo in cui trattiamo gli animali di altre specie. Innanzi tutto e per lo più questi ultimi vengono relegati in uno spazio non solo altro, ma anche subordinato. E si tratta di una subordinazione che tocca anche altre costruzioni gerarchiche, come quella che viene instaurata dal dominio maschile. Allora diviene chiaro che occuparsi dell’animalità significa porre una questione eminentemente politica: analizzando il modo in cui trattiamo l’animale non umano si evince quali siano i rapporti di dominazione su cui si regge il collettivo che abitiamo.… ... continua a leggere

FILOSOFIA IN CITTA’ a Vicino/lontano. L'”AVVENTURA AMBIGUA DELLA MIGRAZIONE

Sabato 11 maggio 2024, ore 15.30
Oratorio del Cristo
FILOSOFIA IN CITTA’. PENSARE IL PRESENTE

L’ “AVVENTURA AMBIGUA” DELLA MIGRAZIONE. Lo sguardo dell’etnopsichiatria

Interventi di

ROBERTO BENEDUCE, SIMONA TALIANI

Modera BEATRICE BONATO

La migrazione, che Il narratore senegalese Cheick Hamidou Kane definiva “ambigua”, si caratterizza come un’esperienza perturbante e ambivalente, in cui si mescolano il desiderio di rendersi autonomi dai paesi di origine, il dolore della separazione da un mondo sociale e culturale, la difficoltà di stabilire un rapporto con la nuova realtà dei paesi di arrivo. Questo intrico può manifestarsi in forme di disagio psichico che spesso vengono interpretate con categorie psichiatriche e psicoanalitiche rigide, astoriche, etnocentriche. La storia dell’etnopsichiatria, disciplina nata insieme alle imprese coloniali, rivela la tendenza persistente a leggere la sofferenza, dei colonizzati prima, dei migranti poi, senza indagarne la radici e negandone la peculiarità. Oggi, tuttavia, essa è di fronte alla necessità di una metamorfosi, già in opera nell’impostazione teorica e nella pratica clinica di antropologi ed etnopsichiatri come Roberto Beneduce e Simona Taliani. Sulla scorta di Frantz Fanon e di Ernesto de Martino, il loro lavoro con i migranti porta alla luce la complessa stratificazione dei conflitti alla base di certi sintomi. … ... continua a leggere

FILOSOFIA IN CITTA’. Nascere e far nascere nell’età della tecnica

Domenica 21 aprile, ore 11
Udine, Teatro San Giorgio

Via Quintino Sella, 4

NASCERE E FAR NASCERE NELL’ETÀ DELLA TECNICA

Interventi di

ELEONORA DE CONCILIIS, ROSELLA PREZZO
Conduce BEATRICE BONATO

L’evento della nascita, che resta in ombra in molte concezioni filosofiche moderne e contemporanee, concentrate piuttosto sul significato dell’essere per la morte, viene invece posto in primo piano da autrici come Hannah Arendt e Maria Zambrano, che vi riconoscono il paradigma della condizione umana, in quanto caratterizzata da un “venire alla luce” che corrisponde a un “dare alla luce”, da una passività inestricabilmente congiunta con un’attività, insomma da una relazione originaria tra ciascuno di noi e il corpo materno. Un corpo femminile, nonostante le fantasie di uteri artificiali o di parti maschili. Questa relazione appare profondamente modificata nel momento in cui le tecnologie della riproduzione permettono di separare la gestazione da quel corpo, di scomporre la madre in più figure, di realizzare forme diverse di “allomaternità”, che somigliano stranamente a quelle evocate in alcuni antichi miti. Come interpretare questa metamorfosi tecnica della nascita e della maternità? Cosa significa per le donne? Potrebbe annunciare la liberazione, per quanto ambivalente, da quello che è stato sempre concepito come un destino?… ... continua a leggere

FILOSOFIA IN CITTA’. VITE MIGRANTI

FILOSOFIA IN CITTÀ 2024. PENSARE IL PRESENTE

Secondo appuntamento

Domenica 14 aprile, ore 11
Udine, TEATRO S. GIORGIO
VITE MIGRANTI
Interventi di GIAN ANDREA FRANCHIFEDERICA SOSSI
Conduce BEATRICE BONATO

Giorno dopo giorno, in una sequenza vorticosa, si susseguono crisi politiche, economiche, ambientali, sempre più spesso guerre. Uno degli effetti “collaterali” di queste tragedie è l’intensificarsi del fenomeno migratorio. Mentre le istituzioni europee e i governi nazionali sembrano preoccupati soprattutto di arginarlo, o di affrontarlo con restrizioni e normative complicatissime e con il potenziamento del controllo alle frontiere, ci troviamo ad assistere, spettatori impotenti se non indifferenti, al dramma di una moltitudine di persone che cercano semplicemente di vivere, rivendicando diritti fondamentali, per i quali tuttavia non sembra esserci concreto riconoscimento. Queste “vite migranti”, tormentate e spezzate, ma anche attive e potenti, animate dal desiderio di un futuro migliore, si intrecciano con le nostre vite, incrinano la nostra identità, rivelando come essa sia porosa, permeabile all’altro. Federica Sossi e Gian Andrea Franchi hanno ritenuto che, di fronte alla domanda “perché succede?”,  non fossero sufficienti l’analisi, né la denuncia, ma si dovesse agire direttamente, cercando innanzitutto di “salvare” queste vite. Non solo per sottrarle alla morte, ma anche per restituire … ... continua a leggere

FILOSOFIA IN CITTA’. PENSARE IL PRESENTE. “LA TERRA GRIDA!”

FILOSOFIA IN CITTÀ 2024. PENSARE IL PRESENTE

Domenica 17 marzo alle 11, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, si inaugura l’ottava stagione di FILOSOFIA IN CITTÀ, a cura di Beatrice Bonato per la Società Filosofica Italiana – Sezione FVG APS.

La nuova rassegna

Il titolo Pensare il presente raccoglie una pluralità di temi, che spesso si intersecano mostrando un forte collegamento con l’attualità più scottante: la crisi ecologica, di cui abbiamo discusso in diverse altre occasioni, gli aspetti antropologici, etici, politici connessi alla questione migratoria; le trasformazioni nel modo di vivere e concepire la nascita e la maternità, sempre più territorio di un crescente controllo tecnologico. Sono questi gli argomenti dei quattro incontri che si terranno tra marzo e maggio, sempre legati dal filo conduttore di una riflessione specificamente filosofica.

Il primo appuntamento

Domenica 17 marzo, ore 11, Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Ridotto del foyer
“LA TERRA GRIDA!”
Ecologia, filosofia e teologia a partire dall’enciclica Laudato si’
Interventi di
CRISTINA SIMONELLIGIANPAOLO CARBONETTO
Conduce CLAUDIO FRESCHI

L’enciclica papale Laudato si’ (2015), seguita dalla recente esortazione Laudate Deum (2023), ha suscitato una straordinaria attenzione tra cattolici e laici, tanto da venire spesso citata e commentata come uno … ... continua a leggere

Udine. Presentazione di Zona critica. Esercizi di futuro tra ecologia e tecnologia

 

Venerdì 16 febbraio 2024 ore 18
al Teatro S.Giorgio di Udine, via Quintino Sella – borgo Grazzano

nell’ambito della Stagione Teatro Contatto Nature Future
in collaborazione con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
e con vicino/lontano e Società Filosofica Italiana – Sezione FVG

Presentazione del libro di

Marco Pacini
Zona critica. Esercizi di futuro tra ecologia e tecnologia
Meltemi, 2024 – in uscita 9 febbraio 2024

dialogherà con l’autore
Beatrice Bonato, Presidente Società Filosofica Italiana – Sezione FVG
introduzione e letture a cura di Rita Maffei

Dopo il successo di Pensare la fineMarco Pacini torna sull’attuale crisi ecologica offrendoci gli strumenti per elaborare una filosofia dell’Antropocene a partire dall’idea scientifica di Zona critica: la sottile pelle vivente della Terra che si estende dalla sommità della copertura vegetale al fondo della falda acquifera. In queste pagine l’autore ci invita a interpretare ed estendere quest’idea oltre i confini delle “scienze dure” per approdare al campo delle scienze sociali. La Zona critica diventa così un concetto che mette a fuoco le interdipendenze non solo fra tutti i soggetti naturali, ma anche tra fenomeni e processi sociali, economici, politici: siamo di fronte a un teatro dell’interscambio, della … ... continua a leggere

Trieste. FILOSOFIA IN CITTA’ – ATTUALITA’ DELL’ANTICO

La Società Filosofica Italiana – Sezione FVG, ora APS, inaugura l’attività del 2024 a Trieste, con l’ultimo appuntamento della rassegna FILOSOFIA IN CITTÀ. LETTERE SULL’”UMANISMO”, che ci ha accompagnati nel 2023 da gennaio a ottobre.

Venerdì 23 febbraio 2024, ore 18
Sala Bazlen di palazzo Gopcevich. Via Gioacchino Rossini 4, Trieste

ATTUALITÀ DELL’ANTICO
Interventi di
MONICA CENTANNIRAOUL KIRCHMAYR

Che tipo di attualità anima la tradizione classica a cui la cultura europea si rivolge, con diversa intensità di desiderio, nelle diverse stagioni della sua storia millenaria? Che declinazioni assume, di epoca in epoca, l’amore per l’antico? E che cos’è il nucleo dell’antico, se la storia della sua trasmissione è storia di un’alterazione continua, che rende vana la ricerca di un originale, e la stessa idea di un’origine pura? Forse la prospettiva ermeneuticamente più utile è seguire la traccia indicata da Aby Warburg: riconoscere il carattere fantasmatico (in senso bruniano) della sopravvivenza di un mondo che di volta in volta viene ad affascinarci e a turbarci con miti, immagini, simboli mai immobili né univoci, ma abitati da tensioni, che disegnano diagrammi di forze conflittuali. Se è così, la distanza storica e critica rispetto al passato e, insieme, la sua attiva … ... continua a leggere