27 ottobre, UDINE
Prima giornata del Festival Mimesis, a cura dell’Associazione Territori delle idee.
Scarica il programma completo del Festival Mimesis 2022… ... continua a leggere
Sezione Friuli Venezia Giulia APS
27 ottobre, UDINE
Prima giornata del Festival Mimesis, a cura dell’Associazione Territori delle idee.
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In ottobre riprendono, a Udine, gli incontri di FILOSOFIA IN CITTÀ 2022 – LA VITA, LA MACCHINA, L’ARTE, a cura della Sezione FVG, in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica Jacopo Tomadini, Vicino/lontano, l’Università degli Studi di Udine, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il CSS Teatro stabile d’innovazione del FVG, la Rete per la Filosofia e gli Studi umanistici, con il sostegno della Fondazione Friuli e con il patrocinio del Comune di Udine:
Domenica 23 ottobre 2022, ore 11

Il tema
Che cos’è — e più precisamente in che cosa consiste — un’opera musicale? In che senso si può — o non si può — farla coincidere con una partitura o con una certa esecuzione? In che modo la sua identità permane nel tempo storico? Introdotte dal filosofo polacco Roman Ingarden negli anni Trenta, queste domande sono divenute ricorrenti della filosofia della musica di orientamento analitico. A tutt’oggi sono domande alle quali non sembra facile rispondere, in un quadro reso più complesso dalla generalizzazione dei sistemi di registrazione … ... continua a leggere
Presentazione del n° 395 di “aut aut”, L’altro che è in noi. Soggetti e istituzioni, e di “Edizione” 2021, Presenza sospesa. Ricerche, esperienze, riflessioni sulla scuola e dintorni, a cura di Beatrice Bonato e Floriana Ferro.
Interrogarsi sul significato delle parole “noi” e “altro” senza cadere in facili schemi oppositivi, come fa questo numero di “aut aut”, è un gesto che presenta più di un’analogia con quello compiuto in Presenza sospesa, dove si prova a riflettere sulla scuola a distanza, non per demonizzarla né per celebrarne i meriti, semmai per capire un po’ meglio che cosa significa “presenza”. Entrambi i volumi nascono da esperienze di insegnamento che, seppur diverse, mantengono un rapporto con la concretezza di un esercizio di pensiero mai chiuso, sempre esposto a riprese e alterazioni. L’aria di famiglia che circola tra essi viene anche da qui.
I soci della Sezione FVG potranno ricevere in omaggio il volume Presenza … ... continua a leggere

Incontro organizzato dal Teatro Nuovo Giovanni da Udine con la collaborazione della Sezione FVG
È gradita la prenotazione presso il Teatro Nuovo; scrivere a iscrizioni@teatroudine.it
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La performance multimediale Mezzocielo 2.0 tra #musica #neuroscienze #visualarts si terrà domenica 29 maggio alle ore 18 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine.
Matteo Bevilacqua ideazione e pianoforte, Alessandro Passoni sviluppo sistemi esperienziali. Produzione Associazione RiMeMute – nell’ambito del progetto RiMeMuTe music network – con il paternariato del Teatro Nuovo Giovanni da Udine e il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, della Banca di Udine e di Musicae distretto culturale del pianoforte.
Il classico, la scienza, le nuove tecnologie e l’arte visiva si fonderanno in uno spettacolo innovativo, grazie all’interazione tra un caschetto neuronale EEG indossato dall’artista e un grafico che capterà i parametri cerebrali emessi dal dispositivo e li trasformerà in arte visiva. … ... continua a leggere
FRANCESCO GENOVESI, nato a Bologna nel 1975, insegna da vent’anni Lettere nei licei. Dottore di ricerca in Italianistica, formatore di insegnanti, si è occupato a più riprese di ricerca educativa collaborando a iniziative promosse dall’Università di Bologna e dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna. Suoi campi di interesse sono le lingue straniere e la traduttologia, l’educazione civica, la geopolitica.… ... continua a leggere
Segnaliamo l’incontro a cura del CSS in collaborazione con vicino/lontano:
INCONTRI TEATRO CONTATTO 40 | IL FUTURO ACCADE
29 APRILE ORE 18
UDINE | TEATRO S. GIORGIO
Pensare la finein occasione della pubblicazione di Pensare la fine (Meltemi, 2022)
il nuovo saggio di Marco Pacini
con reading a cura di Rita Maffei
in collaborazione con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e vicino ⁄ lontano 18
Per saperne di più | ingresso libero
L’appuntamento è parte del ciclo di incontri Il futuro accade che scandisce e approfondisce gli spettacoli e gli interrogativi della Stagione Teatro Contatto 40 ed è organizzato per iniziativa del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e in collaborazione con vicino/lontano 18. L’ingresso è libero.
Pensare la fine (Meltemi, 2022)
La recente accelerazione della crisi climatica e ambientale non trova soluzioni adeguate. L’ipotesi da cui prende le mosse il saggio di Marco Pacini è che per imboccarne una via d’uscita risulti indispensabile la pratica di un pessimismo attivo e creativo, anziché la predicazione di un ottimismo ottuso. In altre parole, sarebbe necessario maturare culturalmente e psicologicamente un “pensiero della fine” … ... continua a leggere
UNA SFIDA A QUEL MONDO DI FUORIL’eccentrica, la “madonna indocile”, l’anarchica: tanti sono i volti della scrittrice Goliarda Sapienza (1924-1996) emersi dopo il successo del suo più famoso romanzo postumo, L’arte della gioia. Scavare attorno alla storia ufficiale fa affiorare altre sue maschere: il rapporto con la madre-sindacalista Maria Giudice, e il filo rosso (sconosciuto) della poesia che le lega; il mestiere d’attrice di teatro e cinema vissuto anche come autrice di testi (inediti); la censura editoriale subìta dal suo primo romanzo, Lettera aperta, nel 1967; la partecipazione al Gruppo di scrittura fondato da Elena Gianini Belotti e Adele Cambria, e il ruolo non marginale degli amici Beppe Costa e Simona Weller; il suo rapporto sfidante con il femminismo e con il suo ambiente, raccontato dall’epistolario Lettere e biglietti (La Nave di Teseo 2021). Attraverso un nuovo percorso di lettura è possibile oggi ribaltare molti luoghi comuni su questa scrittrice, per osservare da vicino che tutte le prove della sua vita sono state un «tenersi stretti … ... continua a leggere
Presentazione dei volumi “Edizione 2021”. Presenza sospesa. Ricerche, esperienze e riflessioni sulla scuola e dintorni e La scuola interrotta. Un anno, tre mesi, dodici giorni
Superata la fase interminabile dell’emergenza sanitaria, ma non le dispute sulla crisi del sistema scolastico italiano e sulle possibili
soluzioni per affrontarla, torniamo a interrogarci sulla situazione della scuola, aggiornando le nostre riflessioni e valutazioni a proposito della didattica a distanza e delle sue conseguenze formative, psicologiche, sociali. La faremo mettendo in dialogo due pubblicazioni il cui tema è molto simile, che danno conto tuttavia di due prospettive piuttosto diverse sull’esperienza vissuta in questi ultimi due anni: se in La scuola interrotta, che nasce da un lavoro “militante” a favore della scuola in presenza, prevalgono analisi e testimonianze fortemente critiche nei confronti della DAD, in Presenza sospesa l’accento è posto sul ripensamento di questioni non solo didattiche, che la “sospensione” a cui siamo stati costretti ha forse portato più chiaramente alla luce.
Ingresso libero, nel rispetto delle norme … ... continua a leggere
La Sezione FVG, tra i principali partner della manifestazione udinese, parteciperà con tre eventi a propria cura:
IVAN DIMITRIJEVIĆ in dialogo con BEATRICE BONATOA partire dal movimento illuminista la filosofia si pone il compito di rendere ragione dell’attualità. Nella prospettiva di una comprensione storica del presente, è interessante mettere a fuoco il caso della Polonia, con un approfondimento volto a riportare le questioni che la dividono (diritti delle minoranze sessuali, legislazione sull’aborto, condizione femminile, crisi migratoria) alla genealogia della relazione fra cultura e politica che si è andata instaurando in questo paese a partire dall’Ottocento, in seguito cioè alla scomparsa e alla spartizione dello stato polacco. In tale relazione gioca un ruolo cruciale il messianismo dei maggiori poeti romantici e la sua ricezione nel dibattito culturale novecentesco e contemporaneo. Fu infatti la visione messianica del compito del popolo polacco a fondarne e preservarne l’identità nell’epoca della mancata statualità, benché oggi l’attaccamento alla tradizione “salvifica” innervi minacciose derive dal cammino della modernizzazione e dalla forma democratica dello stato.
Ingresso libero, … ... continua a leggere
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