Interventi

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Questa sezione del sito è dedicata a recensioni e interventi

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Psicanalisi critica e amicizia del pensiero sans alibi

di Claudia Furlanetto

Claudia-Derrida-Blanchot-KafkaLa collaborazione con l’Associazione Psicanalisi Critica di Firenze, presieduta da Alberto Zino, è nata nell’autunno del 2014 in occasione di una giornata di studi dedicata a Jacques Derrida a dieci anni dalla sua scomparsa, intitolata significativamente “Dieci anni con Derrida”. In questa occasione si è parlato anche del libro Stati d’animo della psicanalisi, (a cura di C. Furlanetto, ETS, Pisa 2013). Il frutto di quei densi incontri è ora disponibile per il lettore nel libro fresco di stampa, edito anch’esso dalla casa editrice di Pisa nell’importante collana “Libertà di psicanalisi” diretta da Alessandra Guerra, Derrida, Blanchot, Kafka tra psicanalisi e filosofia, a cura di A. Zino, M. Bellumori e A. Sartini. continua

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Droni di natale

di Enrico Petris

drone-sciQuello che è successo martedì scorso 22 dicembre sulla pista di sci a Madonna di Campiglio durante una gara di coppa del mondo, non si era ancora mai visto. Pochi secondi dopo la partenza, in diretta televisiva, dietro l’atleta austriaco Marcel Hirscher si vede piovere al suolo da venti metri e sfracellarsi andando in tanti pezzi un drone, il DFC-COPTER XR1, di dieci chili per le riprese dall’alto. Sembrava fatto con i lego, lo stesso effetto di quando cade a terra un elicottero costruito con i famosi mattoncini. continua a leggere


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La filosofia è un lavoro di copertura?

di Beatrice Bonato

sofResoconto del seminario di Enrico Petris Il mestiere di pensare secondo la filosofia analitica del 18 novembre 2015.

Se la filosofia è un mestiere, si può cominciare presentando i risultati di un’indagine su quanti siano a svolgerlo, per esempio nel nostro paese. Se il mestiere filosofico coincidesse con quello di insegnare la filosofia, tra docenti universitari e liceali il numero sarebbe piuttosto elevato. Aggiungendo un certo numero di outsiders, consulenti e intellettuali, si otterrebbe una  bella legione di professionisti del mestiere di pensare. Ma è chiaro che Enrico Petris, con questo esordio ironico e apparentemente estemporaneo, non vuole semplicemente presentare una statistica, per quanto questa mossa non sia neppure solo un effetto di sorpresa. Sono forse un po’ troppi? Dal punto di vista della filosofia analitica, il criterio certamente non sarebbe significativo. Per Diego Marconi, pochi filosofi italiani esercitano davvero il mestiere di pensare, figuriamoci i semplici insegnanti! continua qui

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Giovedì 10 dicembre alle 18.00 alla libreria Tarantola di Udine Pier Aldo Rovatti e Damiano Cantone hanno presentato il libro di  Beatrice Bonato Sospendere la competizione.

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Pier Aldo Rovatti ha proposto una lunga e articolata riflessione intorno ad alcuni dei concetti centrali affrontati nel libro come gioco, competizione e meritocrazia, soffermandosi in modo particolare sulle radici fenomenologiche del concetto di sospensione. Pur non risparmiando qualche nota critica , ha sottolineato l’accuratezza della ricerca e la gran mole di letteratura critica affrontata e dominata dall’autrice. Ha poi intervallato le riflessioni con aneddoti del suo passato da giocatore di basket e da assistente teatrale all’epoca del Piccolo di Strehler a Milano. Damiano Cantone ha aggiunto sollecitazioni al dibattito prendendo in parte le distanze dalla fenomenologia. Beatrice Bonato ha risposto alle obiezioni del filosofo triestino ed alle domande del ricco dibattito che è seguito da parte di un pubblico interessato, attento e competente.

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Il resoconto della Tavola rotonda “Heidegger, il sintomo”

A cura di Beatrice Bonato

quaderni-neriCambia qualcosa nella valutazione del pensiero di Heidegger alla luce di quanto si legge negli Schwarze Hefte? Non di Heidegger come uomo, sul quale era già perfettamente possibile formarsi un giudizio, ma di Heidegger come pensatore? Andrea Zhok, docente di Antropologia filosofica all’Universita di Milano, è il primo dei relatori a prendere la parola nella tavola rotonda  continua qui

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Il resoconto del seminario di Claudio Tondo su  Umano e postumano

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Claudio Tondo apre il suo seminario, Umano e Postumano, facendo notare che stiamo attraversando un periodo di transizione da un modo storico o tradizionale di essere umani ad un modo di essere che si può definire postumano. Oggi viviamo ad un bivio tra vecchio e nuovo modo di concepire l’umanità. È necessario pertanto presentare una ipotesi di futuro. Stiamo vivendo una fase iniziale di un’era di sviluppo di nuove potenzialità. Allo stesso modo bisogna mettere in discussione alcune categorie della tradizione filosofica. Ibridazione è il concetto che meglio descrive la nostra situazione. Per lungo tempo abbiamo cercato di stabilire confini tra umano, animale e macchina, ora è diventato più urgente sottolineare gli elementi di connessione. continua qui

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La presentazione di Rosso, nero e Pasolini vista da Eliana Villalta

rnp (180x270)25 ottobre2015, ore 11.00 Udine Libreria Ubik
Presentazione del volume di Enrico Petris, Rosso, nero e Pasolini, Mimesis 2015
Intervengono Damiano Cantone, Pier Luigi D’Eredità, Enrico Petris

Nonostante il nome del luogo dell’incontro evochi la più gustosa letteratura visionaria di Philip Dick, l’argomento del libro di Enrico Petris ci richiama a una realtà storica minuziosamente ricostruita, ma non per questo meno inquietante. continua qui

 

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Una seduta del convegno nazionale della SFI vista dai nostri inviatiCongresso-SFI

“Il diritto alla filosofia”. Un titolo, quello del convegno nazionale della Società Filosofica Italiana, che suona come un richiamo, se non come un vero e proprio omaggio, a Jacques Derrida, pensatore al quale la nostra sezione è particolarmente affezionata. Du droit à la philosophie è infatti il libro manifesto dedicato dal filosofo francese alla difesa di una disciplina di pensiero messa a rischio dai progetti di riforma, poi rientrati, della scuola superiore francese.  continua a leggere

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Vajont_digaLo stesso giorno del Vajont. Catastrofi e infiltrazioni
di Enrico Petris

Ora che l’obbligo delle celebrazioni è passato, possiamo ritornare un attimo al Vajont. Ricordiamo che la catastrofe avvenne per una molteplicità di cause: innalzamento del livello delle acque, precedenti smottamenti, forte piovosità, tra le quali anche le infiltrazioni e l’imbibimento delle falde argillose del monte Toc. continua qui

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podenonelegge

Intervista di Claudia Furlanetto a Eugenio Borgna attorno al libro Parlarsi. La comunicazione perduta, Einaudi 2015.
C.F. Cominciamo a riflettere a partire dal titolo che è una sorta di caleidoscopio semantico. Parlarsi può essere inteso come un parlare intersoggettivo, parlare all’altro, ma anche come un parlarsi intrasoggettivo, un parlare a sé. In che relazione sono queste due dimensioni del parlarsi?  continua qui

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Resoconto del seminario Attività inoperose sul libro di Giorgio Agamben L’uso dei corpi di Graziella Berto e Beatrice Bonato
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Beatrice Bonato esordisce riordinando il progetto di Agamben e mettendo opportunamente in luce il problema della doppia numerazione di Homo sacer 2.2. L’attenzione di Agamben si è concentrata sulla figura del homo sacer. Figura del diritto romano che indica la condizione dell’uomo messo al bando, ridotto a una situazione di “nuda vita”, quindi privato delle protezioni e della dignità della vita riconosciuta, il bios, e perciò uccidibile senza il pericolo di commettere omicidio. Non sacrificabile, ma uccidibile. È la condizione a cui sono stati ridotti gli ebrei e gli internati nei campi di sterminio nel Novecento. continua qui

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Commesse suicide ed ebrei antisemiti
Recensione del libro di Roberto Curci, Via San Nicolò 30. Traditori e traditi nella Trieste nazista, Il Mulino, Bologna 2015
di Enrico Petris

Perché si suicidarono le commesse della libreria di Saba? Sembra essere questo l’interrogativo del libro dal titolo toponomastico di Roberto Curci, Via San Nicolò 30. Traditori e traditi nella Trieste nazista, Il Mulino, Bologna 2015. Curci, che non è uno storico di professione, ma utilizza materiali di archivio con rigore e padroneggia la curci (1)letteratura critica sull’argomento, ha diretto le pagine culturali de “Il Piccolo”, ha scritto romanzi (L’enigma di Boltzmann, 2012) e saggi su Joyce e sui cimiteri triestini. Apre questo libro dichiarando che parlerà di sparizioni. Anche il fortunato libretto di Pierre Zaoui sulla discrezione parlava di sparizioni, di negazioni di sé, qui però si tratta di sparizioni di persone che o muoiono, o non si fanno trovare o si nascondono, o fuggono. Le due giovani commesse sorelle vittime dell’ingestione di fialette di acido fenico, Margherita e Malvina Frankel sparirono suicidandosi ad aprile e giugno 1922. La loro madre era Elena Fano, prima cugina di Carolina (Lina) Wölfer, moglie di Umberto Poli, poi Saba. Le due avevano una sorella, Lidia che sposò, a guerra conclusa,  Carlo Griner. Lo aveva conosciuto in carcere alla risiera di San Sabba, era il fratello di Mauro Grini (cognome italianizzato) cioè di colui che la fece arrestare dai nazisti a Venezia nel 1944. Il padre dei fratelli Grini aveva una sartoria ubicata proprio nei locali di fronte alla libreria che Saba aveva aperto nel 1919 in società col cugino filosofo Giorgio Fano in via San Nicolò 30. continua a leggere

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podenoneleggeGli incontri filosofici di pnlegge. Report di Eliana Villalta
Il presente vivente della filosofia e la mobilitazione totale

Tra le molte proposte filosofiche dell’edizione 2015 del festival pnlegge, due mi sono sembrate significativamente legate anche se distanti dal punto di vista delle premesse teoriche.
mobilitazioneLe presentazioni delle ultime pubblicazioni di Roberto Esposito e Maurizio Ferraris, rispettivamente Le persone e le cose (Einaudi) eLa mobilitazione totale (Laterza) –chiare, brillanti, affollate – hanno fissato la loro attenzione soprattutto sulle questioni “viventi” del nostro presente complesso e in continua mutazione. L’efficacia comunicativa e il sincero e riuscito sforzo divulgativo sono stati elementi di grande pregio filosofico e culturale, in un momento come il nostro in cui la distanza della sfera pubblica dalla filosofia e il desiderio di comprensione delle grandi trasformazioni in atto, faticano a incontrarsi. Ritengo quindi che la scommessa editoriale e di trasmissione compiuta da Esposito e Ferraris, sia non solo riuscita, ma anche ammirevole sul piano di un impegno filosofico e civile niente affatto scontato. continua a leggere

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podenoneleggeIl peso del corpo. Presentazione del volume Le voci del corpo a pordenonelegge 2015 di Beatrice Bonato

quaderni-fvg-furlanetto-voci-corpoLe voci del corpo, ultimo volume dei Quaderni di “Edizione”, a cura di Claudia Furlanetto e Claudio Tondo, nasce dalla collaborazione tra il Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone e la Sezione FVG della Società Filosofica Italiana. Presentato per la prima volta nel maggio scorso a vicino/lontano dai curatori e dallo psicoanalista Alberto Zino, viene riproposto il 20 settembre a pordenonelegge, con interventi degli autori Daniela Floriduz, Francesco Stoppa, Claudia Furlanetto, Claudio Tondo, e di Beatrice Bonato. Daniela Floriduz, Francesco Stoppa, Claudia Furlanetto, Claudio Tondo, e di Beatrice Bonato.
I dodici contributi  che  compongono il volume si fanno apprezzare non solo per il rigoroso lavoro compiuto  da ciascun autore, ma anche per le molteplici risonanze che rinviano dall’uno all’altro, creando una complessa polifonia. Il filo conduttore più immediatamente riconoscibile è offerto da un’interessante riflessione estesiologica, arricchita da ampi riferimenti a studi scientifici, a molteplici campi disciplinari, a pratiche di solito poco frequentate dalla filosofia. Il testo di Daniela Floriduz “Non solo buio.  continua a leggere

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podenoneleggeL’intervento di Damiano Cantone su Sospendere la competizione di Beatrice Bonato a pordenonelegge 2015librobonato

C’è una cosa che voglio dire subito all’inizio di questo dibattito. Quello di Beatrice Bonato è un autentico testo di filosofia, come non se fanno molti. Cosa intendo con questa frase sibillina? Intendo che in questo libro, finalmente, fa quello che la filosofia dovrebbe fare: vedere qualcosa di problematico là dove nessuno vede problemi, mettere in discussione i fondamenti del senso comune, spostare il nostro sguardo per farci vedere qualcosa che se ne stava nell’ombra e agiva di conseguenza. Non si limita al commento, alla chiosa, all’ermeneutica, contiene una tesi forte, esplosiva, e la difende e la argomenta in modo coerente. continua a leggere

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podenoneleggeLa recensione di Eliana Villalta a Sospendere la competizione

Appena uscito in libreria, Sospendere la competizione è uno studio di ampio respiro, in cui confluiscono in parte alcune delle ricerche precedenti dell’autrice, arricchite dal civile e rigoroso confronto con un’ampia bibliografia recente e meno recente sull’argomento. Il libro dialoga in modi diversi anche con alcuni degli autori presenti in questa edizione di pordenonelegge, ad esempio Roger Abravanel e Jean-Luc Nancy.
Parto dal titolo, dove campeggia evidentemente il tema della competizione, assunto come problema, a indicare il nucleo di un paradigma politico e culturale oggi dominante, ben più esteso della discorsività economica. Il modello competitivo poggia su una concezione antropologica antica e tuttavia ridisegnata in forma più ingenua e inquietante. È noto che alcune autorevoli voci si spingono a considerarlo quasi come una nuova religione, una fede almeno, nota sotto l’etichetta di neoliberalismo. continua a leggere