Resoconto del seminario Attività inoperose sul libro di Giorgio Agamben “L’uso dei corpi”

Protocollo del seminario Attività inoperose sul libro di Giorgio Agamben L’uso dei corpi di Graziella Berto e Beatrice Bonato

copernico7 ottobre 2015 Aula Magna del Liceo Copernico, Udine

Beatrice Bonato esordisce riordinando il progetto di Agamben e mettendo opportunamente in luce il problema della doppia numerazione di Homo sacer 2.2. L’attenzione di Agamben si è concentrata sulla figura del homo sacer. Figura del diritto romano che indica la condizione dell’uomo messo al bando, ridotto a una situazione di “nuda vita”, quindi privato delle protezioni e della dignità della vita riconosciuta, il bios, e perciò uccidibile senza il pericolo di commettere omicidio. Non sacrificabile, ma uccidibile. È la condizione a cui sono stati ridotti gli ebrei e gli internati nei campi di sterminio nel Novecento. Ma è anche la condizione a cui sono ridotte le masse di esseri umani che la guerra e la fame spingono alla migrazione. Un’altra figura associabile alla nuda vita è quella dell’uomo ridotto a pura risorsa umana nel capitalismo finanziario contemporaneo. Sulla distinzione tra zoe e bios la Sfifvg ha lavorato negli anni scorsi soprattutto in rapporto al pensiero di Derrida. Il legame tra homo sacer e l’uso dei corpi è molto forte. Agamben porta … ... continua a leggere

Commesse suicide ed ebrei antisemiti

Commesse suicide ed ebrei antisemiti

Recensione del libro di Roberto Curci, Via San Nicolò 30. Traditori e traditi nella Trieste nazista, Il Mulino, Bologna 2015

di Enrico Petris

Perché si suicidarono le commesse della libreria di Saba? Sembra essere questo l’interrogativo del libro dal titolo toponomastico di Roberto Curci, Via San Nicolò 30. Traditori e traditi nella Trieste nazista, Il Mulino, Bologna 2015. Curci, che non è uno storico di professione, ma utilizza materiali di archivio con rigore e padroneggia la curci (1)letteratura critica sull’argomento, ha diretto le pagine culturali de “Il Piccolo”, ha scritto romanzi (L’enigma di Boltzmann, 2012) e saggi su Joyce e sui cimiteri triestini. Apre questo libro dichiarando che parlerà di sparizioni. Anche il fortunato libretto di Pierre Zaoui sulla discrezione parlava di sparizioni, di negazioni di sé, qui però si tratta di sparizioni di persone che o muoiono, o non si fanno trovare o si nascondono, o fuggono. Le due giovani commesse sorelle vittime dell’ingestione di fialette di acido fenico, Margherita e Malvina Frankel sparirono suicidandosi ad aprile e giugno 1922. La loro madre era Elena Fano, prima cugina di Carolina (Lina) Wölfer, moglie di Umberto Poli, poi Saba. Le due … ... continua a leggere

Il presente vivente della filosofia e la mobilitazione totale

Gli incontri filosofici di pnlegge. Report di Eliana Villalta

Il presente vivente della filosofia e la mobilitazione totale

podenoneleggeTra le molte proposte filosofiche dell’edizione 2015 del festival pnlegge, due mi sono sembrate significativamente legate anche se distanti dal punto di vista delle premesse teoriche.
Le presentazioni delle ultime pubblicazioni di Roberto Esposito e Maurizio Ferraris, rispettivamenteLe persone e le cose (Einaudi) e La mobilitazione totale (Laterza) –chiare, brillanti, affollate – hanno fissato la loro attenzione soprattutto sulle questioni “viventi” del nostro presente complesso e in continua mutazione. L’efficacia comunicativa e il sincero e riuscito sforzo divulgativo sono stati elementi di grande pregio filosofico e culturale, in un momento come il nostro in cui la distanza della sfera pubblica dalla filosofia e il desiderio di comprensione delle grandi trasformazioni in atto, faticano a incontrarsi. Ritengo quindi che la scommessa edimobilitazionetoriale e di trasmissione compiuta da Esposito e Ferraris, sia non solo riuscita, ma anche ammirevole sul piano di un impegno filosofico e civile niente affatto scontato.
Roberto Esposito decostruisce la dicotomia tradizionale fra le persone e le cose, cercando di ritrovare, attraverso le questioni legate al corpo-oggetto e al corpo-proprio, un duplice varco verso una riflessione sulle biotecnologie e … ... continua a leggere

Il peso del corpo. Beatrice Bonato presenta Le voci del corpo

Presentazione del Quaderno di “Edizione” 2014 Le voci del corpo, Mimesis 2015 a pordenonelegge

Interventi di Beatrice Bonato, Daniela Floriduz, Caudia Furlanetto, Francesco Stoppa, Claudio Tondo, Roberto Cescon, Patrizia D’Agostino, Cristina Di Fusco, Marco Durigon, Diego Kriscak, Silvia Pellegrini, Stefano Stefanel, Eliana Villalta

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Le voci del corpo, a cura di Claudia Furlanetto e Claudio Tondo, Mimesis, Milano-Udine 2015.
Il libro propone una serie di spunti per una riflessione sul tema del corpo cercando di articolare insieme più punti di vista che attraversano varie discipline: dalla filosofia all’arte, dalla letteratura alla psicoanalisi, dallo sport all’approccio sinestesico all’esperienza dei non vedenti, lambendo campi del sapere per lo più sconosciuti, come la vibroacustica. Il volume è nato da una collaborazione tra il Liceo Leopardi-Majorana e la Società Filosofica Italiana, sez. Friuli Venezia Giulia.

Il peso del corpo di Beatrice Bonato

Le voci del corpo, ultimo volume dei Quaderni di “Edizione”, a cura di Claudia Furlanetto e Claudio Tondo, nasce dalla collaborazione tra il Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone e la Sezione FVG della Società Filosofica Italiana. Presentato per la prima volta nel maggio scorso a vicino/lontano dai curatori e dallo psicoanalista Alberto … ... continua a leggere

L’intervento di Damiano Cantone su Sospendere la competizione

L’intervento di Damiano Cantone su Sospendere la competizione di Beatrice Bonato a pordenonelegge 2015

C’è una cosa che voglio dire subito all’inizio di questo dibattito. Quello di Beatrice Bonato è un autentico testo di filosofia, come non se fanno molti. Cosa intendo con questa frase sibillina? Intendo che in questo libro, finalmente, fa quello che la filosofia dovrebbe fare: vedere qualcosa di problematico là dove nessuno vede problemi, mettere in discussione i fondamenti del senso comune, spostare il nostro sguardo per farci vedere qualcosa che se ne stava nell’ombra e agiva di conseguenza. Non si limita al commento, alla chiosa, all’ermeneutica, contiene una tesi forte, esplosiva, e la difende e la argomenta in modo coerente.
librobonatoLa tesi è espressa in modo chiaro la prima riga del testo: “nella costellazione concettuale che chiamiamo neoliberismo, la nozione di competizione riveste una posizione significativa, forse fondamentale” e poi più sotto “il paradigma competitivo non è soltanto indesiderabile sul piano etico e politico, ma anche assai riduttivo nei suoi presupposti filosofici”. Dunque le sue fallacie non si verificano solo quando passo ad applicarlo, come se insomma fosse una sorta di ideale irraggiungibile ma auspicabile Il paradigma della competizione non funziona nella sua stessa formulazione … ... continua a leggere

La recensione di Eliana Villalta a Sospendere la competizione

La recensione di Eliana Villalta

Appena uscito in libreria, Sospendere la competizione è uno studio di ampio respiro, in cui confluiscono in parte alcune delle ricerche precedenti dell’autrice, arricchite dal civile e rigoroso confronto con un’ampia bibliografia librobonatorecente e meno recente sull’argomento. Il libro dialoga in modi diversi anche con alcuni degli autori presenti in questa edizione di pordenonelegge, ad esempio Roger Abravanel e Jean-Luc Nancy.
Parto dal titolo, dove campeggia evidentemente il tema della competizione, assunto come problema, a indicare il nucleo di un paradigma politico e culturale oggi dominante, ben più esteso della discorsività economica. Il modello competitivo poggia su una concezione antropologica antica e tuttavia ridisegnata in forma più ingenua e inquietante. È noto che alcune autorevoli voci si spingono a considerarlo quasi come una nuova religione, una fede almeno, nota sotto l’etichetta di neoliberalismo.
La competizione, come mostra Beatrice Bonato, è onnipervasiva, si estende ben oltre la competizione economica e il mercato, fino a plasmare la nostra quotidianità e soggettività e senza che ce ne accorgiamo; molto rapidamente produce forme di asservimento, di svuotamento del vivere democratico. Siamo messi in competizione, in forme il più delle volte distruttive, con gli altri e con noi stessi, … ... continua a leggere

Invito a discutere al San Marco di Trieste

Giovedì 25 febbraio, ore 18

al Caffè San Marco,Via Battisti, Trieste

sanmarcots

LUISA ACCATI e PIER ALDO ROVATTI
hanno discusso, insieme all’autrice, sul libro di BEATRICE BONATO Sospendere la competizione. Un esercizio etico (Mimesis, Milano-Udine 2015).

 

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Espressionismo musicale e filosofia

Il Dipartimento di Filosofia e Storia del Liceo Marinelli di Udine
in collaborazione con la Società Filosofica Italiana sezione FVG

presentano

Espressionismo musicale e filosofia

Giovedì 25 febbraio 2016 Aula Magna del Liceo Marinelli

ore 15.00

schoenbergAndrea Francescut
La scuola musicale di Vienna
al piano Eleonora Pitis

 

ore 16.00

adorno-pianoEnrico Petris

Adorno. La filosofia della musica moderna espressionismoimmagine

 

 

Le due relazioni hanno messo a fuoco il contributo dell’espressionismo musicale viennese e l’interpretazione che di esso ha fornito Theodor Adorno. All’inizio del secolo breve la fioritura delle avanguardie artistiche ha portato in primo piano nel campo della musica la ricerca della scuola di Vienna che ebbe in Arnold Schönberg il suo iniziatore e nei suoi allievi Alban Berg e Anton Webern i due continuatori diretti dell’opera del maestro. Ad accorgersi subito della straordinaria novità e dell’eccezionale portata culturale della nuova impostazione dei viennesi fu il filosofo francofortese Theodor Adorno, che coltivò per tutta la vita sia gli interessi filosofici sia quelli musicali, affinati sotto la guida del suo maestro Alban Berg.… ... continua a leggere

Conferenza stampa Colloqui sull’individuo

Lunedì 18 gennaio alle ore 11
Museo di Arte moderna e contemporanea Casa Cavazzini

Interverranno
ANDREA TABARRONI, Università di Udine
BRUNELLO LOTTI, Università di Udine
RENATO MIANI, Conservatorio Tomadini
ANNA BERTOLO, Teatro Nuovo Giovanni da Udine
FEDERICO PIRONE, Assessore alla cultura del Comune di Udine
BEATRICE BONATO, curatrice dell’iniziativa

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Stefano Poggi

STEFANO POGGI è Professore ordinario di Storia della filosofia presso l’Università di Firenze. Ha rivolto i suoi interessi di ricerca alla Filosofia tedesca dal ‘700 al ‘900, ai rapporti tra psicologia e filosofia, alla filosofia americana contemporanea, alla storia delle scienze psicologiche e biologiche nel secolo XIX e ai rapporti tra filosofia e letteratura, nell’età compresa tra il 1700 e il 1900. Tra le sue pubblicazioni: Il genio e l’unità  della natura. La scienza della Germania romantica (1780-1830) (Il Mulino, 2000); La vera storia della Regina di Biancaneve. Dalla Selva Turingia a Hollywood (Cortina, 2007); La cena di Zurigo (Le Lettere, 2009); L’io dei filosofi e l’io dei narratori. Da Goethe a Proust (Cortina, 2011); Il realismo della ragione. Kant dai Lumi alla filosofia contemporanea, a cura di, (Mimesis, 2012); L’anima e il cristallo. Alle radici dell’arte astratta (Il Mulino, 2014).… ... continua a leggere